tartan ha scritto:Una volta, ed io già c'ero, per aumentare il peso consentito dalla resistenza pista e quindi poter operare su certi aeroporti, si usava sgonfiare le gomme!
Questo è del tutto intuitivo e logico, in uno pneumatico pieno d'aria (deformabile) una volta applicato un carico all'asse lo stesso pneumatico si deforma estendendo la sua area di impronta sino al punto in cui il carico per unità di superficie moltiplicato per l'area di impronta...
eguaglia la reazione vincolare.
La reazione vincolare è quella del "mondo" (che non si muove), in dettaglio la superficie su cui lo pneumatico si appoggia... pista, strada, battigia o quel che è), stante che quando ce lo posi sopra l'aereo, l'auto, la motocicletta resta ferma dove sta...
... perciò la risposta corretta alla domanda « come faccio a calcolare qual è il carico superficiale causato dal peso di un aereo fermo su una pista se
non so quanto pesa a vuoto il velivolo e quanto carico ha fra cabina, serbatoi e stiva? »
è ...
« Con un manometro: è uguale alla pressione di gonfiaggio delle gomme! »
Il problema è che
1) meno gonfie le gomme, maggiore l'attrito dissipato durante il rotolamento per la continua deformazione elastica di struttura e battistrada, maggiore quindi l'attrito prodotto in fase di decollo
2) meno gonfie le gomme, maggiore lo stress termico subito dagli pneumatici ed il loro surriscaldamento
3) quando c'è rischio di aquaplaning, lo si evince anche dalle formule (ottenute secondo me in parte dalla verifica dei test, difficile elaborare una teoria che tenga conto bene di alcune variabili secondarie in gioco) si deve ragionare in senso proprio opposto aumentando la pressione per ridurre l'area di impronta.
Concludo rilevando come mi appaia straordinariamente "ingenuo" dal punto di vista del problema dell'aquaplaning il disegno a solchi longitudinali che vedo sugli pneumatici d'aereo... per la direzionalità è ottimo, ma né per una frenata al limite né per smaltire acqua va per niente bene. Pare ottimizzato solo al fine della riduzione del consumo di gomma... che si potrebbe ottenere con una sia pure parziale prerotazione delle ruote in atterraggio (da realizzarsi con espedienti aerodinamici sul cerchio IMHO, senza aggiungere peso di motori elettrici etc)