ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
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ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Salve a tutti, sono una studentessa al liceo economico e mi piacerebbe che dopo aver conseguito il diploma diventare pilota di linea. Recentemente ho contattato persone con il brevetto atpl e tanti di loro mi hanno detto che tante compagnie non assumono piloti nuovi. Sarebbe utile se mi iscrivessi all'università di ingegneria aerospaziale e dopo aver ottenuto la laurea iscrivermi alla scuola in modo che possa avere possibilità purchè venga assunta da una compagnia aerea??
- flyingbrandon
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Non ho ben capito...stai chiedendo se la laurea ti può aiutare a sbaragliare la concorrenza? No.hana ha scritto:Salve a tutti, sono una studentessa al liceo economico e mi piacerebbe che dopo aver conseguito il diploma diventare pilota di linea. Recentemente ho contattato persone con il brevetto atpl e tanti di loro mi hanno detto che tante compagnie non assumono piloti nuovi. Sarebbe utile se mi iscrivessi all'università di ingegneria aerospaziale e dopo aver ottenuto la laurea iscrivermi alla scuola in modo che possa avere possibilità purchè venga assunta da una compagnia aerea??
La laurea può servire a te per ampliare la tua mente...e questo sicuramente ti è utile in una selezione ma, di per sé, il titolo e la carta in mano non penso possano rappresentare la differenza.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
No.
Affronterai molto probabilmente il corso con delle conoscenze che ti permetteranno di studiare senza grossi impicci o rogne forse, ma questo non porta nessun vantaggio per quel che so, almeno sulla carta.
Affronterai molto probabilmente il corso con delle conoscenze che ti permetteranno di studiare senza grossi impicci o rogne forse, ma questo non porta nessun vantaggio per quel che so, almeno sulla carta.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Più che altro scoccia buttare 7000 euro senza risultati. Ovviamente tutti i settori sono in crisi ma dato che in questo di rischio si tratta di rischio poiche' i 70000 euro non si trovano facilmente. La mia domanda e' conoscete per caso compagnie che non risentono della crisi e che potrebbero assumere nuovi piloti per i prossimi anni?
- flyingbrandon
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
È una domanda che non ha molto senso...non puoi decidere se fare il pilota cercando queste conferme. Nessuno può sapere ciò che chiedi...e se poi ti si dicesse sì ci sono...ma nel tempo che tu ci metti a fare le licenze ed essere pronta possono aver assunto una sacco di "piloti nuovi" e tu sei punto a capo. No?hana ha scritto:Più che altro scoccia buttare 7000 euro senza risultati. Ovviamente tutti i settori sono in crisi ma dato che in questo di rischio si tratta di rischio poiche' i 70000 euro non si trovano facilmente. La mia domanda e' conoscete per caso compagnie che non risentono della crisi e che potrebbero assumere nuovi piloti per i prossimi anni?

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Mah... in questo periodo di casini le compagnie ne stanno avendo parecchie. Basta guardare alla Qantas che dopo 17 anni della privatizzazione che ha appena registrato una perdita netta di 245 milioni di dollari.
Io ti consiglierei di provare i corsi cadet della Cathay Pacific o della British Airways.
Se vuoi pilotare, non limitarti alle compagnie di linea. C'è anche l'aviazione generale, ma qui gira tutto in base a chi conosci.
Io ti consiglierei di provare i corsi cadet della Cathay Pacific o della British Airways.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
E allora come me la potresti spiegare che su un certo annuncio e' stato riportato che la boeing richiede 500000 piloti per i prossimi vent'anni. Su questa informazioni ci sono varie contraddizioni perche' se e' vero che le compagnie come la boeing e la ryanair richiedano tanti piloti a sto punto non ci sarebbe tanta disoccupazione in questo campo o mi sbaglio?
. E poi un'altra cosa che non mi e' molto chiara che oltre a spendere i 70000 euro per l atpl bisogna tirarne fuori altre 60000 euro per fare il corso presso una compagnia non capisco bene questo passaggio. Alla fine potrebbero permetterselo solo i cosiddetti figli dei papa'. Alla fine a cosa possa essere utile l atpl se poi ciascuna compagnia ti faccia questi corsi? 


