corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
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pclaris
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corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

Ciao a tutti

:wink: mi presento : insegnante, 45 anni, pendolare per lavoro, utente giornaliero di autobus, autentico portatore di forma più eclatante della "sindrome del passeggero" , ho in programma un volo per Rio de janeiro ma sono consapevole sin d'ora che rischierò il panico se prima non riesco a fare un corso "voglia di volare" prima di fine giugno. E sì che tutte le date sono già piene. Precedenti voli di 1 ora e mezza per tratta al massimo mi hanno portato sempre vicinissimo alla perdita di tranquillità ( non oso immaginare cos'altro ). Figuriamoci un volo di 9 ore circa.... Leggere, mangiare , ascoltare musica ? Stimoli neurovegetativi annullati, stomaco chiuso , recettori sensoriali resettati da algoritmi inibitori che emergono dai meandri più profondi del cervello.....a parte imbottirmi di tranquillanti o farmi fare un'anestesia totale, qualcuno ha indicazioni in merito ? Grazie a chiunque..... :pottytrain5:
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Quilodico
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da Quilodico »

pclaris ha scritto:Ciao a tutti

:wink: mi presento : insegnante, 45 anni, pendolare per lavoro, utente giornaliero di autobus, autentico portatore di forma più eclatante della "sindrome del passeggero" , ho in programma un volo per Rio de janeiro ma sono consapevole sin d'ora che rischierò il panico se prima non riesco a fare un corso "voglia di volare" prima di fine giugno. E sì che tutte le date sono già piene. Precedenti voli di 1 ora e mezza per tratta al massimo mi hanno portato sempre vicinissimo alla perdita di tranquillità ( non oso immaginare cos'altro ). Figuriamoci un volo di 9 ore circa.... Leggere, mangiare , ascoltare musica ? Stimoli neurovegetativi annullati, stomaco chiuso , recettori sensoriali resettati da algoritmi inibitori che emergono dai meandri più profondi del cervello.....a parte imbottirmi di tranquillanti o farmi fare un'anestesia totale, qualcuno ha indicazioni in merito ? Grazie a chiunque..... :pottytrain5:
Ciao, benvenuto!!!!
Pauroso chiama, ex paurosa risponde :lol:

Comincio col dirti che un volo lungo secondo me è molto, ma molto, ma molto più "rassicurante" di uno corto (il mio battesimo è stato con un Milano-Boston :lol: ) perchè ti dà modo di sperimentare la fisiologica discesa dell'ansia, che, contrariamente alle immagini catastrofiche che hai prima, non ti fa impazzire, esplodere, morire etc :D
Ma procediamo con calma.....Spieghi un po' meglio di COSA hai paura? Nel senso...Un fase particolare del volo, un incidente? Oppure è più una paura riflessa su di te, tipo di stare male senza nessuno che ti possa soccorrere? Per adesso lascia stare discorsi su tranquillanti & Co. Nel caso chiedi al tuo medico e non seguire consigli farmacologici di altri utenti......
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

