sono d'accordo con te.butterfly ha scritto:DragonFly ha scritto: Una laurea non fa un buon pilota.....un buon pilota avrà sempre qualcosa da insegnare ad un laureato.
Un laureato avrà ben poco da insegnare ad un buon pilota...sì ha un titolo in +, ma vi assicuro che invidierà chi al posto suo ha passato 5 anni in volo invece che sui libri!
nessun corso universitario ad oggi ti insegna un lavoro, tanto meno quello in ingegneria
un ingegnere può avere mille impieghi: design, repair, tempi e metodi, qualità, test engineering e potrei continuare ancora ma di certo, per nessuno di questi lavori, ha ricevuto una preparazione
un corso universitario ti dà soprattutto una "forma mentis" daniela
per diventare Aircraft Mechanic
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
Ciao Dragonfly, anche io sono neolaureato in ing aerospaziale, laurea triennale, con un voto ben più basso del tuo. Lavoro da 1 anno in una comp aerea e ho qualcosa da ridire su quanto da te espresso: Paolo[/quote] faticherai a rispondere alle domande dei manutentori quando ti interrogheranno sul funzionamento di un semplice motore a pistoni di aeromobili GA[/quote]DragonFly ha scritto:Sono neolaureato in Ingegneria Aerospaziale, lavoro da 1 anno in un'azienda di manutenzione aeronautica.JT8D ha scritto:Mi permetto di dire la mia opinione.
L'università nel nostro paese purtroppo forma in maniera molto "teorica", con pochi o nulli collegamenti con il mondo del lavoro. E' vero che un pilota laureato (in materie aeronautiche, nel nostro paese ad esempio ingegneria aerospaziale) ha un background personale tecnico molto importante che gli permette di comprendere in maniera completa, anche dal punto di vosta matematico, i vari fenomeni, ma come ciò influisce sul suo essere un bravo pilota? Teniamo anche in considerazione il fatto che una volta che esce ha 24-25 anni, e ha buttato via anni fondamentali per il suo training da pilota. Secondo me uno che vuole diventare pilota deve farsi ottime basi matematiche-fisiche al liceo o all'istituto tecnico (che se fatte bene sono sufficienti per gli studi da pilota) e poi buttarsi nel training per realizzare il suo sogno (è quasi impossibile fare laurea e abilitazioni contemporaneamente): all'età che uscirebbe dall'università se è una persona capace ( e con le giuste potenzialità e attitudini ) avrà già fatto molta strada nel suo training.La laurea è un "di più", ma non è quella che crea il pilota: il pilotaggio è fatto di attitudini che l'università non da di certo !! Se poi vuole anche laurearsi è comunque una bella soddisfazione personale, ed è comunque un bene per la sua cultura e per la comprensione dei fenomeni. Ma la laurea non fornisce certo le potenzialità e le caratteristiche richieste da questa professione.
Allo stesso modo un ing.aeronautico non ha quando esce la preparazione professionale per diventare tecnico certificato: deve farsi una bella gavetta a sporcarsi le mani sui motori e sugli altri componenti prima di diventarlo.
Quando mi sono laureato ho trovato grandi difficoltà nell'ambito professionale, dovendo ricominciare quasi "da capo" e accorgendomi di quanto fosse distante la preparazione da me ricevuta dal modo di operare nelle aziende. Tanto che ti chiedi:"se fossi entrato subito in azienda ora avrei anni di esperienza, molto spendibili. Ne è valsa la pena?"
Poi forse, ma è un "forse" e una speranza più che una realtà consolidata per tutti i laureati, la laurea pagerà in futuro; ma appena usciti non esclude da una forte e sana gavetta, come tutti, per acquisire le attitudini pratiche assolutamente assenti nella preparazione molto teorica dei nostri corsi, dove spesso si va a perdere la realtà delle cose persi in mille formule, derivate e integrali, che poi non serviranno moltissimo nella professione.
Rimane certo un notevole background tecnico fisico-matematico, che male non fa, oltre alla soddisfazione personale.
Ma se uno vuole diventare pilota e conseguire l'ATPL secondo me non so quanto ha da guadagnarci nel conseguire una laurea e trovarsi poi a 24 anni laureato ma con ancora tutto il percorso davanti !!
Paolo
Non posso che essere d'accordo con Paolo.
Una volta fuori dall'università (laurea con 107) inizi subito ad accorgerti di non sapere assolutamente nulla della realtà aziendale aeronautica, veramente poco sulle procedure operative di manutenzione e per assurdo, faticherai a rispondere alle domande dei manutentori quando ti interrogheranno sul funzionamento di un semplice motore a pistoni di aeromobili GA.
Una laurea non fa un buon pilota.....un buon pilota avrà sempre qualcosa da insegnare ad un laureato.
