ma come si fa in questi casi ?
http://tv.repubblica.it/copertina/bilba ... 9314?video
senza un manico di tutto rispetto, dove si va ?

Moderatore: Staff md80.it
semplice si ammazzano 180 persone...zittozitto ha scritto:la storia continua, si pensa che si posso togliere i piloti dagli aerei ...
ma come si fa in questi casi ?
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senza un manico di tutto rispetto, dove si va ?
Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
quante volte sei atterrato con 12 tail ?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
12 Tail? e che aereo è? (caxxata)zittozitto ha scritto:quante volte sei atterrato con 12 tail ?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
almeno sei obiettivodavymax ha scritto: (caxxata)![]()
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All' alternato ! E all' alternato ci va da solo l' autopilota, ovviamente. Visto che i piloti non servono ?zittozitto ha scritto:si pensa che si posso togliere i piloti dagli aerei ...
ma come si fa in questi casi ?
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senza un manico di tutto rispetto, dove si va ?
Riattacchi e te ne vai.zittozitto ha scritto:la storia continua, si pensa che si posso togliere i piloti dagli aerei ...
ma come si fa in questi casi ?
occhio, 33 nodi gusting 38 ... ovvio che se non è safe per te in quel momento, non c'è storia ... alternato.air.surfer ha scritto:Riattacchi e te ne vai.zittozitto ha scritto:la storia continua, si pensa che si posso togliere i piloti dagli aerei ...
ma come si fa in questi casi ?
no, il filmato fa vedere l'atterraggio e poi, con un taglio che farebbe paura a Dario Argento, hanno attaccato il decollo successivo.neutrinomu ha scritto:Ma hanno riattaccato in pista?Come mai, erano troppo veloci?
essendo preso da un sito di un giornale è tutto possibilealbert ha scritto:Ma il filmato a che periodo si riferisce? Perché mi pare di avere già visto qualcosa di simile circa un anno fa........ ora guardo se lo ritrovo.
Ciao!
...ma io col flight simulator atterro SEMPRE così...zittozitto ha scritto:la storia continua, si pensa che si posso togliere i piloti dagli aerei ...
ma come si fa in questi casi ?
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senza un manico di tutto rispetto, dove si va ?
E' una questione ampiamente dibattuta e su cui si trova un'ampia letteratura in rete e su altre fonti.MD82_Lover ha scritto:Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
E poi alla fine non si è ancora ben capito quale possa essere il limite oltrepassato il quale passi da "manico" ad "incosciente".
E io immagino pure che, se il traffico lo permette, c'è anche l'autorizzazione del controllore di volo e il pilota valuta se stesso e le condizioni ambientali idonei per atterrare COMUNQUE IN SICUREZZA, può ritenere più opportuno atterrare anzichè abortire l' atterraggio per ripresentarsi alcuni minuti più tardi nuovamente in final approach MA GRAVATO DALLO SFORZO PSICO-FISICO per la procedura di go-around compiuta in precedenza. E non potendo prevedere se le condizioni ambientali su quella pista o su altre piste di quell' aeroporto saranno nel frattempo migliorate o peggiorate rispetto a quelle della pista dove ha abortito l' atterraggio.JT8D ha scritto:E' una questione ampiamente dibattuta e su cui si trova un'ampia letteratura in rete e su altre fonti.MD82_Lover ha scritto:Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
E poi alla fine non si è ancora ben capito quale possa essere il limite oltrepassato il quale passi da "manico" ad "incosciente".
Chiaramente è il comandante del velivolo che ha tutta l'autorità e le competenze per decidere di riattaccare se le condizioni non assicurano un atterraggio sicuro. Però c'è anche un fattore diciamo "psicologico".
E vogliamo parlare poi di eventuali "pressioni" esterne che magari "sconsigliano" una riattaccata ?
Di cose da dire ce ne sarebbero molte.....
Paolo
Forse ti riferisci a questo incidente:maksim ha scritto:E io immagino pure che, se il traffico lo permette, c'è anche l'autorizzazione del controllore di volo e il pilota valuta se stesso e le condizioni ambientali idonei per atterrare COMUNQUE IN SICUREZZA, può ritenere più opportuno atterrare anzichè abortire l' atterraggio per ripresentarsi alcuni minuti più tardi nuovamente in final approach MA GRAVATO DALLO SFORZO PSICO-FISICO per la procedura di go-around compiuta in precedenza. E non potendo prevedere se le condizioni ambientali su quella pista o su altre piste di quell' aeroporto saranno nel frattempo migliorate o peggiorate rispetto a quelle della pista dove ha abortito l' atterraggio.JT8D ha scritto:E' una questione ampiamente dibattuta e su cui si trova un'ampia letteratura in rete e su altre fonti.MD82_Lover ha scritto:Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
E poi alla fine non si è ancora ben capito quale possa essere il limite oltrepassato il quale passi da "manico" ad "incosciente".