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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
hana ha scritto:E allora come me la potresti spiegare che su un certo annuncio e' stato riportato che la boeing richiede 500000 piloti per i prossimi vent'anni. Su questa informazioni ci sono varie contraddizioni perche' se e' vero che le compagnie come la boeing e la ryanair richiedano tanti piloti a sto punto non ci sarebbe tanta disoccupazione in questo campo o mi sbaglio?. E poi un'altra cosa che non mi e' molto chiara che oltre a spendere i 70000 euro per l atpl bisogna tirarne fuori altre 60000 euro per fare il corso presso una compagnia non capisco bene questo passaggio. Alla fine potrebbero permetterselo solo i cosiddetti figli dei papa'. Alla fine a cosa possa essere utile l atpl se poi ciascuna compagnia ti faccia questi corsi?
Non sono nè laureato, ne sono pilota.. quindi prendi con le pinze il mio messaggio ok!!?
se andrai a fare ing. aerospaziale, rischi di vedere gli aerei in laboratorio o su qualche pc.. arriveresti alla laurea
con la nausea probabilmente (questo non toglie che in sede di selezione il possesso di una laurea anche triennale possa avvantaggiarti.. ma in questo caso, io mi iscriverei a un corso di laurea piu semplice e fattibile)
nessuno è in grado di prevedere cosa possa succedere nel settore tra un anno.. figuriamoci tra 3 4 5.... (i professionisti penso possano confermare)
i cadet program??

hai la passione per il volo? a 16 anni puoi buttarti sugli ultraleggeri (?).. oppure su un ppl..
nelle famose 45 ore del ppl capisci un sacco di cose

dopo che hai il ppl in mano e il diploma, puoi decidere se spendere altri soldi per continuare la formazione, oppure volare per divertimento. (intanto avrai speso 10-15000 euro.. puoi permetterti il beneficio del dubbio senza sensi di colpa)
si sa che di gente disoccupata con un atpl in mano ce n'è tanta.. ma è altrettanto vero che qualche compagnia assume..
basta inviare curriculum su curriculum, avere la valigia accanto al letto e partire alla prima chiamata

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Mmmm...forse a sbaragliare la concorrenza no, ma ad accedere a qualche selezione sì: di recente (non più di una settimana fa) ho visto i requisiti per un cadet di una compagnia che a memoria era o indiana o sudafricana che richiedeva la laurea come requisito fondamentale.flyingbrandon ha scritto:Non ho ben capito...stai chiedendo se la laurea ti può aiutare a sbaragliare la concorrenza? No.hana ha scritto:Salve a tutti, sono una studentessa al liceo economico e mi piacerebbe che dopo aver conseguito il diploma diventare pilota di linea. Recentemente ho contattato persone con il brevetto atpl e tanti di loro mi hanno detto che tante compagnie non assumono piloti nuovi. Sarebbe utile se mi iscrivessi all'università di ingegneria aerospaziale e dopo aver ottenuto la laurea iscrivermi alla scuola in modo che possa avere possibilità purchè venga assunta da una compagnia aerea??
A dir la verità qualche cadet in giro c'è: British, Flybe, Cityjet, Cathay...zodiarkh ha scritto:i cadet program??magari non esisteranno nemmeno più tra un po'..
Il fatto è che molti hanno già fatto le selezioni

