paura che va paura che torna

La fobia del volo: dubbi comuni, cause, soluzioni.
Vincere la Paura di Volare con MD80.it

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volareohoh
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paura che va paura che torna

Messaggio da volareohoh »

Comincerei intanto per fare i miei complimenti per questo forum..L'ho trovato per caso, ed ogni volta che mi collego in rete vengo e faccio un saltino e lo leggo con piacere.
Vorrei esporvi il mio problema, sicuro di ricevere risposte esaurienti circa il tema. Viaggio in aereo da circa 15 anni con un media di 10 voli l'anno. Ho 27 anni, e fino a circa 22 non mi ero mai spaventato del volo. Improvvisamente, e senza (secondo me) una causa scatenante, tutto in una volta ha prevalso su di me una paura tremenda di volare. Il viaggio in aereo lo passo con la costante paura di precipitare. Analizzo ogni singolo rumore e il volo per me diventa una sofferenza. Continuo a prendere l'aereo, ma solo per una questione pratica. Ad ogni atterraggio mi dico :" Questa volta l'ho superata...non avrò più paura di volare", ma poi la paura torna a prevalere su di me molti giorni prima del volo successivo. Ultimamente avevo volato in windjet (catania-verona), e non nascondo che mi ero trovato benissimo. Purtroppo la tratta è stata abolita dalla windjet ed ho dovuto ripiegare su meridiana; sarà solo un gioco perverso mentale, ma ogni volta che volo in meridiana ho l'impressione di affrontare voli tremendi. Probabilmente una coincidenza. Partirò il 13 sett per bergamo da catania con un volo myair; mi piacerebbe avere qualche informazione su questa compagnia e sulla sicurezza dei loro voli. Premetto che sono ingegnere e specializzato sul controllo di qualità, ed onestamente mi rendo conto che la qualità costa e che a volte bisogna fare dei tagli per restare competitivi e per non restare schiacciati dall'attuale mercato. Queste compagnie low-cost sono sicure?
L'ultima domanda: il vento può essere pericoloso? L'aereoporto di BG è nei pressi di una catena montuosa, ho visto in tv che le montagne possono dare vita a forti correnti d'aria vista la loro particolare conformazione.
Infine...per ora in sicilia tirano forti venti di scirocco. Potrebbero inficiare un corretto decollo???? :shock: Dimenticavo :( il decollo per me è la fase più critica durante il volo. Come superare questa paura? Ultimamente prendo posto in punta lato corridoio. C'è un posto sull'aereo dove si sente meno il volo?
Grazie anticipatamente per le vostre risposte :) :wink:
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Andrea F.
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Messaggio da Andrea F. »

Benvenuto fra noi, visto che ne abbiamo già discusso ti consiglio di andare a cercare altri topic, comunque, saprai benissimo di quante attrezzature strumenti pannelli viti bulloni ecc sia composto l'aereo, quindi è più che normale che ci siano rumori di ogni genere ;)

Devi pensare che il pilota pianifica la rotta per avere in ogni situazione una via di scampo nel caso succedesse qualche incidente, poi siamo in italia ed è una zona sicura, non devi volare in mezzo al deserto ecc che può incutere più timore... ;)

Poi il pilota, chiunque sia, è stato scelto tramite trattamenti psicologici e psicofisici, quindi non è un pazzo e la sua esperienza ammonta a migliaia di ore di volo, nelle quali si esercita nel fare le emergenze, poi ogni tot mesi deve fare dei check per la preparazione, e così via...

Quindi, come dice il nostro Slowly, è più pericoloso percorrere la strada per andare in aeroporto che viaggiare in aereo, essendo uno dei più sicuri mezzi di trasporto. Certo, si sta sospesi in aria e così si ha un pò di claustrofobia nel caso succedesse un incidente, ma come abbiamo visto se succedesse non scoppia tutto e plani tranquillamente per trovare una soluzione. ;)

per le low cost, ormai in termini di sicurezza devo dire che tutte le compagnie aeree sono ottime, prima di ogni volo fanno dati controlli e se qualcosa non va cercano di ripararlo , e se non riescono cambiano aeromobile.. ;)

Spero di averti aiutato ;)
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Slowly
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Messaggio da Slowly »

Cerco di risponderti basandomi sulle esperienze che sto raccolgiendo e basandomi sulla logica, l'unica arma che ho, visto che non sono un "professionista".

