Alitalia, Formigoni all'attacco
"Ora Prodi scherza col fuoco"
MILANO - Decisione "scontata", ma non per questo meno "folle" e "inaccettabile". All'indomani della scelta di Alitalia di accettare l'offerta di Air France, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni continua a esprimere la sua rabbia per un atto destinato a suo avviso a penalizzare lo scalo di Malpensa, l'intero Nord Italia e la stessa compagnia di bandiera nazionale.
Con una comunicato il ministero dell'Economia ha reso noto oggi di aver preso atto della scelta e di aver inviato il relativo dossier al presidente del Consiglio, Romano Prodi, al quale spetta la decisione finale.
"Il ministero dell'Economia e delle Finanze - si legge - prende atto della decisione, assunta ieri dal consiglio di amministrazione di Alitalia, di ritenere la proposta non vincolante di Air France-Klm la soluzione appropriata per la salvaguardia del complessivo patrimonio di Alitalia e per promuovere il suo rapido e duraturo risanamento".
"La documentazione - prosegue la nota - è stata trasmessa in data odierna al ministro dell'Economia e delle Finanze, che oggi stesso provvederà ad inviarne copia al presidente del Consiglio dei ministri per le valutazioni di competenza del governo".
La speranza di Formigoni è che proprio a Palazzo Chigi possa avvenire un ribaltone. "La decisione di Alitalia di ieri era scontata, la partita vera - afferma - comincia davanti al governo che non potrà più nascondersi dietro il fantasma e il paravento di un consiglio di amministrazione che aveva avuto questo compito". "Il governo - insiste - rischia di scherzare con il fuoco perché se avvalla l'abbandono del territorio più importante del paese che è il nord, rinuncia ad uno dei propri compiti che è quello di garantire l'uguaglianza dei cittadini".
"Ritengono - sottolinea poi il presidente della Lombardia polemizzando sia con Alitalia che con Air France - di sviluppare l'aeroporto di Fiumicino abbandonando Malpensa e penalizzandola per almeno un paio di anni, il tempo di cui noi avremo bisogno per riorganizzare gli aeroporti del Nord prescindendo da Alitalia". "Che Air France persegua questo interesse - aggiunge - è comprensibile ma che Alitalia si metta in mano al proprio nemico storico autolimitandosi a diventare una compagnia regionale e al massimo che serve metà del paese, il centro sud d'Italia, questo appare inaccettabile".
(22 dicembre 2007)
ecco il link
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