Qua il discorso è in effetti complesso. Non potrà mai avere una risposta "esatta" ma ti mostro perché anche quella statistica è poco realistica. Non è sicuro che riesca ad evitarla...soprattutto dopo una sola vita sicuramente non sarà in grado né di riconoscerla né di correggerla....o se lo sarà non è di certo per "quella" volta.
Vedi Brandon, tu citi la teoria dell'iceberg visto allo specchio e formalmente e' corretto ma..
In quel tempo dirigevo una scuola di volo e partecipavo come consulente al rulemaking di EASA. Ci fu chiesta un opinione e ci confrontammo a lungo sul problema vite. Alla fine l'opinione di tutti era quella di non dimostrarla (vite sviluppata) per i seguenti motivi:
1)Non tutti gli aerei sono certificati per manovre acrobatiche .
2)Alcuni aerei hanno caratteristiche tali da sconsigliare la manovra anche a piloti esperti mentre altri non hanno capacita' di rimessa da tale manovra.
3)La maggior parte degli incidenti di questo tipo avvengono a quote che rendono impossibile un recupero.
4)Un addestramento alla vite considerato efficace avrebbe implicato un incremento considerevole delle ore addestrative. (io feci il corso di vite sul Pitts a Pompano Beach e pur avendo l'acro ho dovuto farmene una ventina

5)Le filosofie addestrative correntemente usate prediligono l'importanza della prevenzione (TEM) enfatizzando nel contempo i principi teorico pratici utili al riconoscimento degli Upset nelle fasi in cui questi siano ancora gestibili.
D'altronde non tutte le situazioni possono essere sperimentate dal vero. Prendi ad esempio proprio gli assetti inusuali: non puoi eseguire in volo con un liner una rimessa con muso basso rovescio ma devi saperla riconoscere e recuperare utilizzando unicamente le tecniche che sono previste ed insegnate . La stessa vite con molti aerei con impennaggio a T e' difficilmente recuperabile.
Il simulatore puo' dare una grossa mano ma non e' sempre possibile riprodurre una situazione con sufficiente realismo.