- Ayrton
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Anche i politici fanno annunci di abbassare le tasse...hana ha scritto:E allora come me la potresti spiegare che su un certo annuncio e' stato riportato che la boeing richiede 500000 piloti per i prossimi vent'anni. Su questa informazioni ci sono varie contraddizioni perche' se e' vero che le compagnie come la boeing e la ryanair richiedano tanti piloti a sto punto non ci sarebbe tanta disoccupazione in questo campo o mi sbaglio?. E poi un'altra cosa che non mi e' molto chiara che oltre a spendere i 70000 euro per l atpl bisogna tirarne fuori altre 60000 euro per fare il corso presso una compagnia non capisco bene questo passaggio. Alla fine potrebbero permetterselo solo i cosiddetti figli dei papa'. Alla fine a cosa possa essere utile l atpl se poi ciascuna compagnia ti faccia questi corsi?
Ora tu sei giovane e certe cose le capirai più avanti da sola, ma non tutti sono disposti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di fare il pilota di linea, ecco perchè magari qualcuno che è a casa in cassa integrazione dopo aver volato in una compagnia "seria" (notare le virgolette) non è disposto ad accettare le condizioni di Ryanair o Wizzair o Smallplanet che sia pur di mettere le chiappe su un aereo...
Conosco piloti rimasti disoccupati che piuttosto hanno preso una licenza di taxi e ora portano pax su un auto bianca, guadagnando di più che da FO...

- flyingbrandon
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Non capisco cosa siano i secondi 60000...per un type mi sembrano troppi.hana ha scritto:. E poi un'altra cosa che non mi e' molto chiara che oltre a spendere i 70000 euro per l atpl bisogna tirarne fuori altre 60000 euro per fare il corso presso una compagnia non capisco bene questo passaggio. Alla fine potrebbero permetterselo solo i cosiddetti figli dei papa'. Alla fine a cosa possa essere utile l atpl se poi ciascuna compagnia ti faccia questi corsi?
No...non possono permetterselo solo i figli di papà, ma sicuramente la maggior parte delle persone che hanno intrapreso questa carriera, dal punto di vista civile, hanno dovuto investire del denaro. Non è detto che arrivi dalla famiglia, è certo che per la tua formazione, tranne rari casi, devi spendere. Ci sono molte carriere che richiedono delle spese....anche maggiori e più incerte ma non mi pare che nessuno ne faccia una questione filosofica. Quello che mi chiedo io, invece, quando si pongono questi quesiti sulla certezza e considerazioni sull'essere figli di papà è il seguente: chi ti assicura che tu sia idonea a questa carriera? Non è solo questione di avere delle licenze e poi in automatico si è "capaci" di svolgere questo mestiere...così come altri.
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- flyingbrandon
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Sì...ma il punto è che al momento, non punterei alla laurea per "emergere" sulla carta. Sono un sostenitore che è utile, anche molto, per una propria "apertura" mentale. Una compagnia ha messo quel requisito...ok...ma quando le compagnie non hanno bisogno potrebbero metterti anche che il candidato sia in possesso di una Uno Bianca...bulldog89 ha scritto:
Mmmm...forse a sbaragliare la concorrenza no, ma ad accedere a qualche selezione sì: di recente (non più di una settimana fa) ho visto i requisiti per un cadet di una compagnia che a memoria era o indiana o sudafricana che richiedeva la laurea come requisito fondamentale.