Ciao Quilodico,

e grazie per l'attenzione accordata..... vedrò di spiegarmi meglio.....l'origine di ciò che ho riferito nel post non si riconduce ad una "fase particolare" del volo ...quanto, piuttosto, credo, ad una MIA particolare "forma mentis".... x esempio, quotidianamente, nei miei spostamenti, uso l'autobus, che è un mezzo di trasporto collettivo e per il quale mai e poi mai potrei DUBITARE dello "stato di salute" dell'autista ( anche perchè è visibile ) .....durante la marcia, tutti i "rumori" che il mezzo produce sono "familiari" al mio sistema nervoso , che ne "traduce" automaticamente e inconsapevolmente l'origine.....tutto ciò è qualcosa che mi rende possibile CONTROLLARE, durante la marcia del veicolo, pur da passeggero, la "affidabilità" della condotta di chi guida.....bene, tutto questo, però, non posso farlo in aereo, dove tutte le "dinamiche" dei sistemi di movimento dell'aeromobile non sono "riconducibili" ad alcun "database mentale" precostituito, e non è possibile "vedere fisicamente" i piloti ....da qui, perdita di "controllo" dell'andamento degli eventi e successiva apertura di un vero e proprio "vaso di pandora" del catastrofismo immaginario..... ESEMPI : 1) siamo appena decollati, i motori spingevano, ora sembra che rallenti ..... perchè ??? 2) flap, slat, alettoni, spoiler ecc, tutti i rumori che producono, saranno "ordinari" o indice di problemi di volo? 3) non parliamo delle varietà di rumori pre-atterraggio : carrello che esce o che non può uscire? e se non esce? e adesso perchè tutte stè virate ??? Roba che, a pensarci dopo essere arrivato a destinazione, mi fa pensare : ma se portassi in macchina con me un paranoico del genere ??? quanto resisterei prima di aprire lo sportello e spingerlo fuori ??? O di legarlo al sedile, bendarlo e imbavagliarlo ???? :violent1: Bene, la "soddisfazione" che potrei avere nel fare una cosa del genere è pari al mio "autolesionismo cerebrale" quando , in situazioni come al punto 1), 2) o 3 ) sopra, comincio a guardare nella direzione degli assistenti di volo per cercare di capire, dai loro movimenti e dalle loro fisionomie, quanto "pericolosa" può essere la situazione di volo in quegli istanti.....

....Non parliamo poi del "briefing" pre-rullaggio, durante il quale l'assistente di volo , in una manciata di secondi, spiega il modo di estrarre, indossare e gonfiare il giubbotto di salvataggio .... e chi ci ha capito niente ???? E poi, in caso di necessità reale, chi riuscirebbe mai a utilizzare quelle indicazioni nel modo dovuto senza farsi male da solo prima di averne effettivamente bisogno ??? E le mascherine ??? chi le ha viste mai ???? E se dovessero scendere ????

Questo è soltanto un "trailer" delle motivazioni del "bombardamento ossessivo-compulsivo" dei miei neuroni impegnati a "difendersi" dalle "ossessioni" neurovegetative del mio sistema nervoso..... Forse se riuscirò a fare quel benedetto corso qualcosa risolverò, forse no, forse il problema di fondo è che "mettere la propria vita nelle mani di qualcun altro" è qualcosa che prima o poi nella vita bisogna fare ( no, non è mia, è del mio fisioterapista che cercava di convincermi a sottopormi ad un intervento stabilizzante di lussazione scapolo-omerale recidiva e a contrarre matrimonio :wink: ) .... ma quanti sarebbero disposti a mettere la loro vita nelle mie ???? :-k ....Questa è mia .....
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Quilodico
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da Quilodico »

Ti racconto questa cosa: oggi è un giorno particolare per me, perchè è il primo anniversario del mio volo per Boston. 19 aprile 2007. Una data che ricorderò per sempre e, fìdati, non esagero dicendo che mi ha cambiato la vita. Ho scoperto delle risorse in me che non avrei mai immaginato. Ho mantenuto una promessa che mi ero fatta, con fatica: volare. Che significa anche uscire, conoscere, superarsi, abbandonarsi. Ma soprattutto fidarsi. E bada bene, non parlo della fiducia negli altri, in chi in quel momento sta "guidando" :lol: l'aereo, oppure in chi ne ha seguito la manutenzione. Parlo di fiducia in sè stessi. MA questo è il tuo topic, non il mio: se vuoi, puoi andarti a rileggere i miei (deliranti) messaggi prima della partenza e quelli (deliranti, però di felicità) scritti dopo. Era solo per dirti: guarda che se po' ffa.

