ALITALIA/ SINDACATI:TEMPI SEMPRE PIU' STRETTI PER RINNOVO FLOTTA
26/05/2006 18:25
Roma, 26 mag. (Apcom) - Tempi sempre più stretti per il rinnovo della flotta passeggeri Alitalia: i sindacati sono allarmati per l'anzianità degli Md80 ancora in servizio nella compagnia di bandiera, temendo forti limiti all'impiego dalle nuove norme europee in vigore dal 2008. E ripropongono il rinnovo della flotta come uno dei dossier più urgenti per il numero uno di Alitalia, Giancarlo Cimoli. Dei 180 aerei (152 per il breve e medio raggio e 23 per il lungo raggio più cinque aerei cargo) di cui dispone l'ex compagnia di bandiera, circa 70 sono i vetusti Md80: velivoli con un'età media attorno ai 15 anni e che, nel 2008, quando entreranno le nuove norme europee in tema di inquinamento acustico, dovranno rispondere ai più stringenti requisiti e vincoli previsti dall'Ue. Il piano industriale presentato in occasione dell'aumento di capitale, prevede che gli Md80 passino dalle 72 unità del 2006 alle 69 nel 2007-2008. Un velivolo, l'Md80, riferiscono fonti industriali, largamente usato e ancora in dotazione anche a Iberia, Sas e Meridiana. Sempre dal piano industriale, si rileva che l'età media della flotta Alitalia è attorno ai 10 anni, in linea con Air France, Lufthansa e Iberia.
Da mesi i sindacati sollecitano il management a fornire indicazioni chiare sulle strategie e, soprattutto, sui tempi. Indicazioni che, hanno lamentato a più riprese le organizzazioni dei lavoratori, non sono mai arrivate generando incertezze sulle possibilità di rilancio della compagnia.
Per quanto riguarda la flotta, spiega Paolo Maras del Sult, "da Cimoli non abbiamo ancora ricevuto nessuna indicazione. Anzi, si sarebbe addirittura vantato di non aver intaccato l'aumento di capitale che, ci era stato detto, sarebbe dovuto essere destinato allo sviluppo e al rinnovo della flotta". In particolare, aggiunge il sindacalista, "il problema degli Md80 è ancora tutto da risolvere. Del programma di rimotorizzazione di cui si parlava alcuni anni fa non se ne è fatto nulla perché giudicato troppo costoso. Senza contare che si sarebbero comunque avuti degli aerei di vecchia concezione".
Critiche arrivano anche da direttore del dipartimento tecnico dell'Unione piloti, Pierluigi Rossi: "Cimoli - dice - non ci fornito grossi programmi sul rinnovo o sull'incremento della flotta. Investimenti per il breve futuro non ne sono previsti e, dopo aver bruciato il prestito ponte e la ricapitalizzazione precedente, il rischio è che si intacchi anche l'ultimo aumento di capitale senza ancora aver fatto nessun investimento in flotta".
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