La tua situazione è abbastanza "nella norma", classica direi, (non per sminuirla, ci mancherebbe).

E' sempre più frequente l'inizio della paura con l'andare del'età.

Mi spiego: è senza dubbio più comune avere paura di volare da adulti che da bambini, o comunque fino ad una certa età.

L'esperienza della vita ti insegna che l'uomo non vola, e una (anche vaga, da passeggero "disinteressato"), cognizione di causa relativa ti "sveglia" l'istinto finora taciuto della paura, prima tenuto a bada dalla spensieratezza, dalla voglia di scoprire, dalla sicurezza propria dell'istinto fanciullesco grazie alla quale ti lanci, anche nel pericolo "vero", alla scoperta del mondo.

Quando invece cresciuto scopri che dietro ad una pratica, come quella del volo, esiste u nsistema complesso, ti accorgi e temi che qualcosa possa nadare storto.

Non vedo, se non molto passeggeri e temporanei, problemi legati agli incidenti del recente passato. Oggi avresti paura anche senza 11 settembre, senza ATR, 737 e MD82 dei recenti eventi. Quantomeno ne sono convinto.

Vere e proprie soluzioni, (hai mal di testa prendi la pastiglia), non ne esistono, checché se ne dica. ognuno ha paura dell'aereo a modo suo.

C'è chi teme di soffocare, chi di cadere, ch idi non riuscire a uscire, chi del dirottamento. Anche se i risultati sono simili, le cause o concause non lo sono per niente.

tanto per iniziare ti consiglio di non assumere farmaci, no nriusciresti ad abituarti "da te", avendo come risultante un effetto placebo che potrebbe anche essere l'anello primo di una situazione intollerabile.

Se non voli spessissimo, dammi retta, è meglio "soffrire" quelle volte che devi farlo.

Tuttavia, scopro l'acqua calda, se volerai molto non potrai che abituartici. lascia che i ltuo cervello e la tua esperienza acquisiscano gli elementi "falsamente spaventevoli" di un volo: il rumore dei carrello, quello dei flap, le turbolenze.

Acquisisci queste informazioni esterne e ora sconosciute e catalogate sommariamente come "strane e nemiche".

E per farlo vola accorto a cosa ti accade intorno. Devi darti la possibilità di conoscere l'evento cui stai partecipando.

Se prendi un sonnifero, un medicinale, e ti sforzi di "non pensare a dove sei", i voli successivi non risoverai nulla, con la sola, probabile risultante di aggravare la situazione.

Questo è il mio metodo di, (ripeto), NON PROFESSIONISTA.

troverai da te quello migliore.

l'importante per ora è non evitare, ma affrontare per conoscere, acquisire, accettare; normalizzare cioè l'evento volo.

In fin dei conti dovresti essere contento di vivere e poter vievere di un evento ancora fascinoso.
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daniela
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Messaggio da daniela »