Parlavi del controllo in quanto non-conoscenza del mezzo. Ok, se il problema fosse solo lì, ti basterebbe leggere qualche intervento nell'area tecnica e staresti tranquillo. E poi se hai già volato, anche se per tratte molto più brevi, avresti già dovuto "assorbire" i dati necessari per far rientrare in un circuito di normalità tutte le sollecitazioni dell'aereo, no?
Adesso butto giù il "carico": se potessi prendere l'aereo e sederti insieme ad un tecnico, oppure ad un pilota, oppure ad un assistente di volo, che stesse lì tutto il tempo a spiegarti in ogni minimo dettaglio quello che accade, avresti comunque paura?
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

...Credo proprio di no, il nocciolo della questione è che, nel rapporto con un mezzo di trasporto, la mia necessità è "controllare" gli eventi, non il contrario....e capitare affianco a qualcuno che sappia cose che io non so sarebbe perfetto, è x questo che voglio fare il corso.... ma se non sarà possibile, dovrò trovare un rimedio....spero soltanto di non capitare affianco a qualcuno come lo psicologo vicino di sedile del mio ultimo volo....resosi conto della mia necessità di parlare con chicchessia per stemperare la tensione in una tratta Roma-Lamezia, e tanto x "distrarmi", ha pensato bene di parlarmi, nell'ordine : 1) di esperienze personali di panico a bordo che era riuscito a controllare ; 2) di procedure di "attesa in volo" sull'aeroporto prima dell'atterraggio , quando il traffico è intenso e/o c'è maltempo ; 3) di casi "conosciuti" ( ???? ) relativi a piloti che "sniffano" ; A parte credere molto poco a certi "casi conosciuti" , credo che sia meglio se mi metto nei panni del soggetto affetto da "sindrome del passeggero" che sale sulla mia macchina mentre sono io a guidare.... sindrome o claustrofobia , farei con lui la stessa cosa che farebbe Jack Sparrow :piratecap: con uno psicologo jettatore sulla sua nave ..... a quel punto, molto meglio godersi un viaggio "tecnologico" che qualcun altro ci fa fare piuttosto che fare due o tre "giri di chiglia" tra i pescicani dei miei più profondi abissi cerebrali...... :wink:
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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pclaris ha scritto:...Credo proprio di no, il nocciolo della questione è che, nel rapporto con un mezzo di trasporto, la mia necessità è "controllare" gli eventi, non il contrario....e capitare affianco a qualcuno che sappia cose che io non so sarebbe perfetto, è x questo che voglio fare il corso.... ma se non sarà possibile, dovrò trovare un rimedio....spero soltanto di non capitare affianco a qualcuno come lo psicologo vicino di sedile del mio ultimo volo....resosi conto della mia necessità di parlare con chicchessia per stemperare la tensione in una tratta Roma-Lamezia, e tanto x "distrarmi", ha pensato bene di parlarmi, nell'ordine : 1) di esperienze personali di panico a bordo che era riuscito a controllare ; 2) di procedure di "attesa in volo" sull'aeroporto prima dell'atterraggio , quando il traffico è intenso e/o c'è maltempo ; 3) di casi "conosciuti" ( ???? ) relativi a piloti che "sniffano" ; A parte credere molto poco a certi "casi conosciuti" , credo che sia meglio se mi metto nei panni del soggetto affetto da "sindrome del passeggero" che sale sulla mia macchina mentre sono io a guidare.... sindrome o claustrofobia , farei con lui la stessa cosa che farebbe Jack Sparrow :piratecap: con uno psicologo jettatore sulla sua nave ..... a quel punto, molto meglio godersi un viaggio "tecnologico" che qualcun altro ci fa fare piuttosto che fare due o tre "giri di chiglia" tra i pescicani dei miei più profondi abissi cerebrali...... :wink:
Non so se il tuo compagno di viaggio fosse uno psicologo ( millantare in certi frangenti eccita le menti labili) ma sicuramente ne ha frequentati parecchi.
Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica! :wink:
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

Grazie Araial, credo che nella tua ultima frase
Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
tu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....

