in questo arco di tempo ho passato un simpatico periodo di forti crisi di panico, in cui era già un successo averlo superato, figurarsi tornare a volare. una parte di me, dopo che il brutto era passato, si chiedeva se sarei mai riuscita a volare perchè, e chi l'ha passata lo sa, quel tipo di esperienza ti fa conoscere un'intensità di dolore tale che dal momento in cui la provi sai che esiste e diventa una possibilità. come se il limite raggiungibile di sofferenza si spostasse.
ma non mi sono mai arresa, e mi sono sempre detta che, anche a costo di metterci tutta la vita prima o poi ce l'avrei fatta. perchè la paura, e soprattutto la paura della paura, è un'emozione intensa e difficile da sostenere, ma fare una vita limitata nei propri desideri è una cosa ben più invalidante, per quanto ce la possiamo raccontare.
beh, insomma, l'ho fatto e ho avuto una gran paura ma sono sopravvissuta
e ci tengo tanto a ringraziarvi perchè attraverso le vostre parole mi avete trasmesso l'idea del volo come di un luogo e di un'esperienza sicura e normale, e di come davvero il problema casomai è in noi, nella nostra testa (e nel nostro atteggiamento verso la vita) e non sull'aereo. grazie mille ragazzi
complimenti!
