"Alla fine la nuova Alitalia pagherà allo Stato più del previsto"
"Le cose vanno meglio del previsto, avremo piu' cassa e meno debiti". Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, conversando con i giornalisti a margine di un'audizione in Senato, poi rinviata al 24 novembre, sullo stato delle cessioni degli asset della vecchia Alitalia.
Fantozzi ha spiegato che, complessivamente, la vecchia compagnia conta di ricevere dalla nuova Alitalia, per l'acquisto della compagnia di volo, 252 milioni di euro in contanti, una cifra maggiore rispetto ai 163 milioni previsti nel programma iniziale.
"La prossima settimana - ha detto Fantozzi - incasseremo la prima rata del 'prezzo differito accertato' per la cessione della compagnia alla Cai: per effetto degli aggiustamenti la rata sarà piu' alta: 72 milioni di euro, contro i circa 40 milioni previsti nel programma".
Complessivamente, considerando anche gli aggiustamenti contabili relativi alla gestione transitoria e alle cosiddette "regolazioni reciproche" (cioe' ai pagamenti ricevuti erroneamente dalla vecchia Alitalia, che devono essere girati alla nuova gestione della compagnia, e viceversa), nelle casse della vecchia Alitalia entreranno più di 25 milioni di euro cash. Anche per quanto riguarda la seconda rata differita, fra circa un anno, ha aggiunto il commissario straordinario, "prevediamo di ricevere 80 milioni di euro contro i 19 milioni ipotizzati dal programma: complessivamente entreranno nelle nostre casse 252 milioni di euro cash, contro i 163 inizialmente previsti".
"Le dismissioni deglio asset - ha detto Fantozzi - procedono bene. La cessione di Atitech e' in dirittura d'arrivo e siamo molto vicini alla vendita di Ams. Abbiamo dismesso - ha ricordato - l'azienda di volo per complessivi 1,52 miliardi comprensivi di cash, asset, accollo debiti e ipoteche. La prossima settimana incasseremo la prima rata dilazionata della parte cash da Cai. Abbiamo gia' venduto il cargo, e quasi tutti gli aerei. Restano una ventina di Md80 che sono in Italia. Gli altri stazionavano all'estero e ci costavano circa 60 milioni. Ora dobbiamo vendere la partecipazione in Alicos, che è una piccola cosa, gli immobili e le opere d'arte". A proposito dei quadri, Fantozzi ha ricordato che l'asta sarà l'8 dicembre con Finarte e ha aggiunto: "tutti si agitano per i quadri, ma i quadri valgono poco". Alla fine, ha aggiunto, "una volta determinato l'attivo faremo i piani di riparto con il tribunale, pensiamo in primavera".
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