p.s. : mi è capitato di dare un'occhiata alla tua risposta a Valentina del post "primo messaggio" nello stesso topic.... e ci ho ritrovato qualcosa che mi ha interessato da vicino, perchè io ho trascorso circa un paio d'anni a fare circa 150 Km andata e 150 Km ritorno ogni volta che dovevo fare una risonanza magnetica in un centro diagnostico provvisto di "macchina aperta" e non cilindrica.... a 20 Km da casa mia, dove funziona una risonanza "cilindrica" , non sono mai riuscito neanche a raggiungere 10 min di permanenza sui 20 richiesti..... questa si che credo possa dirsi claustrofobia con i fiocchi.... e, in fin dei conti, un aeromobile è sempre un "tubo" con le ali......
Ultima modifica di pclaris il 20 aprile 2008, 0:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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pclaris ha scritto:Grazie Araial, credo che nella tua ultima frase
Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
tu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....
Ti contatto via mp :wink:
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da araial14 »

pclaris ha scritto:Grazie Araial, credo che nella tua ultima frase
Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
tu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....

p.s. : mi è capitato di dare un'occhiata alla tua risposta a Valentina del post "primo messaggio" nello stesso topic.... e ci ho ritrovato qualcosa che mi ha interessato da vicino, perchè io ho trascorso circa un paio d'anni a fare circa 150 Km andata e 150 Km ritorno ogni volta che dovevo fare una risonanza magnetica in un centro diagnostico provvisto di "macchina aperta" e non cilindrica.... a 20 Km da casa mia, dove funziona una risonanza "cilindrica" , non sono mai riuscito neanche a raggiungere 10 min di permanenza sui 20 richiesti..... questa si che credo possa dirsi claustrofobia con i fiocchi.... e, in fin dei conti, un aeromobile è sempre un "tubo" con le ali......
Si...è un tubo...ma.Il "problema" è che le ali più ampie ad avercele è sempre la nostra psiche.L'oggettività ci spaventa e la necessità di sentirci superiori agli oggetti che creiamo ce li rende nemici.Gli oggetti (nel caso specifico gli aerei) sono affidabilissimi, è la nostra scarsa autostima (come costruttori in senso lato) che li mortifica.Uccidiamo quel che amiamo e creiamo quel che vorremmo uccidere...è un pò il senso sintetizzato di tutta la nostra esistenza :wink:
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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pclaris ha scritto:...Credo proprio di no, il nocciolo della questione è che, nel rapporto con un mezzo di trasporto, la mia necessità è "controllare" gli eventi, non il contrario....e capitare affianco a qualcuno che sappia cose che io non so sarebbe perfetto, è x questo che voglio fare il corso.... ma se non sarà possibile, dovrò trovare un rimedio....spero soltanto di non capitare affianco a qualcuno come lo psicologo vicino di sedile del mio ultimo volo....resosi conto della mia necessità di parlare con chicchessia per stemperare la tensione in una tratta Roma-Lamezia, e tanto x "distrarmi", ha pensato bene di parlarmi, nell'ordine : 1) di esperienze personali di panico a bordo che era riuscito a controllare ; 2) di procedure di "attesa in volo" sull'aeroporto prima dell'atterraggio , quando il traffico è intenso e/o c'è maltempo ; 3) di casi "conosciuti" ( ???? ) relativi a piloti che "sniffano" ; A parte credere molto poco a certi "casi conosciuti" , credo che sia meglio se mi metto nei panni del soggetto affetto da "sindrome del passeggero" che sale sulla mia macchina mentre sono io a guidare.... sindrome o claustrofobia , farei con lui la stessa cosa che farebbe Jack Sparrow :piratecap: con uno psicologo jettatore sulla sua nave ..... a quel punto, molto meglio godersi un viaggio "tecnologico" che qualcun altro ci fa fare piuttosto che fare due o tre "giri di chiglia" tra i pescicani dei miei più profondi abissi cerebrali...... :wink:
Eh eh. Hai un modo molto simpatico di descrivere i tuoi stati emotivi. Già questo è un buon inizio, perchè, anche se le paure sono senz'altro cose serie, essere in grado di non prendersi sul serio, in certi momenti, è comunque utile, "stempera" l'ansia, la rende più piccola. Mi ricorda un libro intitolato "Il male oscuro", di Giuseppe Berto: pur nella sua drammaticità (è una specie di "manifesto" della depressione associata a disturbi d'ansia, in tempi in cui se ne parlava poco e male) è profondamente auto-ironico, a tratti. BRAVO!
Tornando a bomba.....C'è qualcosa che non mi torna. Capisco voler comprendere i meccanismi grazie ai quali un aereo vola. Capisco voler individuare i motivi per cui si sentono certi rumori o si fanno certe manovre. Capisco tutto questo. Però non mi torna il fatto che, pur avendo tu già volato, attribuisca la tua ansia ad una non-familiarità con il mezzo. Non vuole essere assolutamente una provocazione, bada bene. In tutto ciò si nasconde un pericolo: l'ansia da controllore non si placa. E' un "mostro" che si auto-alimenta. Provo a spiegare meglio facendoti un paragone: la gelosia. Parlo ovviamente di quella "fobica", non della naturalissima (ed anche piacevole :mrgreen: ) "difesa" del territorio amoroso.
Ora: una persona gelosa (ripeto: di tipo "fobico") lo è sempre di più. Perchè man mano che aumenta il bisogno di controllo, aumentano le situazioni che celano un possibile tradimento. E' davvero un cane che si morde la coda. Perchè mai e poi mai avrai un quadro chiaro al 100% di qualcosa che è aldilà di te stesso.
Con l'aereo è un po' così: fare l'esperienza del volo, breve o lungo non fa differenza, dovrebbe averti fornito gli elementi sufficienti a capire il mezzo. Leggere le "Quattro regole" di Kitano ti potrebbe essere d'aiuto (a me son servite moltissimo); entrare nell'area tecnica per sciogliere ulteriori dubbi sicuramente potrebbe essere interessante. Ma non cadere nella trappola di pensare che solo comprendendo la fisica e la meccanica che ci sono dietro al mezzo, starai tranquillo. Perchè sciolto un dubbio, se ne farà un altro....
Forse il problema alberga altrove.....
pclaris
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

