E' passata una vita da quando vi ho scritto..una vita in cui è successo di tutto, ma la paura di volare è rimasta e sinceramente sono stanca che mi impedisca di pensare ad un viaggio in maniera felice.
Il mio problema (ormai l'ho capito, dopo qualche mese di terapia) è l'abbandono, il distacco..e naturalmente, quando hai paura di qualcosa, la vita decide di metterti alla prova proprio lì.
Mio marito, il ragazzo con cui sono cresciuta per quasi 14 anni (avevamo 20 anni quando ci siamo innamorati), se n'è andato nel modo più crudele per una che non è brava con gli addii..mi ha lasciato una lettera sul tavolo di cucina e ha svuotato senza una parola casa nostra di tutte le sue cose..compreso il panettone che stava mangiando e i costumi da bagno (era dicembre!!)..bel lavoro, no?
Se è possibile, mi sono bloccata ancora di più, ho messo in una specie di pausa la mia vita e non ho nemmeno lontanamente pensato in questo periodo di salire su un aereo, ma ora (è passato qualche anno..sì, lo so..pausa mooolto lunga!) c'è questa possibilità di visitare Gerusalemme e dintorni questa estate e mi è sembrata una buona idea riscrivervi..forse più per prendere sul serio anche con me stessa questa possibilità di partire davvero, che per avere aiuto.
O forse per chiedervi come si fa a non stare così male, a non aver paura, quando l'aereo decolla, fa tutto quel rumore, prende velocità e si stacca da terra.
Il momento più difficile per me è questo. Il resto del volo lo sopporto meglio, anche se in generale volare non mi piace - per il momento - e ho sempre viaggiato cercando di prendere altri mezzi di trasporto (in totale ho volato 4 volte..che A/R fanno 8! Lo dico con orgoglio!

Scusate per la depressione che emerge da questo messaggio..di solito sono molto più divertente di così, ma non è facile per nulla..
Sto lavorando parecchio su me stessa e sento che sto cambiando, a maggior ragione vorrei riuscire a togliermi di mezzo questa paura, che mi limita e mi tiene bloccata a terra.
Grazie a tutti per avermi letto!