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ma per laurea intendete una laurea tecnica ( ing. aerospaziale, meccanica ... ) o una laurea qualsiasi, come ing. civile piuttosto che un' altra facoltà totalmente estranea ?
- flyingbrandon
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Io intendo qualcosa che ti sprema il cervello...simorho93 ha scritto:Ma per laurea intendete una laurea tecnica ( ing. aerospaziale, meccanica ... ) o una laurea qualsiasi, come ing. civile piuttosto che un' altra facoltà totalmente estranea ?
Ciao!
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
E' vero che Boeing (che non è una compagnia come hai scritto tu, ma un costruttore di aeromobili), ha rilasciato quell'annuncio, lo avevamo riportato anche noi:hana ha scritto:E allora come me la potresti spiegare che su un certo annuncio e' stato riportato che la boeing richiede 500000 piloti per i prossimi vent'anni. Su questa informazioni ci sono varie contraddizioni perche' se e' vero che le compagnie come la boeing e la ryanair richiedano tanti piloti a sto punto non ci sarebbe tanta disoccupazione in questo campo o mi sbaglio?.
http://www.md80.it/2012/07/11/boeing-pr ... di-piloti/
Esso però va letto nella opportuna maniera. Deriva dal Pilot & Technician Outlook 2012: gli Outlook Boeing sono degli studi che il costruttore effettua periodicamente su vari aspetti, come la richiesta di nuove macchine a livello globale o per regione geografica, la richiesta di personale, ecc.. Questo studio rappresenta quindi una stima di quanto potrà richiedere il mercato, una previsione: per quanto sia stata realizzata basandosi su molti fattori e in base agli opportuni studi, non va presa come una certezza. La realtà attuale non è per nulla così rosea, e non credo lo sarà nell'immediato. Inoltre quella previsione si basa molto sui mercati e sulle economie emergenti, che in effetti si prevede avranno tassi di espansione del traffico aereo molto forti. Quindi in ogni caso, a mio parere, il mercato magari si aprirà, ma non certo sotto casa, magari molto molto lontano, dove tu, una volta pilota, dovrai essere disposta a trasferirti. Poi rimane il giusto aspetto delle condizioni di lavoro, che giustamente ha sottolineato Ayrton. Qusto annuncio è comunque una stima, che può essere influenzata da molte cose da qui in avanti, nei prossimi decenni.
Sulla laurea, concordo con Flyingbrandon: è qualcosa di utile e bello per te stessa, dato che la cultura e le consocenze sono sempre utili, oltre all'apertura mentale e al metodo di studio che derivano da un percorso di studi universitario. Ma non lo vedo proprio come un requisito indispensabile per diventare Pilota. Anche in virtù del fatto che la laurea in Ingegneria è in ogni caso molto molto pesante.
Paolo
"La corsa di decollo è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in aeroplano per mezzo dell'aria. Ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano" (Staccando l'ombra da terra - D. Del Giudice)


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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ora mi sono chiarita alcuni concetti. Grazie a tutti. 