Caro volareohoh,
concordo con Slowly sulla constatazione che la paura cresce con l'andare dell'età, per i motivi che ha detto.
Posso azzardare che nel tuo caso (come in molti altri) possono esserci delle difficoltà di ordine psicologico di tutt'altra natura che si riflettono e si esplicitano proiettandosi nella paura di volare in aereo. Alle volte risolvere queste, attenua di molto i disagi riguardo il volo.
Può darsi anche che per il tuo lavoro ti sia trovato ad analizzare "fin troppo" la questione sicurezza/qualità, perchè sai quanto è importante e delicata, e questo rassicura entro certi limiti, oltre mette ansia.
Personalmente sto traendo beneficio da un training (si chiama "esercizio di sintesi percettiva") che detto in due parole, attraverso una visualizzazione positiva dell'evento, crea un bagaglio di serenità, e di atteggiamento mentale positivo specifico per la situazione, da utilizzare al momento del bisogno.
Credo che in giro tu possa trovare qualcuno o qualche ente che ti possa aiutare in tal senso (penso anche al corso di Alitalia).
In conclusione ti dico anche che frequentare questo forum mi ha aiutato ad acquistare fiducia, e a rilassarmi riguardo alle mie paure, perchè tutti sono estremamente disponibili, simpatici, alla mano e pronti ad aiutarti, compresi i piloti.
In bocca al lupo!
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roma aviation
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Messaggio da roma aviation »

Magari prima di partire fai due chiacchere con i piloti + che cn le hostess.. ti danno piu' sicurezza

e poi pensa che sei in mano di due persone altamente qualificate che sanno che devono fare in qualsiasi situazione.. quindi praticamente sei in una botte di ferro!

Io inizialmente avevo paura.. ma dopo il secondo volo ero gia' "gasato" e poi e' nata anche la passione per il volo...i piloti cn cui ho parlato mi hanno trasmesso tantissima sicurezza e tranquillita'..

Devi pensare che a guidare l'aereo nn ci sono due sprovveduti, ma bensi' due persone sagge e competenti in materia aereonautica.. scaccia i pensieri e leggi qualcosa... o vai a parlare cn le hostess..

insomma fai qualcosa.. la cosa terribile e' mettersi ad ascoltare tutti i rumori o guardare dal finestrino.. se ti metti a farlo il volo sembrera' lunghissimo.. se invece fai due chicchere anche cn il passeggero accanto a te il tempo sembrera' volare e poi ti distrai quindi non pensi minimamente allle tue paure..

Sinceramente ho davvero + paura ad andare in macchina.. pensare che magari uno nn rispetta lo stop e mi si schianta addosso.. o magari che un tir mi piomba addosso a 100km/h..

mentre in aereo mi sento libero.. rilassato..

Poi facci sapere come e' andata :wink:
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volareohoh
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re: paura che va paura che torna

Messaggio da volareohoh »

Evvaiiiiiiiiiiiii sano e salvo dall'altra parte dell'italia 8) :D Mi preme ringraziare quanti hanno risposto al mio topic. Le vostre parole mi sono state veramente di aiuto, e penso che continuerò a frequentare questo sito e questo forum anche per sconfiggere completamente la mia paura :)
Cominciamo dal volo: Partenza puntualissimi da catania..solito passeggero con la faccia da terrorista (con tanto di pantaloni mimetici) accanto :shock: ...decollo perfetto e viaggio abbastanza tranquillo..Non vi nascondo che durante una parte del volo ho anche avvertito una certa eccitazione ed euforia..Comincio ad apprezzare il piacere del volo anche se ancora non posso affermare di avere sconfitto completamente la paura di volare :( Ho imparato a dominare i "vuoti d'aria" grazie anche alle cose lette su questo forum..Credo che il modo migliore per sconfiggere il tuo nemico sia quello di conoscerlo bene..proprio per questo motivo ho letto tantissimo sulla rete cercando di capire a cosa fossero dovuti tutti i rumori che sentivo durante il volo. Non vi nascondo che ho tratto molto giovamento da queste letture.
Tornando al volo, gli istanti di ansia sono stati veramente brevi..Non posso dire di avere superato la mia paura, ma credo di potere affermare che pian piano sto riuscendo a dominarla.. Quasi per tutto il volo ho mantenuto una pseudo-calma ed in alcuni istanti ho pure avuto le mani asciutte :D e non appicicaticce e sudaticce come solitamente avevo per tutto il volo :oops: Solo nella fase di atterraggio ho avuto una sorta di attacco di panico, cosa che nei voli precedenti non mi era mai capitato..Ho sempre visto l'atterraggio come la fine del volo, e quindi la fine di un incubo, e quindi il pensiero che stesse finendo mi rendeva quasi euforico. Questa volta però ho avuto terrore in quanto in fase di discesa il pilota ha fatto una virata a mio avviso molto brusca. Le spie che indicavano le uscite di sicurezza si sono accese durante questa manovra(azzardata?) all'improvviso e la cosa mi ha lasciato veramente perplesso e terrorizzato. E' normaleeeeee? :shock:
comunque , in attesa delle vostre risposte vi riporgo i miei saluti e ringraziamenti per l'aiuto che mi avete offerto in questo forum..
A proposito Merc prossimo prenderò un altro aereo, e non vi nascondo che ancora un pò di ansia c'è :( ..comunque vi farò sapere come è andata:)
Per Daniela: potresti spiegarmi un pò + nel dettaglio cosa sia quel metodo a cui ti riferivi? Grazie anticipatamente :)

