camicius ha scritto:
Riformulo.
Se non prevedo che mi serva perché lo imbarco? Nel senso, non credo che si imbarchi carburante extra perché "mi sento che mi servirà", ma per motivi giustificabili, come quelli che dicevo sopra.
No...non è così. Ci sono motivi che l'azienda "non concepisce" ma che i piloti concepiscono...basati sull'esperienza, basati sulla stanchezza, basati su quello che ti pare. Siccome una REGOLA D'ORO è che l'equipaggio si senta perfettamente a suo agio...basta questo per decidere un extra. Un conto è sensibilizzare e far presente il problema, un altro far qualsiasi pressione...che sia una classifica che sia un dover giustificare o spiegare. Vuoi sapere perché statisticamente viene messo un tot di extra? Ok...ma non usi quella spiegazione per chiedere chiarimenti o stabilire delle graduatorie. Ogni volo è una cosa a sè stante...quando si decide il carburante NON devono venirti in mente pensieri di ordine aziendale o commerciale. Se tu, azienda, sei riuscita a far passare la questione del risparmio in modo efficace , ove possibile , gli equipaggi saranno anche contenti di risparmiare. Questo "sforzo" si deve tramutare , dalla parte aziendale, con uno sforzo in altri settori che vengono incontro a te...e ciò, di solito, non accade. Quindi mi generi stress per il carburante, mi generi stress con la programmazione....e vai esattamente ad infilarti in quel imbuto di possibili "errori" che si ripercuotono poi nei buchi del gruviera. Quindi sì al risparmio, sì alla sensibilizzazione delle problematiche riguardo gli extra ma NO al controllo dei minimi legali rispetto al minimo che decide l'equipaggio. Sei tu azienda che hai ritenuto idonei quei due davanti a portare un volo in sicurezza...e questa sicurezza passa per il nostro MINIMO di quel volo che può coincidere o meno con quello legale.
camicius ha scritto:
Anche il mio lavoro prevede la scelta di una soluzione piuttosto che un'altra, e devo giustificarla. Anzi, devo spiegarla a chi non ne capisce un cavolo (di fatti tecnici) ma che dirige la baracca e tiene (oggi più che mai) ben stretto il cordone della borsa. E non sempre è facile. In una compagnia come Ryanair è probabile che quello a cui devi spiegarlo sia almeno preparato quanto te, e non sia un bravissimo amministratore contabile, che però non sa come vola un aereo.
E sì, forse non è delicata perché non muoiono delle persone, però in caso di errore possono ballare migliaia di euro.
Non voglio assolutamente togliere il valore delle tue responsabilità...ma qua parliamo di milioni di euro (l'aereo) e mediamente 150 persone più l'equipaggio. Io non sono pagato per far quadrare i conti, i sono pagato per fare il pilota e portare da A a B in modo sicuro. Hai idea di cosa significhi risolvere un problema in 20 minuti rispetto a 3? Non vedo perché fare tutti i conti di performance con precisione e margini incredibili per poi, quando serve, non avere il tempo di fare qualcosa perché arrivi stretto di carburante. Com'è che in decollo, secondo la pianificazione, ti può capitare di tutto invece a destinazione non succede niente? Ribadisco...non sono per l'extra ad oltranza sono per il "giusto" quel giorno , per quel volo...e questo giusto prevede delle variabili non conteggiate e alcune, a volte, inconteggiabili. Se reputi i tuoi equipaggi non in grado di decidere...che dire...hai toppato due volte.
camicius ha scritto:
Alla fine se devi far quadrare un bilancio, le entrate devono essere superiori alle uscite. Altrimenti fallisci. Se hai molti costi extra sul carburante (che sarà magari poco per ogni volo, ma moltiplicato per n-mila voli al giorno) dovrai sti soldi da qualche parte. Magari riduci gli stipendi, magari aumenti i biglietti.
Andrea...in tutta franchezza...ma io devo volare "scomodo" dalle 2 alle 4 volte al giorno perché tu possa pagare 25€ il biglietto 3 volte l'anno?

scusa ma mi scappa un bel "ma chi se ne frega di quanto paghi il biglietto"...non per cattiveria...ma avrei fatto altro nella vita...
Ciao!