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Ciao, benvenuto!!!!pclaris ha scritto:Ciao a tutti
mi presento : insegnante, 45 anni, pendolare per lavoro, utente giornaliero di autobus, autentico portatore di forma più eclatante della "sindrome del passeggero" , ho in programma un volo per Rio de janeiro ma sono consapevole sin d'ora che rischierò il panico se prima non riesco a fare un corso "voglia di volare" prima di fine giugno. E sì che tutte le date sono già piene. Precedenti voli di 1 ora e mezza per tratta al massimo mi hanno portato sempre vicinissimo alla perdita di tranquillità ( non oso immaginare cos'altro ). Figuriamoci un volo di 9 ore circa.... Leggere, mangiare , ascoltare musica ? Stimoli neurovegetativi annullati, stomaco chiuso , recettori sensoriali resettati da algoritmi inibitori che emergono dai meandri più profondi del cervello.....a parte imbottirmi di tranquillanti o farmi fare un'anestesia totale, qualcuno ha indicazioni in merito ? Grazie a chiunque.....
Non so se il tuo compagno di viaggio fosse uno psicologo ( millantare in certi frangenti eccita le menti labili) ma sicuramente ne ha frequentati parecchi.pclaris ha scritto:...Credo proprio di no, il nocciolo della questione è che, nel rapporto con un mezzo di trasporto, la mia necessità è "controllare" gli eventi, non il contrario....e capitare affianco a qualcuno che sappia cose che io non so sarebbe perfetto, è x questo che voglio fare il corso.... ma se non sarà possibile, dovrò trovare un rimedio....spero soltanto di non capitare affianco a qualcuno come lo psicologo vicino di sedile del mio ultimo volo....resosi conto della mia necessità di parlare con chicchessia per stemperare la tensione in una tratta Roma-Lamezia, e tanto x "distrarmi", ha pensato bene di parlarmi, nell'ordine : 1) di esperienze personali di panico a bordo che era riuscito a controllare ; 2) di procedure di "attesa in volo" sull'aeroporto prima dell'atterraggio , quando il traffico è intenso e/o c'è maltempo ; 3) di casi "conosciuti" ( ???? ) relativi a piloti che "sniffano" ; A parte credere molto poco a certi "casi conosciuti" , credo che sia meglio se mi metto nei panni del soggetto affetto da "sindrome del passeggero" che sale sulla mia macchina mentre sono io a guidare.... sindrome o claustrofobia , farei con lui la stessa cosa che farebbe Jack Sparrowcon uno psicologo jettatore sulla sua nave ..... a quel punto, molto meglio godersi un viaggio "tecnologico" che qualcun altro ci fa fare piuttosto che fare due o tre "giri di chiglia" tra i pescicani dei miei più profondi abissi cerebrali......
tu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
Ti contatto via mppclaris ha scritto:Grazie Araial, credo che nella tua ultima frasetu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
Si...è un tubo...ma.Il "problema" è che le ali più ampie ad avercele è sempre la nostra psiche.L'oggettività ci spaventa e la necessità di sentirci superiori agli oggetti che creiamo ce li rende nemici.Gli oggetti (nel caso specifico gli aerei) sono affidabilissimi, è la nostra scarsa autostima (come costruttori in senso lato) che li mortifica.Uccidiamo quel che amiamo e creiamo quel che vorremmo uccidere...è un pò il senso sintetizzato di tutta la nostra esistenzapclaris ha scritto:Grazie Araial, credo che nella tua ultima frasetu abbia colto pienamente il senso delle mie intenzioni .... per dirla tutta, a Rio dovrei incontrare qualcuno che finora ho visto solo nella mia webcam ( e questo forse gioca la sua parte in attesa dell'imbarco ) , forse starò lì una settimana o poco più, poi vorrei spostarmi a San Paolo dove ho parenti, mi sembra di capire che tu conosca Rio , puoi darmi indicazioni per sistemazioni "convenienti " ???? Ciao ....Goditi Rio....E' una città meravigliosamente unica!
p.s. : mi è capitato di dare un'occhiata alla tua risposta a Valentina del post "primo messaggio" nello stesso topic.... e ci ho ritrovato qualcosa che mi ha interessato da vicino, perchè io ho trascorso circa un paio d'anni a fare circa 150 Km andata e 150 Km ritorno ogni volta che dovevo fare una risonanza magnetica in un centro diagnostico provvisto di "macchina aperta" e non cilindrica.... a 20 Km da casa mia, dove funziona una risonanza "cilindrica" , non sono mai riuscito neanche a raggiungere 10 min di permanenza sui 20 richiesti..... questa si che credo possa dirsi claustrofobia con i fiocchi.... e, in fin dei conti, un aeromobile è sempre un "tubo" con le ali......