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ciao,
Da buon studente di Aerospaziale e "aspil*" intervengo nella discussione.
La triennale, anche in materie del genere, non serve a molto in ambito lavorativo, mentre come titolo da inserire nel curriculum potrebbe anche far comodo ( per chi come me viene dal Liceo Classico rappresenta un passepartout in matematica/fisica alle selezioni e un aiuto considerevole a livello di metodo di studio come diceva FlyingBrandon ).
Al momento, che io sappia, sono le compagnie americane a richiedere una laurea come requisito fondamentale, ma parlando francamente pochi di noi hanno la possibilità di applicare da quelle parti. In Europa, al contrario, puoi presentarti alla Lufthansa con due lauree, una in Aerospaziale e una in Fisica, ma se non conosci il tedesco neanche ti prendono in considerazione.
In poche parole, il mio consiglio è di adattarsi ai tempi ( e una volta sul mercato alle opportunità ): se notassi che la tendenza non solo europea, ma mondiale, fosse quella di chiedere una laurea per accedere alle selezioni, allora io stesso continuerei il percorso universitario; ma nel momento in cui vedo che la laurea è richiesta dalle compagnie ( e neanche tutte! ) di un paese dove non posso e probabilmente non potrò mai andare a lavorare, mentre in altri paesi al più mi è richiesta la conoscenza della lingua locale ( e non parlo di Arabo e Cinese, ma di Francese e Tedesco ), invece di patire le pene dell'inferno ( perché, senza volerti spaventare, questa è Aerospaziale per chi non la affronta con passione e forza di volontà, come tutte le cose, poi, con l'aggravante che è estremamente difficile ) preferisco passare uno o due anni in Francia o Germania, lavorare e, perché no, mettere da parte qualche soldo ( come vedi non siamo tutti figli di papà, anzi ), e poi applicare dove ho una possibilità concreta di essere assunto.
Ora cambio prospettiva: mettiamo caso ( e visti i tempi non è un'ipotesi improbabile ) che per tot anni non trovo lavoro come pilota, cosa faccio per vivere e magari mantenere la famiglia? Inutile negare che quel che garantisce una quinquennale in Aerospaziale non lo garantisce la conoscenza, anche ad ottimo livello, di una lingua straniera. Certo, il lavoro si trova comunque, ma le prospettive occupazionali sono diverse e, in un certo senso, forse meno gratificanti. Però, c'è un però. Una laurea, in Aerospaziale come in Economia, per essere fatta bene necessita di specializzazioni che vanno ben oltre i cinque anni di corso in Italia: tradotto in un possibile scenario futuro, significa che se per tot anni non trovi lavoro come pilota non è che arrivi e ti assume la Piaggio ( per non parlare di chi è più in alto di loro, ogni riferimento a Seattle è puramente voluto ); se per i cinque anni precedenti hai fatto il pilota hai tolto tempo a una eventuale specializzazione in Ingegneria, e questo lo "pagherai" nel momento in cui presenterai la domanda. Ovvero, quello che molti chiamano giustamente piano B in alternativa al pilotaggio deve essere qualcosa di concreto ma non potrà mai avere lo stesso spessore e la stessa importanza del piano A, altrimenti non sarebbe un piano di riserva.
Infine, tornando alla tua domanda iniziale: approvo quel che dice FlyingBrandon, perché in questi anni di Aerospaziale, a maggior ragione per chi come me non veniva da studi scientifici, ho notato un enorme salto di qualità in termini di capacità di ragionamento e anche analisi dei problemi ( di qualunque problema ); questo non può farmi che bene, ma non mi permetterà certo di scavalcare qualcuno in graduatoria. Forse a parità di condizioni ( vedi ore di volo, lingua etc. ), ma anche in quel caso bisogna valutare l'attitudine individuale, ed ecco che ritorna in campo quel che ha scritto sempre FlyingBrandon
* aspil = aspirante pilota
Da buon studente di Aerospaziale e "aspil*" intervengo nella discussione.
La triennale, anche in materie del genere, non serve a molto in ambito lavorativo, mentre come titolo da inserire nel curriculum potrebbe anche far comodo ( per chi come me viene dal Liceo Classico rappresenta un passepartout in matematica/fisica alle selezioni e un aiuto considerevole a livello di metodo di studio come diceva FlyingBrandon ).
Al momento, che io sappia, sono le compagnie americane a richiedere una laurea come requisito fondamentale, ma parlando francamente pochi di noi hanno la possibilità di applicare da quelle parti. In Europa, al contrario, puoi presentarti alla Lufthansa con due lauree, una in Aerospaziale e una in Fisica, ma se non conosci il tedesco neanche ti prendono in considerazione.
In poche parole, il mio consiglio è di adattarsi ai tempi ( e una volta sul mercato alle opportunità ): se notassi che la tendenza non solo europea, ma mondiale, fosse quella di chiedere una laurea per accedere alle selezioni, allora io stesso continuerei il percorso universitario; ma nel momento in cui vedo che la laurea è richiesta dalle compagnie ( e neanche tutte! ) di un paese dove non posso e probabilmente non potrò mai andare a lavorare, mentre in altri paesi al più mi è richiesta la conoscenza della lingua locale ( e non parlo di Arabo e Cinese, ma di Francese e Tedesco ), invece di patire le pene dell'inferno ( perché, senza volerti spaventare, questa è Aerospaziale per chi non la affronta con passione e forza di volontà, come tutte le cose, poi, con l'aggravante che è estremamente difficile ) preferisco passare uno o due anni in Francia o Germania, lavorare e, perché no, mettere da parte qualche soldo ( come vedi non siamo tutti figli di papà, anzi ), e poi applicare dove ho una possibilità concreta di essere assunto.