cordiali saluti Roberto
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daniela
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Messaggio da daniela »

Il metodo è basato sulla convinzione che si possa modificare con la volontà un atteggiamento mentale negativo (e la paura è fondamentalmente questo).
Il metodo si avvale di un training guidato da un cd con musica e voce della durata di 15 minuti circa, da ascoltare tutte le sere prima di dormire, per almeno una settimana. Per altre due settimane si fa la stessa cosa senza l'ausilio del cd (si segue mentalmente il percorso che nel cd è guidato dalla voce).
In sostanza a un primo breve rilassamento segue un percorso che porta a concentrarsi su un evento da migliorare, uno scopo da raggiungere (cose concrete, tipo: domani devo parlare a una conferenza, oppure devo prendere l'aereo, ecc..), per visualizzarlo e viverlo "virtualmente" in tutti i suoi dettagli (sensazioni comprese), cercando di ignorare i pensieri negativi che inevitabilmente si affacciano, e puntando l'attenzione su tutti gli aspetti positivi e che generano serenità. Queste immagini e sensazioni positive già di per sè al loro emergere trasmettono sicurezza e serenità. In più dopo un numero sufficiente di ripetizioni, diventano un bagaglio mentale da utilizzare nei momenti in cui la tensione sale...
Il metodo è coperto da copyright, perciò non posso trasmetterti più di tanto (bisognerebbe poter sentire il cd), ed è usato dalla Pattuglia delle Frecce Tricolori, della quale il mio amico è Mental Trainer.
Però funziona.

p.s. domani volo anch'io, poi ti so dire!!!!!
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re: paura che va paura che torna

Messaggio da volareohoh »

X Daniela
Gentilissima per la risposta immediata e per le preziose delucidazioni.. Mi informerò su questo metodo, e nel caso lo utilizzi, te lo farò sapere.
In realtà io ho utilizzato un metodo simile e nello stesso tempo molto dissimile :D Mi spiego meglio..Ho cercato di concentrarmi su eventi positivi durante l'intero viaggio, pensando di essere su un pulmann che viaggiava in mezzo ad un 'autostrada durante una splendida giornata di sole..In un secondo momento pensavo ai principi della fisica..Mi spiego meglio perchè il mio raggionamento può sembrare un pò contorto..Mettendo la mano fuori dal finestrino della makkina a 100km/h si incontra una certa resistenza dell'aria che diventa sempre + fluida e ,detto un pò volgarmente nei confronti della fisica, diventa dura.. A 900km/h diventa durissima e fluidissima e l'aereo resta sospeso come se fosse un autobus che viaggia sull'asfalto. Ringrazio chi ha scritto i 4 punti e mi ha fatto pensare a questa cosa :wink:
grazie ancora per la tua risposta

X tutti
Mi scordavo di dirvi una cosa...A ottobre dovrei partire per new york :shock: e la cosa mi terrorizza un pò..Mai fatto un intercontinentale così lungo..Al max ho volato per 3 ore..comunque sarò in compagnia del mio migliore amico e la cosa mi rilassa non poco...Suppongo che l'aereo che prenderò sia + grande dell' airbus320 ..Secondo voi + grande è l'aereo e meno si percepiscono i fastidi del volo?