Ciao Quilodico,

ti sono grato per l'attenzione al post, e anche per la profonda analisi .... quasi sicuramente è vero che la mia necessità di "vestire" i panni del "controllore" di eventi fisico-dinamici forse non può giustificare da sola un determinato tipo d'ansia che neanche io sapevo di possedere , almeno fin quando non me la sono sentita addosso come un fiume di milioni di granchi iperattivi simili a quelli che Il caro Jack Sparrow vede "trascinare" la sua bella nave in secca (Pirates of Caribbean)....ma c'è una cosa....i granchi trascinano la nave lungo un tragitto "terrestre" permettendole di superare così un ostacolo che da sola non avrebbe mai potuto superare....e io credo che la mia "fobia", ansia o altro, potrebbe essere tale da trasformarsi in risorsa.... cerco di essere più chiaro :

1)Il viaggio aereo è qualcosa che , a mio avviso, se fatto in compagnia ( con esclusione dello "psicologo" di cui sopra ), non è così "stressante" (nel mio caso) come nel caso in cui lo si fa da soli ; chiunque, anche conosciuto al momento dell'imbarco, se ispira simpatia può diventare un ottimo compagno di viaggio e fornire materia di conversazione con cui stemperare l'ansia.(peccato che l'assegnazione dei posti non ammetta variazioni nella posizione sui sedili dopo il check-in) La mia intenzione di fare il corso "Voglia di Volare" è orientata a procurarmi le condizioni per affrontare un viaggio, anche lungo, da solo.