Ora cambio prospettiva: mettiamo caso ( e visti i tempi non è un'ipotesi improbabile ) che per tot anni non trovo lavoro come pilota, cosa faccio per vivere e magari mantenere la famiglia? Inutile negare che quel che garantisce una quinquennale in Aerospaziale non lo garantisce la conoscenza, anche ad ottimo livello, di una lingua straniera. Certo, il lavoro si trova comunque, ma le prospettive occupazionali sono diverse e, in un certo senso, forse meno gratificanti. Però, c'è un però. Una laurea, in Aerospaziale come in Economia, per essere fatta bene necessita di specializzazioni che vanno ben oltre i cinque anni di corso in Italia: tradotto in un possibile scenario futuro, significa che se per tot anni non trovi lavoro come pilota non è che arrivi e ti assume la Piaggio ( per non parlare di chi è più in alto di loro, ogni riferimento a Seattle è puramente voluto ); se per i cinque anni precedenti hai fatto il pilota hai tolto tempo a una eventuale specializzazione in Ingegneria, e questo lo "pagherai" nel momento in cui presenterai la domanda. Ovvero, quello che molti chiamano giustamente piano B in alternativa al pilotaggio deve essere qualcosa di concreto ma non potrà mai avere lo stesso spessore e la stessa importanza del piano A, altrimenti non sarebbe un piano di riserva.
Infine, tornando alla tua domanda iniziale: approvo quel che dice FlyingBrandon, perché in questi anni di Aerospaziale, a maggior ragione per chi come me non veniva da studi scientifici, ho notato un enorme salto di qualità in termini di capacità di ragionamento e anche analisi dei problemi ( di qualunque problema ); questo non può farmi che bene, ma non mi permetterà certo di scavalcare qualcuno in graduatoria. Forse a parità di condizioni ( vedi ore di volo, lingua etc. ), ma anche in quel caso bisogna valutare l'attitudine individuale, ed ecco che ritorna in campo quel che ha scritto sempre FlyingBrandon
Per cui, traducendo tutta questa roba che ho scritto: sì alla laurea, ma che sia consona alle tue capacità e alla tua volontà soprattutto ( anche Aerospaziale, perché no? se vuoi altre info trovi un thread recente ), che possa aiutarti nello studio dell'ATPL ( quindi scientifica sarebbe preferibile se parti con delle lacune come nel mio caso ) e che possa servirti per quello che ha già detto FlyingBrandon e non con l'idea fissa di "avere più possibilità degli altri", perché allo stato attuale non è così. Se da qui a dieci anni la situazione cambierà non è dato saperlo, purtroppo. E cerca di contornarla con le lingue, perché oggi valgono molto, e non solo in aviazione.flyingbrandon ha scritto:perché a conti fatti, quello che può farti emergere...sei solo tu...e per questo la laurea può essere molto utile...ma devi avere ben presente che stai studiando per te e non per "un requisito".
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Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.
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- lorenzobolognesi
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Io mi sono laureato in ingegneria aerospaziale e successivamente ho preso le licenze da pilota. Consiglierei a tutti di fare il mio stesso percorso perche':
- i piloti sono e saranno sempre di piu' quindi piu' si e' qualificati meglio e', a prescindere da dove si vada a lavorare nel mondo;
- una laurea ti tiene la finestra di prospettive lavorative piu' ampia rispetto ad avere solo le licenze da pilota. Sempre avere un piano B...
- se fai aerospaziale, anche solo la triennale, raggiungerai un livello di comprensione globale di aerodinamnica, meccanica di volo, sistemi, strumentazione bla bla bla 10 volte superiore a chi invece ha solo l'ATPL. Questo non solo si traduce in un miglior pilota ma anche in una facilita' di studio quasi imbarazzante per la parte teorica del training.
ciao!
- i piloti sono e saranno sempre di piu' quindi piu' si e' qualificati meglio e', a prescindere da dove si vada a lavorare nel mondo;
- una laurea ti tiene la finestra di prospettive lavorative piu' ampia rispetto ad avere solo le licenze da pilota. Sempre avere un piano B...
- se fai aerospaziale, anche solo la triennale, raggiungerai un livello di comprensione globale di aerodinamnica, meccanica di volo, sistemi, strumentazione bla bla bla 10 volte superiore a chi invece ha solo l'ATPL. Questo non solo si traduce in un miglior pilota ma anche in una facilita' di studio quasi imbarazzante per la parte teorica del training.
ciao!
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Eppur l'ATPL non ce l'hai vè?lorenzobolognesi ha scritto:
- se fai aerospaziale, anche solo la triennale, raggiungerai un livello di comprensione globale di aerodinamnica, meccanica di volo, sistemi, strumentazione bla bla bla 10 volte superiore a chi invece ha solo l'ATPL. Questo non solo si traduce in un miglior pilota ma anche in una facilita' di studio quasi imbarazzante per la parte teorica del training.
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Comunque seguendo la tua logica ritieni anche che un muratore laureato in ingegneria edile è un miglior muratore di uno con un semplice diploma, è cosi?
Tempi duri creano uomini forti,
Uomini forti creano tempi tranquilli,
Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
Uomini deboli creano tempi duri
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Tempi tranquilli fanno gli uomini deboli,
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Se e' importante sapere le lingue nel mio caso non e' un problema perche' so parlare il tedesco l'arabo l' inglese il francese. A dirtela cosi mi sono sempre piaciute materie come fisica e chimica e poi ho sempre sognato di diventare pilota da quando ero piccola. La mia ansia era piuttosto legata a spendere i soldi senza pero' avere una garanzia sinceramente a me non interessa quanto prende un pilota. L'importante e' riuscire a pagarsi il finanziamento ottenuto dalla banca dato che si tratta di una grossa somma e poiche' la banca applica enormi tassi d'interesse su tale finanziamento. 