Chiaramente è il comandante del velivolo che ha tutta l'autorità e le competenze per decidere di riattaccare se le condizioni non assicurano un atterraggio sicuro. Però c'è anche un fattore diciamo "psicologico".
E vogliamo parlare poi di eventuali "pressioni" esterne che magari "sconsigliano" una riattaccata ?
Di cose da dire ce ne sarebbero molte.....
Paolo
In un incidente occorso, a Fiumicino, negli anni 70, ad un DC-10 (se non sbaglio) di una compagnia africana, oltre a prendere atto che il pilota aveva abortito un paio di volte l'atterraggio a causa della mancanza di visibilità per nebbia fitta, si valutò pure l'aspetto che il pilota stesso potesse essersi trovato in condizioni psico-fisiche NON BUONE anche a causa dello stress generato dalle ripetute procedure di avvicinamento/go around (oltre che altri fattori quali eventuale stanchezza dovuta alle tratte da egli operate, eventuali pressioni psicologiche, pensieri reconditi, ecc.). D' accordo che stiamo parlando di persone addestrate, idonee e preparate per questi compiti... Però, tant'è...
ESATTAMENTE.neutrinomu ha scritto:Forse ti riferisci a questo incidente:maksim ha scritto:E io immagino pure che, se il traffico lo permette, c'è anche l'autorizzazione del controllore di volo e il pilota valuta se stesso e le condizioni ambientali idonei per atterrare COMUNQUE IN SICUREZZA, può ritenere più opportuno atterrare anzichè abortire l' atterraggio per ripresentarsi alcuni minuti più tardi nuovamente in final approach MA GRAVATO DALLO SFORZO PSICO-FISICO per la procedura di go-around compiuta in precedenza. E non potendo prevedere se le condizioni ambientali su quella pista o su altre piste di quell' aeroporto saranno nel frattempo migliorate o peggiorate rispetto a quelle della pista dove ha abortito l' atterraggio.JT8D ha scritto:E' una questione ampiamente dibattuta e su cui si trova un'ampia letteratura in rete e su altre fonti.MD82_Lover ha scritto:Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
E poi alla fine non si è ancora ben capito quale possa essere il limite oltrepassato il quale passi da "manico" ad "incosciente".
Chiaramente è il comandante del velivolo che ha tutta l'autorità e le competenze per decidere di riattaccare se le condizioni non assicurano un atterraggio sicuro. Però c'è anche un fattore diciamo "psicologico".
E vogliamo parlare poi di eventuali "pressioni" esterne che magari "sconsigliano" una riattaccata ?
Di cose da dire ce ne sarebbero molte.....
Paolo
In un incidente occorso, a Fiumicino, negli anni 70, ad un DC-10 (se non sbaglio) di una compagnia africana, oltre a prendere atto che il pilota aveva abortito un paio di volte l'atterraggio a causa della mancanza di visibilità per nebbia fitta, si valutò pure l'aspetto che il pilota stesso potesse essersi trovato in condizioni psico-fisiche NON BUONE anche a causa dello stress generato dalle ripetute procedure di avvicinamento/go around (oltre che altri fattori quali eventuale stanchezza dovuta alle tratte da egli operate, eventuali pressioni psicologiche, pensieri reconditi, ecc.). D' accordo che stiamo parlando di persone addestrate, idonee e preparate per questi compiti... Però, tant'è...
http://aviation-safety.net/database/rec ... 19881017-0
I manuali operativi delle compagnie (almeno credo sia così per tutti) sconsigliano vivamente, se non proibiscono, ai propri piloti di tentare l'atterraggio sullo stesso aeroporto dopo aver abortito 2 tentativi. Questo è dato da molti fattori, sia per la stanchezza ma soprattutto per una questione mentale, ci si infila in un tunnel di convinzione che "bisogna atterrare lì" il che non è affatto pro-safety...maksim ha scritto:E io immagino pure che, se il traffico lo permette, c'è anche l'autorizzazione del controllore di volo e il pilota valuta se stesso e le condizioni ambientali idonei per atterrare COMUNQUE IN SICUREZZA, può ritenere più opportuno atterrare anzichè abortire l' atterraggio per ripresentarsi alcuni minuti più tardi nuovamente in final approach MA GRAVATO DALLO SFORZO PSICO-FISICO per la procedura di go-around compiuta in precedenza. E non potendo prevedere se le condizioni ambientali su quella pista o su altre piste di quell' aeroporto saranno nel frattempo migliorate o peggiorate rispetto a quelle della pista dove ha abortito l' atterraggio.JT8D ha scritto:E' una questione ampiamente dibattuta e su cui si trova un'ampia letteratura in rete e su altre fonti.MD82_Lover ha scritto:Come non quotare?peterfly 65 ha scritto:a me fanno inca.....re perche se non ti succede niente è solo questione di fortuna . Chissa magari dirottare forse qualche volta è meglio.
