evaSart ha scritto:quello che penso o faccio non può influire su un volo. è ovvio.
però mentre sono dentro un aereo non riesco nemmeno ad abbassare un po' lo schienale...
buona notte luca e buona notte a tutti, paurosi e non.
eva
Ok, allora siamo davanti ad un bivio, come spesso nella vita.
Una di quelle situazioni nelle quali la mente sa perfettamente come dovrebbero andare le cose, il cuore, invece, porta verso strade diverse e non riusciamo ad opporci.
Quindi so che è impossibile combattere contro il mulino a vento del proprio cuore, ma capire non è impossibile. Capire, anzi, non solo è possibile ma, almeno all'inizio, è l'unico grande e vero valore aggiunto.
Partiamo dall'inizio. Pensavi che controllare, sentire i rumori, vedere i visi degli assistenti di volo, eccetera fossero tutte funzioni che erano finalizzate ad uno specifico scopo del tutto ragionevole e razionale.
Ora ti sei resa conto che è un'operazione di nessuna utilità, perlomeno nessuna utilità rispetto allo specifico scopo che ti rappresentavi. Come ha detto bene Andrea IFACN, non c'è nessun aereo che si è trovato in difficoltà per un passeggero distratto.
Io ho aggiunto che il monitoraggio non soltanto è inutile (sempre rispetto allo scopo che ti rappresenti) ma è del tutto dannoso perchè non permette alla tua mente di disfarsi del concetto di minaccia che, in questo modo, rimane sempre bello presente tra i tuoi neuroni.
Però l'essere umano è un essere razionale, quindi se tu continui a fare questa cosa sapendo che non solo è inutile, ma è anche dannosa, da qualche parte un obiettivo che questo tipo di attività riesce a raggiungere per te, da qualche parte dovrà pure esserci.
Mi faceva piacere discuterne con te.
Fearless Flyer