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ecco, a proposito di soldi: non viene ricordato spesso nel forum, ma secondo me il più grosso svantaggio di Aerospaziale è che ti porta via almeno tre anni di stipendi (ipotizzando di aver trovato lavoro dopo la maturità).hana ha scritto:Se e' importante sapere le lingue nel mio caso non e' un problema perche' so parlare il tedesco l'arabo l' inglese il francese. A dirtela cosi mi sono sempre piaciute materie come fisica e chimica e poi ho sempre sognato di diventare pilota da quando ero piccola. La mia ansia era piuttosto legata a spendere i soldi senza pero' avere una garanzia sinceramente a me non interessa quanto prende un pilota. L'importante e' riuscire a pagarsi il finanziamento ottenuto dalla banca dato che si tratta di una grossa somma e poiche' la banca applica enormi tassi d'interesse su tale finanziamento.
Beh, certo...a parità di esperienza il muratore laureato in edile ha una conoscenza di quello che sta facendo che l'altro se la sogna.AirGek ha scritto:Eppur l'ATPL non ce l'hai vè?
Comunque seguendo la tua logica ritieni anche che un muratore laureato in ingegneria edile è un miglior muratore di uno con un semplice diploma, è cosi?
edit: comunque il paragone è errato. Lorenzo ha detto che facilita di molto lo studio, non che sai già tutto. Il muratore "basic" invece non ha dovuto studiare nulla.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ragazzi, però non sfociamo nella solita gara a chi è più bravo, se il pilota laureato o quello non laureato.
Lorenzo, sarò sincero: è vero che lo studio della triennale rende molto più semplice la teoria dell'ATPL, ma a livello di "capacità di volo" non credo serva a molto. Almeno per quello che ho fatto io in questi anni ( cioè solo teoria all'ennesimo livello ) non credo proprio che mi tornerà utile una volta in volo, sia sul Cessna che sul 737. Però parlo per me e per la Sapienza, ovviamente
Hana, se conosci tutte quelle lingue tanto di guadagnato, credimi, nel breve come nel lungo periodo. E soprattutto l'Arabo apre ad opportunità, non necessariamente in aviazione, davvero importanti.
Per quel che riguarda la garanzia del lavoro, nessuno te la darà mai: è il rischio da correre in questo mestiere, o lo accetti o cambi idea sul tuo futuro. Ammetto che sia duro come discorso, ma questa è la realtà. E ricordati che va bene lavorare con questo spirito "combattivo", ma un occhio allo stipendio bisogna pur darlo, altrimenti non si mangia
Lorenzo, sarò sincero: è vero che lo studio della triennale rende molto più semplice la teoria dell'ATPL, ma a livello di "capacità di volo" non credo serva a molto. Almeno per quello che ho fatto io in questi anni ( cioè solo teoria all'ennesimo livello ) non credo proprio che mi tornerà utile una volta in volo, sia sul Cessna che sul 737. Però parlo per me e per la Sapienza, ovviamente