Un laureato avrà ben poco da insegnare ad un buon pilota...sì ha un titolo in +, ma vi assicuro che invidierà chi al posto suo ha passato 5 anni in volo invece che sui libri!
beh,per quel che ho visto io vale l'inverso...
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
Tiro fuori questa discussione perchè vorrei dire la mia.
Sono neo laureato in Ing. Aerospaziale a Milano e posso dire che con la mia breve esperienza di 8 mesi in una compagnia aerea, ho visto l'esatto contrario di quello descritto da Dragonfly.
I tecnici e i piloti che sicuramente sanno fare molto bene il loro lavoro avranno molto da insegnare ai neolaureati (semplicemente perchè hanno piu' esperienza nel loro settore), ma un giovane ingegnere senza la benchè minima esperienza conosce moltissime cose che loro neanche si immaginano.
Parlo soprattutto di nozioni di fondo, la cosidetta "Teoria" su come funzionano alla base le cose, che certamente per stingere un bullone non servono, ma sono fondamentali per capire appieno cosa si sta facendo.
Faccio un esempio che vale molto più di mille parole: un tecnico ti può dire che lo stadio di alta pressione di un motore a turbina ha meno inerzia di quello di alta; ok, ma cos'e' l'inerzia di un corpo?
il tecnico si ferma qua, mentre l'ingegnere lo sa perfettamente, con tanto di dimostrazione matematica: questo lo chiamo "sapere come funzionano nel profondo le cose"...
non puoi dire che un ingegnere, a causa della sua preparazione teorica, ha tutto da imparare da un pilota.
Piuttosto ognuno sa cose diverse relativi ad ambiti diversi dell'aviazione. Questo a tutto vantaggio della specializzazione.
Resta comunque il fatto che un Ingegnere, facendo la gavetta e l'esperienza sporcandosi le mani, puo' diventare sia un pilota che un tecnico di manutenzione (ovvio che un pilota che inizia a 25 anni ha "buttato via" gli anni più produttivi per l'apprendimento, ma nessuno gli impedisce di farlo).
Viceversa la vedo dura: una persona abituata ad apprendere le cose per via "pratica" non riuscirebbe a studiare e capire la teoria che ci sta dietro in modo così complesso come la insegnano nel corso di Ingegneria.
Sono neo laureato in Ing. Aerospaziale a Milano e posso dire che con la mia breve esperienza di 8 mesi in una compagnia aerea, ho visto l'esatto contrario di quello descritto da Dragonfly.
I tecnici e i piloti che sicuramente sanno fare molto bene il loro lavoro avranno molto da insegnare ai neolaureati (semplicemente perchè hanno piu' esperienza nel loro settore), ma un giovane ingegnere senza la benchè minima esperienza conosce moltissime cose che loro neanche si immaginano.
Parlo soprattutto di nozioni di fondo, la cosidetta "Teoria" su come funzionano alla base le cose, che certamente per stingere un bullone non servono, ma sono fondamentali per capire appieno cosa si sta facendo.
Faccio un esempio che vale molto più di mille parole: un tecnico ti può dire che lo stadio di alta pressione di un motore a turbina ha meno inerzia di quello di alta; ok, ma cos'e' l'inerzia di un corpo?
il tecnico si ferma qua, mentre l'ingegnere lo sa perfettamente, con tanto di dimostrazione matematica: questo lo chiamo "sapere come funzionano nel profondo le cose"...
non puoi dire che un ingegnere, a causa della sua preparazione teorica, ha tutto da imparare da un pilota.
Piuttosto ognuno sa cose diverse relativi ad ambiti diversi dell'aviazione. Questo a tutto vantaggio della specializzazione.
Resta comunque il fatto che un Ingegnere, facendo la gavetta e l'esperienza sporcandosi le mani, puo' diventare sia un pilota che un tecnico di manutenzione (ovvio che un pilota che inizia a 25 anni ha "buttato via" gli anni più produttivi per l'apprendimento, ma nessuno gli impedisce di farlo).
Viceversa la vedo dura: una persona abituata ad apprendere le cose per via "pratica" non riuscirebbe a studiare e capire la teoria che ci sta dietro in modo così complesso come la insegnano nel corso di Ingegneria.
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
Invece la mia opinione è che un ingegnere difficilmente potrà diventare un bravo meccanico.
Per far fede alla sua formazione sarà ostinato come un mulo nel cercare di risolvere in modo matematico- scientifico ogni problema.
Poi si accorgerà che un’equazione non basta a risolvere le sue lacune pratiche e di teoria applicata , ma sarà cosi ottuso che cercherà di sfalsare in ogni modo l’evidenza per poi passare le grane al vero meccanico, il quale cortesemente toglierà chiavi e giraviti dalla portata dello pseudo meccanico prima che possa ferirsi gravemente.

