Scusate l' OT (ma, non sono certo io colui il quale vincola il problema AZ al problema MXP...).Fabio27 ha scritto:Malpensa va salvato, il piano di Air One è competitivo, la giunta lombarda è piena di manifestazioni di interesse di imprenditori: ma intanto nessuno caccia un cent, e Toto non ha potuto presentare neanche la controfigura di un socio. Li conosco gli imprenditori del Nord: sulle questioni di principio sono tutti d'accordo, ma quando si arriva al dunque vengono colti da crampo al dito e non possono firmare l'assegno (a meno che non si tratti della barca nuova). E così chi dovrebbe salvare l'italianità di Alitalia, Malpensa e tutto il resto? Ma noi, si capisce, nel senso dei contribuenti, come è stato fatto sempre. Ora i francesi non saranno simpatici, però quando si parla di affari i soldi sul tavolo li mettono. Come tutti gli altri capitalisti degli altri paesi. A 70 giorni dal fallimento, per parlare occorre mettere i soldi sul tavolo. Il resto è bla bla.
Ve lo dico io che cosa bisognerebbe fare per "salvare" Malpensa:
1. "divaricare" le due piste parallele cosicche' anzichè a separarle sia l'attuale striscia di terreno che è larga circa 700 metri, ci sia una striscia di almeno 1500, 2000 metri. Per fare ciò bisognerebbe distanziare reciprocamente entrambe le piste oppure distanziare una delle due.
2. Demolire l'attuale terminal 1 e ricostruirlo tra le due piste parallele dopo averle adeguatamente distanziate.
3. Collegare l'aerostazione con le ferrovie dello stato. In due modi: o un collegamento diretto o con uno snodo di interscambio tra le ferrovie nord e le ferrovie dello stato.
Certo, per distanziare le piste, bisognerebbe disboscare un pochino, ed in un paese dove non sappiamo neppure dove mettere la monnezza, capite che non è una cosa facile...
...in paesi "seri" come Inghilterra, Francia, Spagna, Olanda, Germania lo farebbero...
...ma noi siamo l'italietta...