2)Un viaggio si può fare per diversi motivi. E, di volta in volta, secondo me ,è tanto più rilassante e sereno quanto più sono rilassanti e serene le condizioni di vita privata (anche affettive) nel luogo di partenza e nel luogo di arrivo. In occasione di due miei precedenti viaggi in aereo ho attraversato situazioni personali diverse. La prima volta, estate 2005, volo per djerba in agosto con Tunisair, aeromobile 747 -300 (se non ricordo male )ero solo, volo magnifico, tempo stupendo, assistenti gentilissime, decollo e atterraggio gradevolissimi . Trascorro una settimana in Club Med , bellissima ; al ritorno , previsto di domenica o lunedi, capitò che due giorni prima del decollo di ritorno, un piccolo Atr di una consociata Tunisair in volo da Bari a Palermo (se non ricordo male) precipitò in mare fuori palermo per un banale problema (pare) con un indicatore di carburante che aveva funzionato male e non aveva reso possibile un rifornimento adeguato. Non ricordo quante vittime, ma ci furono. Questo non c'entra niente con il volo di ritorno su cui mi trovavo io, ma la tensione tra i passeggeri , consapevoli del fatto a soli due giorni dall'accaduto, era palpabile, e ancora più palpabile forse era lo stato d'animo delle assistenti di volo che, pur sembrando uscite da una rivista di modelle tunisine tutte dirette concorrenti di Afef, sembrava avessero dimenticato l'arte del sorriso. Che in quel momento sarebbe valso (per me sicuramente, ma non solo....) 1000 volte i più di qualsiasi equipe di psicologi. Il pilota scese su Napoli senza neanche farcene accorgere, dopo un paio di virate che , ricordando il silenzio totale, non erano state accolte molto allegramente. Non ho mai fatto (e sentito) un applauso più liberatorio. Confesso di aver portato con me uno degli schemi di istruzione per le emergenze, di quelli che si trovano infilati nel sedile, per guardarmelo con calma. Non si sa mai dovesse servire sull'autobus quando vado al lavoro, per trovare le uscite di emergenza 8) . O ai miei alunni per far loro capire quanto è importante la capacità di astrazione tridimensionale e orientamento negli spazi chiusi. Ma anche la capacità di evitare la paranoia di certi insegnanti .

3)Ultimo volo, diviso in due tratte, Milano Linate - Roma e Roma-Lamezia ; qui gli aerei erano più piccoli, due 737 air One se non ricordo male . Tornavo dalla verifica "post operatoria" del mio intervento chirurgico di stabilizzazione scapolo-omerale, per i 40 gg precedenti avevo tenuto il braccio dx legato al collo che , durante il viaggio, era in grado si e no di prendere la tazzina del caffè ( esclusione di qualsiasi movimento di rotazione, abduzione ecc. del braccio e della spalla ) ; quale mirabile e fantasmagorico processo paranoico poteva attivare il nostro insegnante in questa situazione? Ma è chiaro, noooo ??? "Ecco, adesso precipita" , così provo se riesco a indossare il giubbotto di salvataggio solo muovendo il braccio sinistro, perciò, se resto vivo, mi risparmio la fisioterapia !!!!! Che invece avrei dovuto fare per forza se l'aereo non fosse precipitato !!!!! :mrgreen: Ovviamente , m'è andata "male" , l'aereo non si è scomposto di una virgola e nel terminal di Roma Fiumicino ho dovuto "ripiegare" su metodi meno paranoici come TRE camomille ; :coffee2: :coffee2: :coffee2: E una telefonata a mio fratello a milano che non ha trovato di meglio che dirmi che i treni per completare il viaggio erano già partiti. In alternativa, avrei potuto provare a corteggiare un'assistente di volo per ammazzare il tempo....possibilmente scegliendone una che possedesse un minimo di "senso materno" e commiserazione ..... :toothy7:

Il rientro a lamezia mi ha procurato "l'arricchimento interiore" che già ho descritto sopra,niente assistenti di volo "materne" ma con tanto di "psicologo" in vena di dissertazioni pseudo-professionali (moooolto pseudo)

