musicaldoc ha scritto:Tutto quanto scritto qui sui controlli FBW mi fa ragionare su un altro aspetto.
Qualunque pilota, come in tutte le attività , acquisisce esperienza con anzianità di volo, con le ore accumulate.... ma con la sensibilità ai comandi pilotando FBW per esempio su piattaforma Airbus, come la mettiamo?
Se ho capito bene, il sistema di bordo tara l'input del pilota in base ai parametri vari e traduce il comando in movimento di superfici di controllo, quindi il pilota non "saprà mai" se il suo comando era ottimale o non adeguato e corretto dal sistema.
Dopo aver acquisito con centinaia o migliaia di ore di volo su aerei non FBW il proprio importantissimo bagaglio di esperienza e sensibilità ai comandi, anche un ottimo pilota rischia di perdere senza saperlo questo suo valore acquisito. È naturale, nessuno nasce già capace, al massimo predisposto, ma quanto raggiunto deve essere mantenuto con l'esercizio.
I piloti professionisti che volano sempre FBW si ritagliano sessioni di volo su aerei convenzionali? Ne hanno il tempo e soprattutto, lo fanno tutti?
Aspetta, non andare oltre.
Parlo del B777 e non di Airbus perché sono certo che sia la stessa cosa.
Facendo il passaggio dal MD80, aeroplano "vecchia maniera" che comunque aveva dei servo comandi e delle molle di simulazione di sforzo che filtravano le sensazioni del Pilota, al B777, che è un FBW a tutti gli effetti, sempre con dei simulatori di sforzo, non ho percepito differenze più grandi di quando feci il passaggio dal G91T, anche lui con servo comandi e simulatori di sforzo, al DC9-30, sempre con servo comandi e simulatori di sforzo.
Il punto non è qui, ogni aeroplano ha un suo carattere un suo modo di rispondere ai comandi dati, anzi ti dirò che il B777 è stato quello più docile, facile ed efficace nella risposta ai comandi; il sistema FBW è trasparente per il pilota, non lo senti, per te non esiste, tu piloti come al solito e come al solito ti devi fare esperienza su QUELLA macchina specifica... ci vuole un annetto di volo prima di diventare completamente "friendly" con la macchina.
La differenza tra le filosofie Airbus e Boeing, almeno fino al 777, stanno nei joystick, diversi dai volantini e non collegati, dalle manette motore che rimangono ferme e non simulano quelle "standard", dalla presenza dell'auto trim invece di un trim che devi comandare con un solo impulso in qualsiasi direzione e dal fatto che se inclini a 30°, per esempio, lasciando i comandi l'aereo rimane inclinato a 30° a vita invece di livellare da solo.
Da quello che mi hanno detto i colleghi di Airbus, l'altra grande differenza sta nella gestione delle avarie, sul Boeing appaiono degli avvisi che possono chiamarti delle checklist, che devi eseguire come sono scritte, con le voci che diventano verdi quando eseguite e dei rimandi nelle checklist normali a delle note che ti ricordano se c'è qualcosa da fare in più a causa dell'avaria che hai avuto. Insomma, la gestione delle avarie sul Boeing è molto semplificata con quasi nulla da fare a memoria e quasi nulla da cercare sui manuali mentre, mi dicono, su Airbus la faccenda è parecchio più complessa. Tipicamente americana: "Idiot Proof". Mi piaceva molto, forse sono idiota!