cordiali saluti a tutti :)
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Re: re: paura che va paura che torna

Messaggio da Ospite »

volareohoh";p="41183 ha scritto:..Secondo voi + grande è l'aereo e meno si percepiscono i fastidi del volo?
Secondo me , e penso non soltanto secondo me ,SI.
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Messaggio da Slowly »

Bè teoricamente a parità di turbolenze tanto si è più grossi meno si avvertono i disagi.................

Bo.......

ma si dai, un pò di turbolenze..........aiutano la digestione! 8)
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daniela
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Messaggio da daniela »

Sono tornataaaa!
Strapuntinooooo!!!!
Fantasticooooo!!!!

Non sono impazzita....
Seguendo i vostri consigli (vedi il topic "viaggiare in cockpit") sono riuscita a farmi il volo di andata in cabina coi piloti, compreso l'atterraggio. (al ritorno non ce l'ho fatta perchè lo strapuntino era già occupato).
Vedere i piloti così rilassati e così sicuri nelle manovre dà molta sicurezza, non ho avuto un filo di paura! Lo consiglio a tutti quelli che hanno un po' di fifarella...
Sono stati tutti molto cordiali, comandanti e assistenti di volo, l'atmosfera è di per sè molto rassicurante.
Una menzione speciale al comandante che mi ha ospitato!
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Nick
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re: paura che va paura che torna

Messaggio da Nick »

Buongiorno a tutti! Innanzitutto complimenti per la brillante idea e per il contributo che state offrendo a chi vive non sempre bene il rapporto con il volo. Ho apprezzato moltissimo alcuni interventi (Aldus e Zeno in primis) che hanno il pregio di portare sul piano razionale il problema senza però trascurare l''aspetto emotivo. Complimenti!
Il mio intervento vuole essere un modo per contribuire alla discussione e cercare di "rasserenare" gli amici ansiosi come me.
Volo ormai da diversi anni ed il rapporto è sempre stato poco lineare....mai panico, ma stato ansioso forte, con l''unico desiderio di sentire che la fase di atterraggio fosse iniziata. Altre volte invece mi sono addirittura addormentato!!
Il perchè è un mezzo mistero, in parte spiegato autorevolmente in alcuni interventi precedenti. Sicuramente incide anche lo stato psicologico personale (cioè il momento che si sta vivendo).
Nello specifico, le mie personali ansie sono legate al decollo, alle turbolenze e ad attraversamenti lunghi in zone "ostili" (es. catene montuose o l''oceano). Il decollo e le turbolenze vengono vissute male fisicamente, anche se le seconde creano un effetto malessere in fase preventiva. Mi spiego: se devo partire in un giorno di maltempo accentuato (temporali sia alla partenza che al decollo) cerco di sfuggire il volo. Il paradosso è che quando ho vissuto momenti di brusche turbolenze ero piuttosto calmo (una volta ho dovuto "prestare" il sacchetto per vomitare alla hostess!!!)
Diciamo quindi che mi spaventa l''idea di affrontare un viaggio turbolento, come mi spaventa l''idea di fare un giro sulle montagne russe. Devo anche ammettere che la descrizione di Aldus è stata molto convincente. Credo che ci penserò tutte le volte (poche spero!) in cui mi capiterà!
Il passaggio sull''oceano non mi tranquillizza (mi chiedo come si affronta un emergenza mentre si vola da Londra a NY).
Per ultimo: il volo su aerei più piccoli (Dornier, Fokker, Avro etc.) presenta caratteristiche tecniche molto differenti rispetto ad un Md80 o 737, Airbus etc?
Mille grazie per lo spazio e complimenti ancora per l''iniziativa!

Nick
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Messaggio da Slowly »

Per differenze tecniche non so bene cosa intendi, amico Nick.