Per farla breve, ora sto programmando un volo con condizioni di salute (credo) buone, perciò non dovrei avere "effetti collaterali" di sorta .... a meno che non mi vengano in mente le crisi di panico dei miei compiti di matematica alle medie (questo fa parte di approfondimenti della bibliografia) :read2: , quelle che mi hanno impedito di completare le risonanze magnetiche nella macchina "chiusa" , e varie altre "eventuali"..... Ma perchè non mi capita mai di sedermi vicino a Jessica Rabbit che fa la psicologa :mrgreen: ?????
Ultima modifica di pclaris il 20 aprile 2008, 23:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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Ci sono moltissime cose positive in questo tuo post: innanzitutto c'è slancio, voglia di fare. E fare bene.
C'è tanta energia da sfruttare positivamente per mettere in atto strategie funzionali ad un viaggio piacevole. Rimorchiare durante il volo? E' una possibilità, una delle tante :mrgreen: . Anche a me è capitato durante un brutto volo: era il primo che facevo da sola dopo essere "guarita". Milano-Roma, con un tempaccio che non ti dico. Fuori dal finestrino era bianco che più bianco non si può. Mi sembrava di avere la faccia in un barattolo di ricotta; quindi mi era precluso il passatempo preferito, ossia l'osservazione del panorama. Ho sentito l'ansia che iniziava a montare, però stile implosione. Dovevo avere una cosa tipo scritta al neon in fronte: "QUALCUNO MI CAGHI". L'assistente di volo se n'è accorto e mi ha guardato con tenerezza. Io mi sono accorta dell'assistente di volo e l'ho guardato (con interesse). Che occhi, ragazzi! Paura passata.
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Scherzi a parte, nelle due esperienze di volo che hai raccontato, c'è un denominatore comune fondamentale: la TUA interpretazione dei fatti. Lo dico non per minimizzare quello che dici, ma per valorizzarlo ancor di più (è la chiave di volta e merita attenzione al 100%): sono sicura che se il tuo stato d'animo durante il primo volo non fosse stato di preoccupazione a causa dell'incidente di poco prima, il mancato sorriso delle hostess sarebbe stato etichettato soltanto come antipatico; le virate come virate normali in determinate condizioni meteo; l'applauso finale dei passeggeri uguale a tutti gli applausi post-atterreggio (usanza, questa degli applausi, che mi fa sempre ridere un sacco. Atterrare è una delle attività - vivaddio - di routine per un pilota. E' un po' come se scattasse l'applauso sull'autobus ogni volta che l'autista si ferma con il semaforo rosso :lol: . Però lo so, è un modo per esorcizzare la paura. Perchè su ogni aereo c'è un 50% abbondante - dicono le statistiche - di gente che non vola con piacere. Quindi...)
Come la vedi la cosa di essere tu in grado di rassicurarti da solo, perchè ti fidi di te stesso e del fatto che, con le adeguate strategie, sei perfettamente in grado di goderti il viaggio verso la mèta desiderata? Che dici, proviamo a lavorare su questa cosa? La accendiamo?
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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dodullo ha scritto:Considerato che hai detto che il fatto di non sapere cosa sta succedendo in aereo ti mette ansia, prova a guardarti uno di quei DVD ripresi dalla cabina dove si vede tutto ciò che fanno i piloti e su molti di questi video, durante la crociera, il comandante spiega un bel pò di cosette sul funzionamento dell'aereo. Questo potrebbe essere un inizio verso la conoscenza del mezzo che ti darebbe un briciolo di tranquillità.
Ciao Dodullo - mi diresti dove posso trovarne uno ? li forniscono sull'aereo durante il viaggio ? grazie, ciao
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

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pclaris ha scritto: Ciao Dodullo - mi diresti dove posso trovarne uno ? li forniscono sull'aereo durante il viaggio ? grazie, ciao
Se vuoi sapere di piu' , non hai che da chiedere.
Ma non ci chiedere come si mette un giubbotto perchè è offensivo, eh? :-)
pclaris
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