Hana, se conosci tutte quelle lingue tanto di guadagnato, credimi, nel breve come nel lungo periodo. E soprattutto l'Arabo apre ad opportunità, non necessariamente in aviazione, davvero importanti.
Per quel che riguarda la garanzia del lavoro, nessuno te la darà mai: è il rischio da correre in questo mestiere, o lo accetti o cambi idea sul tuo futuro. Ammetto che sia duro come discorso, ma questa è la realtà. E ricordati che va bene lavorare con questo spirito "combattivo", ma un occhio allo stipendio bisogna pur darlo, altrimenti non si mangia

I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi.
Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti.
L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
If we all worked on the assumption that what is accepted as true is really true, there would be little hope of advance.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
No Lorenzo ha scritto che si traduce in un miglior pilota. Ora se un pilota laureato è un miglior pilota di uno che ha studiato per l'ATPL, cos'è paragonato ad uno americano con l'ATP?
Però dai lo capisco anche, uno si fa il mazzo più del necessario dopodichè un qualche vantaggio, anche di convinzione propria, dev'esserci altrimenti bella fregatura. Sul fatto del piano B sono d'accordo ma il resto no.
Io son sempre stato dell'idea "ad ognuno il suo" altrimenti si finisce (come effettivamente si è finiti) che il maschio diventa femmina, che la femmina diventa maschio o peggio ancora ibridi.
Però dai lo capisco anche, uno si fa il mazzo più del necessario dopodichè un qualche vantaggio, anche di convinzione propria, dev'esserci altrimenti bella fregatura. Sul fatto del piano B sono d'accordo ma il resto no.

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Tempi duri creano uomini forti,
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
PirlaAirGek ha scritto:Io son sempre stato dell'idea "ad ognuno il suo" altrimenti si finisce (come effettivamente si è finiti) che il maschio diventa femmina, che la femmina diventa maschio o peggio ancora ibridi.

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Un'altra curiosità non ci sono problemi se voglio diventare pilota e non ho la cittadinanza italiana? 

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Megliohana ha scritto:Un'altra curiosità non ci sono problemi se voglio diventare pilota e non ho la cittadinanza italiana?

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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Fin quando hai i diritti per vivere, lavorare e studiare nell'UE stai messa bene.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
e se hai doppio passaporto meglio ancora!
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Ho la cittadinanza marocchina solo che un paio di anni fa circa 4 anni fa ho fatto la domanda per la cittadinanza italiana ma non me l'hanno ancora accettata
- AirGek
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
E se hai 3 type e 5000 ore su ognuno sei al top.
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
Scusa se sono ignorante in certe cose ma cos'è il type? 

- Marco92
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Re: ottenimento del brevetto atpl e concorrenza tra piloti
E' un'abilitazione a volare determinati aerei, specialmente quelli con sistemi complessi come il Boeing 737 o l'Airbus A320 family oppure un ATR42/72 e Dash 8 Q400 e così via...