Certamente un Dornier è tecnicamente diverso da un MadDog e questi due sono ben diversi da un a340.

Tuttavia nel discorso "timore di volare" in modello è solitamente irrilevante.

Diciamo che più l'aereo è grosso più, (a volte e secondo me), suscita rispetto. Ma a controbilanciare la situazione ci pensa la durata del volo, mediamente più lunghi su questi che su un Dornier regionale.

Durata e tempo solitamente non influiscono, neppure di poco, le probabilità di avere noie meccaniche. Anzi!

L'aereo, come tutte le macchine, è fatto per funzionare, e se li si usa poco deperiscono molto più in fretta.

Su questo non ci sono dubbi.

Differenze di comoprtamento in volo turbolento degne di nota non ne esistono affatto, a parte l'ovvia percezione delle correnti, che possono sembrare più o meno forti a seconda della massa e della velocità dell'aereo che le incontra.

Domenica su un Cessna 172 sembrava di essere al luna park, un MD82 IG in partenza dal vicino Villafranca forse le sentiva appena.

Certo il nostro Cessna172, pur ballando, no nrischiava più di quanto non rischiasse il suddetto cagnolino sardo: poco. Forse non rischiava per niente.

Guarda, io in un volo (IG1202) ho beccato brutto tempo al decollo e all'arrivo. Bè, al di là di qualche ballonzolo, non mi ero accorto che fuori il tempo era brutto, ma sono stati il decollo e l'atterraggio più tranquilli tra quelli che ho mai fatto, nonostante vento, fulmini e saette.

Questo perchè all'aereo non è che frega molto del tempo.......a parte te che devi correre al bus per no nbagnarti.

Diciamo che entro ovvi limiti, (non si vola nei tifoni........), i ltutto è riconducibile solo ad un discorso di comfort.

Ma vuoi mettere un volo un pò ballerino con uno fin troppo tranquillo?

W il vento!!!!!!!!
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Messaggio da Slowly »

Ah, Nick...benvenuto!!!!!!

8)
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Messaggio da Slowly »

E' giusto che sia così!!!

HAi mai provato a NON dire: "Conosco Slowly?"

:lol:
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re: paura che va paura che torna

Messaggio da Nick »

Grazie per le risposte!
Ma io sono sempre curioso...ho trovato anche molto interessante l'articolo sul sito collegato "pauradivolare"...ad esempio il misterioso "silenzio" del motore quando comincia la fase di atterraggio...a me fu spiegato prima di prendere il primo volo altrimenti avrei pensato ad un tilt dei motori!! Mi chiedo invece se questo momento ocincide con la fase di controllo "manuale" da automatico (la sensazione è che il pilota guidi l'aereo come se guidasse un motorino! Accellere, decelera...).
Le turbolenze creano un disagio fisico ma anche emotivo, lo ritengo naturale. A livello di rischio ritengo che sia decisamente peggio guidare un auto di notte su una strada poco illuminata con un temporale che impazza...o no?
A proposito di curiosità...devo andare a Londra....una compagnia vale davvero l'altra? Mi spiego, al di là della qualità del servizio offerto, tra la BA e Easy o Ryan etc. , non fa alcuna differenza? E perchè (domanda stupida) il volo BA impiega 10 minuti in meno (pur utilizzando lo stesso tipo di vettore..un 737 mi pare)?
Altra domanda...sempre sulle turbolenze (e daje..): nei volia corto raggio mi sembra più facile "beccare" turbolenze per il fatto che l'aereo si tiene ad un livello di quota più basso...quanto ciò è vero??
.....mille grazie sempre di tutto!!
Buona serata a tutti!

Nick
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re: paura che va paura che torna

Messaggio da Ospite »

Gli orari dei timetable sono approssimativi, alcune compagnie mettono 10 minuti in più per eventuali ritardi, poi dipende anche dalla rotta che si esegue. :)
federico pilot
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Messaggio da federico pilot »

quoto con colla!!! :P
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Back from hell..
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