Eh eh. Hai un modo molto simpatico di descrivere i tuoi stati emotivi. Già questo è un buon inizio, perchè, anche se le paure sono senz'altro cose serie, essere in grado di non prendersi sul serio, in certi momenti, è comunque utile, "stempera" l'ansia, la rende più piccola. Mi ricorda un libro intitolato "Il male oscuro", di Giuseppe Berto: pur nella sua drammaticità (è una specie di "manifesto" della depressione associata a disturbi d'ansia, in tempi in cui se ne parlava poco e male) è profondamente auto-ironico, a tratti. BRAVO!pclaris ha scritto:...Credo proprio di no, il nocciolo della questione è che, nel rapporto con un mezzo di trasporto, la mia necessità è "controllare" gli eventi, non il contrario....e capitare affianco a qualcuno che sappia cose che io non so sarebbe perfetto, è x questo che voglio fare il corso.... ma se non sarà possibile, dovrò trovare un rimedio....spero soltanto di non capitare affianco a qualcuno come lo psicologo vicino di sedile del mio ultimo volo....resosi conto della mia necessità di parlare con chicchessia per stemperare la tensione in una tratta Roma-Lamezia, e tanto x "distrarmi", ha pensato bene di parlarmi, nell'ordine : 1) di esperienze personali di panico a bordo che era riuscito a controllare ; 2) di procedure di "attesa in volo" sull'aeroporto prima dell'atterraggio , quando il traffico è intenso e/o c'è maltempo ; 3) di casi "conosciuti" ( ???? ) relativi a piloti che "sniffano" ; A parte credere molto poco a certi "casi conosciuti" , credo che sia meglio se mi metto nei panni del soggetto affetto da "sindrome del passeggero" che sale sulla mia macchina mentre sono io a guidare.... sindrome o claustrofobia , farei con lui la stessa cosa che farebbe Jack Sparrowcon uno psicologo jettatore sulla sua nave ..... a quel punto, molto meglio godersi un viaggio "tecnologico" che qualcun altro ci fa fare piuttosto che fare due o tre "giri di chiglia" tra i pescicani dei miei più profondi abissi cerebrali......
Ciao Dodullo - mi diresti dove posso trovarne uno ? li forniscono sull'aereo durante il viaggio ? grazie, ciaododullo ha scritto:Considerato che hai detto che il fatto di non sapere cosa sta succedendo in aereo ti mette ansia, prova a guardarti uno di quei DVD ripresi dalla cabina dove si vede tutto ciò che fanno i piloti e su molti di questi video, durante la crociera, il comandante spiega un bel pò di cosette sul funzionamento dell'aereo. Questo potrebbe essere un inizio verso la conoscenza del mezzo che ti darebbe un briciolo di tranquillità.
Se vuoi sapere di piu' , non hai che da chiedere.pclaris ha scritto: Ciao Dodullo - mi diresti dove posso trovarne uno ? li forniscono sull'aereo durante il viaggio ? grazie, ciao
...e io sono perfettamente d'accordo che il problema alberghi altrove , la comprensione di eventi fisici , meccanici, dinamici , e la sensazione di "controllo" che ciò conferisce , è solo un "pretesto" per distogliere la mente dall'assalto dell'ansia.... meccanismo che ben viene da Te paragonato alla condizione del "geloso fobico" .... e dire che , alla tenera età di 45 anni, non mi sembra che le più recenti fidanzate mi abbiano lasciato per la gelosia....semmai per il contrario....Con l'aereo è un po' così: fare l'esperienza del volo, breve o lungo non fa differenza, dovrebbe averti fornito gli elementi sufficienti a capire il mezzo. Leggere le "Quattro regole" di Kitano ti potrebbe essere d'aiuto (a me son servite moltissimo); entrare nell'area tecnica per sciogliere ulteriori dubbi sicuramente potrebbe essere interessante. Ma non cadere nella trappola di pensare che solo comprendendo la fisica e la meccanica che ci sono dietro al mezzo, starai tranquillo. Perchè sciolto un dubbio, se ne farà un altro....
Forse il problema alberga altrove.....
Su youtube ne trovi a quintali.Giorgio64 ha scritto:Anche a me interesserebbe poter vedere dei dvd ripresi dalla cabina di pilotaggio (o similare). Dove si trovano? Grazie