Gozer";p="56809 ha scritto:Se permetti una parola... poiché hai parlato di problemi di ansia e lievi attacchi di panico, e ora hai anche accennato alla claustrofobia (perdonami nel caso che non sia proprio il termine esatto per il tuo problema, ma non sono un esperto), i consigli a priori di non assumere nulla sicuramente sono giusti in linea di principio, ma poiché i tuoi piccoli problemi sono tutt'altro che "inventati" e assumi il medicinale già "a terra", probabilmente è il caso che tu ne tenga una a portata di mano, nel caso che comunque dovessi agitarti durante il volo.
Quanto impiega ad agire, mediamente?
Goz...
Complimenti per la tua sensibilità....
Ansia e panico sono situazioni in cui,a livello fisico,esistono modificazioni biochimiche,a livello di ioni (sali disciolti nel sangue) e di neurotrasmettitori chimici.
Modificazioni peraltro ampiamente documentabili con indagini diagnostiche.
Non si parla pertanto di "stati d'animo",ma di malattie.
Spesso gli attacchi d'ansia e di panico sono scatenati da fobie (paure ben note),ma,altre volte,non esistono situazioni ben codificate che portino allo scatenarsi dell'evento.
Ed è soprattutto in questi casi che,chi è affetto da questo tipo di disturbi,subisce la cosiddetta "ansia anticipatoria",legata alla PAURA che si scateni il panico.
Praticamente un cane che si morde la coda....visto che ansia genera altra ansia.
I farmaci sono importanti.
E' importante assumerli nel caso di terapie consolidate ,dopo diagnosi certe.
Ed è importante averli con se nel caso ci sia la necessità di farne uso.
Parola di lupetto.....