E poi alla fine non si è ancora ben capito quale possa essere il limite oltrepassato il quale passi da "manico" ad "incosciente".
Chiaramente è il comandante del velivolo che ha tutta l'autorità e le competenze per decidere di riattaccare se le condizioni non assicurano un atterraggio sicuro. Però c'è anche un fattore diciamo "psicologico".
E vogliamo parlare poi di eventuali "pressioni" esterne che magari "sconsigliano" una riattaccata ?
Di cose da dire ce ne sarebbero molte.....
Paolo
In un incidente occorso, a Fiumicino, negli anni 70, ad un DC-10 (se non sbaglio) di una compagnia africana, oltre a prendere atto che il pilota aveva abortito un paio di volte l'atterraggio a causa della mancanza di visibilità per nebbia fitta, si valutò pure l'aspetto che il pilota stesso potesse essersi trovato in condizioni psico-fisiche NON BUONE anche a causa dello stress generato dalle ripetute procedure di avvicinamento/go around (oltre che altri fattori quali eventuale stanchezza dovuta alle tratte da egli operate, eventuali pressioni psicologiche, pensieri reconditi, ecc.). D' accordo che stiamo parlando di persone addestrate, idonee e preparate per questi compiti... Però, tant'è...
Probabilmente è una domanda idiota....ma che succede quando invece dell'aeroporto previsto dal viaggio atterri in un altro aeroporto?...i passeggeri restano li oppure vengono trasferiti con un altro aereo o mezzo nell'aeroporto previsto inizialmente? e i piloti?davymax ha scritto: I manuali operativi delle compagnie (almeno credo sia così per tutti) sconsigliano vivamente, se non proibiscono, ai propri piloti di tentare l'atterraggio sullo stesso aeroporto dopo aver abortito 2 tentativi. Questo è dato da molti fattori, sia per la stanchezza ma soprattutto per una questione mentale, ci si infila in un tunnel di convinzione che "bisogna atterrare lì" il che non è affatto pro-safety...
Dipende dal motivo del dirottamento. Se sei arrivato a destinazione e non sei riuscito ad atterrare per motivi meteo, dirotti all'alternato e poi vedi un po, tanto l'aereo deve tornare su quell'aeroporto per fare la tratta di ritorno o iniziare un'altra rotazione, quindi si riportano i passeggeri con l'aereo appena il meteo migliora.87Nemesis87 ha scritto:Probabilmente è una domanda idiota....ma che succede quando invece dell'aeroporto previsto dal viaggio atterri in un altro aeroporto?...i passeggeri restano li oppure vengono trasferiti con un altro aereo o mezzo nell'aeroporto previsto inizialmente? e i piloti?davymax ha scritto: I manuali operativi delle compagnie (almeno credo sia così per tutti) sconsigliano vivamente, se non proibiscono, ai propri piloti di tentare l'atterraggio sullo stesso aeroporto dopo aver abortito 2 tentativi. Questo è dato da molti fattori, sia per la stanchezza ma soprattutto per una questione mentale, ci si infila in un tunnel di convinzione che "bisogna atterrare lì" il che non è affatto pro-safety...
Ho capito...grazie mille sei stato gentilissimo!! ^_^davymax ha scritto:
Dipende dal motivo del dirottamento. Se sei arrivato a destinazione e non sei riuscito ad atterrare per motivi meteo, dirotti all'alternato e poi vedi un po, tanto l'aereo deve tornare su quell'aeroporto per fare la tratta di ritorno o iniziare un'altra rotazione, quindi si riportano i passeggeri con l'aereo appena il meteo migliora.
Se invece hai dirottato, magari lungo la rotta, per un guasto tecnico che ti impedisce o ti sconsiglia di arrivare fino a destinazione, si cercherà di riproteggere i pax su altri voli tuoi o di un'altra compagnia. In quest'ultimo caso, per i piloti e la cabina, si vedrà di farli tornare come i passeggeri (dipende in che aeroporto sei e cosa devi fare dopo).
Saluts
Prego87Nemesis87 ha scritto:Ho capito...grazie mille sei stato gentilissimo!! ^_^davymax ha scritto:
Dipende dal motivo del dirottamento. Se sei arrivato a destinazione e non sei riuscito ad atterrare per motivi meteo, dirotti all'alternato e poi vedi un po, tanto l'aereo deve tornare su quell'aeroporto per fare la tratta di ritorno o iniziare un'altra rotazione, quindi si riportano i passeggeri con l'aereo appena il meteo migliora.
Se invece hai dirottato, magari lungo la rotta, per un guasto tecnico che ti impedisce o ti sconsiglia di arrivare fino a destinazione, si cercherà di riproteggere i pax su altri voli tuoi o di un'altra compagnia. In quest'ultimo caso, per i piloti e la cabina, si vedrà di farli tornare come i passeggeri (dipende in che aeroporto sei e cosa devi fare dopo).
Saluts