Quilodico ha scritto :
Con l'aereo è un po' così: fare l'esperienza del volo, breve o lungo non fa differenza, dovrebbe averti fornito gli elementi sufficienti a capire il mezzo. Leggere le "Quattro regole" di Kitano ti potrebbe essere d'aiuto (a me son servite moltissimo); entrare nell'area tecnica per sciogliere ulteriori dubbi sicuramente potrebbe essere interessante. Ma non cadere nella trappola di pensare che solo comprendendo la fisica e la meccanica che ci sono dietro al mezzo, starai tranquillo. Perchè sciolto un dubbio, se ne farà un altro....
Forse il problema alberga altrove.....
...e io sono perfettamente d'accordo che il problema alberghi altrove , la comprensione di eventi fisici , meccanici, dinamici , e la sensazione di "controllo" che ciò conferisce , è solo un "pretesto" per distogliere la mente dall'assalto dell'ansia.... meccanismo che ben viene da Te paragonato alla condizione del "geloso fobico" .... e dire che , alla tenera età di 45 anni, non mi sembra che le più recenti fidanzate mi abbiano lasciato per la gelosia....semmai per il contrario.... :headbang: ; come ho detto prima, potrei citare almeno un altro paio di motivazioni psicogene con radici estese fin nei meandri dell'adolescenza .... ma forse la strada più "praticabile " per porre rimedio a tutto questo può essere, a mio avviso, lo sforzo di creare in modo AUTONOMO le condizioni giuste per un sostanziale BENESSERE mentale ... e, posto che corteggiare le assistenti di volo ( qualora il terrore del volo non abbia già pietrificato l'ipotalamo ) potrebbe anche rappresentare motivo di benessere, ma è un palliativo e loro sono lì "pe' lavurà" , non mi resta che pensare, nell'ordine :

1) ai DVD che diceva Dodullo, e che Air surfer ha rammentato; come faccio a trovarli ? li danno sull'aereo ?

2) che giubbotti di salvataggio e mascherine per l'ossigeno sono un espediente "cinematografico e pubblicitario" costruito apposta per favorire l'erogazione di adrenalina nell'emisfero destro dei nostri tessuti cerebrali
( caspiterina, mica si potrà sempre viaggiare in autobus !!! ) ;

3) che Jessica Rabbit avrà prenotato il sedile affianco al mio e che il pilota sia costretto a dare fondo al repertorio di tutte le virate possibili conosciute .... :oopsp: :sorry: ...

potrei continuare, ma credo , non so perchè, che al massimo potrò fare conto sui DVD dimostrativi , perciò confido nella comprensione di Air Surfer e Dodullo , precisando che non mi ha mai sfiorato l'idea di offendere nessuno chiedendo come si indossano i giubbbotti , ma vuoi mettere che figata dire "è lo stesso che ho dovuto indossare sull'ultimo volo per prova" :^o quando sei al mare sulla moto d'acqua con la tipa ???? \:D/ Le mascherine per l'ossigeno, poi, sarebbero ottime per fare un pò di terapia aerosol contro la tracheite a 9000 metri d'altezza .....

:thanks: Per ora grazie a voi tutti, chissà, forse potrebbe anche non esserci bisogno del corso.... :up:
Giorgio64
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da Giorgio64 »

Anche a me interesserebbe poter vedere dei dvd ripresi dalla cabina di pilotaggio (o similare). Dove si trovano? Grazie
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araial14
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da araial14 »

Giorgio64 ha scritto:Anche a me interesserebbe poter vedere dei dvd ripresi dalla cabina di pilotaggio (o similare). Dove si trovano? Grazie
Su youtube ne trovi a quintali. :wink:
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pclaris
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Re: corso Voglia di Volare prima di imbarco per Rio

Messaggio da pclaris »

grazie di tutto ragazzi , a presto
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