Per far fede alla sua formazione sarà ostinato come un mulo nel cercare di risolvere in modo matematico- scientifico ogni problema.
Poi si accorgerà che un’equazione non basta a risolvere le sue lacune pratiche e di teoria applicata , ma sarà cosi ottuso che cercherà di sfalsare in ogni modo l’evidenza per poi passare le grane al vero meccanico, il quale cortesemente toglierà chiavi e giraviti dalla portata dello pseudo meccanico prima che possa ferirsi gravemente.

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Re: per diventare Aircraft Mechanic
Flyfree ha scritto:.... le sue lacune pratiche e di teoria applicata



come contraddirsi da soli!! teoria applicata...viene prima la parola teoria ... poi il participio applicata .. mentre applicata teoria suona male

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Re: per diventare Aircraft Mechanic
scambia pure l’ordine dei fattori ma il risultato non cambiafiltro ha scritto:Flyfree ha scritto:.... le sue lacune pratiche e di teoria applicata![]()
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come contraddirsi da soli!! teoria applicata...viene prima la parola teoria ... poi il participio applicata .. mentre applicata teoria suona male

Ciao
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
perchè la laurea è un buon plus ma non dà garanzie della bontà di una persona. nè tantomeno della sua preparazione.alainvolo ha scritto:In Bulgaria la conditio sine qua non per cominciare l'iter professionale come tecnico meccanico e' il possesso della laurea in ingegneria aeronautica,cosi' come per i piloti.E lo trovo corretto;avete mai visto un dentista o un chirurgo (professionista di alto livello formativo) senza laurea?coachftw ha scritto:ciao belli!!
volevo sapere come si diventa meccanici di aerei..
mi sembra di capire che anche qui serva qualche diploma o specializzazione specifica, vero?
cavolo, anche per serrare una vite serve un titolo di studiopraticamente, uno come me che per motivi economici non ha potuto studiare oltre la scuola dell'obbligo, non potra' mai far parte del mondo avionico..
sono abbastanza ferrato sull'oleodinamica e sistemi meccanici, come potrei fare secondo voi?? devo frequentare corsi appositi? se si, dove si svolgono (io sono di PD) oppure devo assolutamente fare delle scuole serali per conseguire un diploma e,da lì provare?
Si' ci sono,ma poi vengono quasi sempre smascherati ,dopo che hanno accumulato un bel po' di querele da parte dei pazienti.
Sinceramente il sistema occidentale di certificazione del personale aeronautico non lo capisco:puoi diventare pilota (professionista di alto livello formativo) o tecnico (professionista di alto livello formativo) senza laurea.Perche'?
Diciamo che le probabilità che un tecnico sia un buon tecnico non dipende dalla laurea, le probabilità che un pilota sia un buon pilota tantomeno, mente le probabilità che un progettista sia un bravo progettista aumentano se si ha la laurea.
esistono mestieri in cui mediamente un laureato può riuscire meglio, altri invece dove ti garantisco che un laureato riesce peggio, non perchè non sappia fare, ma perchè non vuole fare...
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
Scusate ma a parità di persona (penso ad uno sveglio, non cervellotico od altro) le nozioni dell'uni sono solo utili, non tolgono niente!!
Infatti mi sembra che qui si sostenga che la "forma mentis" aquisita non sia adatta per un meccanico. Personalmente smontavo motori, parlo di moto, tanto bene prima quanto ora con la differenza che quando si presenta un problema, diciamo un'avaria, ho più conoscenze che mi permettono di venirne a capo.
PS: all'uni di "tonti" ne ho conosciuti tanti, con medie alte, per la mamma
... ma difficilmente avviteranno mai qualcosa, piuttosto faranno girare qualcos'altro 
Siamo un pò OT, provo a rimediare: da quanto so io dal 2012 per ottenere la LMA B1 servirà la laurea breve in ing. aerospaziale o meccanica, ma non ho mai letto nulla di ufficiale...
Infatti mi sembra che qui si sostenga che la "forma mentis" aquisita non sia adatta per un meccanico. Personalmente smontavo motori, parlo di moto, tanto bene prima quanto ora con la differenza che quando si presenta un problema, diciamo un'avaria, ho più conoscenze che mi permettono di venirne a capo.
PS: all'uni di "tonti" ne ho conosciuti tanti, con medie alte, per la mamma


Siamo un pò OT, provo a rimediare: da quanto so io dal 2012 per ottenere la LMA B1 servirà la laurea breve in ing. aerospaziale o meccanica, ma non ho mai letto nulla di ufficiale...
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Re: per diventare Aircraft Mechanic
per fortuna ci sono un'infinita di "forma mentis".filtro ha scritto:Infatti mi sembra che qui si sostenga che la "forma mentis" aquisita non sia adatta per un meccanico.
Il buono è proprio questo.

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Re: per diventare Aircraft Mechanic
ma sapere la dimostrazione in pratica non serve a niente...e ti assicuro che un buon tecnico sa bene cos'è l'inerzia di un corpo. Un tecnico aeronautico è ben diverso dal meccanico che ci ripara l'auto.eolo1001 ha scritto: ma cos'e' l'inerzia di un corpo?
il tecnico si ferma qua, mentre l'ingegnere lo sa perfettamente, con tanto di dimostrazione matematica: questo lo chiamo "sapere come funzionano nel profondo le cose"...
qui invece sono d'accordo con te.Viceversa la vedo dura: una persona abituata ad apprendere le cose per via "pratica" non riuscirebbe a studiare e capire la teoria che ci sta dietro in modo così complesso come la insegnano nel corso di Ingegneria.