SuperMau ha scritto:Be' questo e' un tema molto generale. Lo stesso problema ce l'hai con il wifi dell'hotel, del McD, del ristorante, dell'autobus... niente a che fare specificatamente con un aereo
Vero, ma le analogie più strette le hai con navi e, parzialmente, i treni. Perchè in tutti gli altri casi hai più mezzi di comunicazione... telefono da rete mobile, rete fissa, connessione dati da rete mobile ed, infine, wifi.
In aereo se vuoi mandare una mail (o anche solo vedere un film condiviso dal sistema IFE) devi passare da quella rete wifi aperta a tutti i passeggeri.
Il problema è lo stesso ma in questo caso, ma ci sono tutte le condizioni per renderlo più pericoloso.
SuperMau ha scritto:Vero. Anche vero pero' che una centrale nucleare ha di per se una rete di collegamenti fissi interni ed esterni, mentre un aereo che si sta muovendo a 400 miglia all'ora a 10km di quota deve di per se essere autosufficiente.
Poi se ti tiro un cavetto dal main bus FMS dove attaccare la tua porta usb allora e' un'altra cosa. Qui si parla di connessione wifi interna, e su questo siamo molto, molto tranquilli.
Ovviamente sono daccordo al 100% sul fatto che sul wifi interno (o di porte eth o usb) stanno saltando fuori un sacco di vaneggiamenti.
Sulle differenze di architettura della rete interna di centrali o aerei ha dei dubbi... dettati dal fatto che non conosco bene entrambe.
L'estensione "geografica" di una centrale porta i suoi problemi di accesso, ma d'altra parte le forniture di ricambi aeronautici sono molto complesse e non mi risulta difficile pensare a fonti di dubbia qualità per certe compagnie bannate dall'EU provenienti da sud est asiatico ed Africa...
SuperMau ha scritto:
diverso in questo caso, se mi parli di sistemi di terra, e di aerei a terra che devono avere un update software che puo' essere "malizioso". Questo ha teoricamente piu' possibilita' di avvenire, visto che devi fisicamente ottenere una connessione, anche se restano parecchi problemi "tecnici" da sormontare, a diversi livelli.
In ogni caso, quello che serve e' sempre un buon protocollo di sicurezza che impedisca contaminazioni, ed e' fattibile e gia' in uso.
Per esempio in Israele.
Per quel poco che ho capito dall'abstract del documento in esame si parla anche di sistemi di terra, per quanti terroristi ci siano il rischio principale da individuare è quello dettato da "attacchi" che portano vantaggi economici diretti, come l'esempio che avevo indicato.
MarcoGT ha scritto:bigshot ha scritto:
2) Sistemi industriali anche più critici dell'avionica di un aereo totalmente segregati sono già stati ripetutamente violati (qualcuno ha parlato di impianti nucleari di tutto il mondo?).
Ripeto che i sistemi non sono in nessun modo collegati, proprio fisicamente
L'ho scritto, totalmente segregati. Scusate se non è risultato chiaro.