ATTENZIONE: questo TR è molto lungo perciò vi consiglio di avere tazza di tè o pinta di birra alla mano (e soprattutto tempo) prima di mettervi a leggerlo
La vacanza prevedeva 2 tappe negli USA: New York e Miami dove passai il Capodanno. Come compagnia fu scelta Continental Airlines, la prenotazione fu fatta non proprio con largo anticipo, circa un mese prima, e l’economy di CO era rimasta l’unica con un prezzo accettabile.
Partenza in una mattina uggiosa in direzione Malpensa. Parcheggiata l’auto nel caro parcheggio della SEA (e, ahimè, a quel tempo non lo sapevo! 230€ per poco più di 9 giorni) mi dirigo ai banchi del check-in. Essendo il mio primo intercontinentale nutrivo un po’ di paura e tutto mi sembrava esotico e affascinante. Fin da subito noto che il check-in di Continental è molto più scrupoloso, dal momento che si trattava di una destinazione statunitense. I controlli di sicurezza naturalmente penosi (come sempre a MXP), ma sorvoliamo. Mi dirigo ai gates, situati in una sorta di scantinato e di fianco il mio stanno imbarcando il volo per Bombay di Alitalia (eh già, la vecchia Alitalia!

L’aereo era un 767-400ER (solo in seguito mi resi conto della rarità su cui volavo) in ottime condizioni, con ife personale su ogni sedile (che non è poco per un 767!) ottimo pitch e legroom, insomma un vero spasso. Il cibo era ottimo, anche se in questo caso è da accendere una stellina per il catering di MXP.
Veduta dal finestrino:

Interni carini e con Ife

Qualche turbolenza sull’Atlantico e siamo già dalle parti del Canada.
In men che non si dica l’aereo arriva al Newark Liberty International e, dopo 1 ora e mezza di controlli di sicurezza, prendo un treno NJ Transit che mi porta nella splendida Manhattan.
Vabbe' più o meno le foto di NYC sono sempre le solite, ne allego 2-3



I giorni a New York sono indimenticabili e, inoltre, il clima era pure gradevole!
Dopo circa 3 giorni nella Grande Mela, mi dirigo nuovamente a Newark per prendere il volo per Miami. Newark è un aeroporto davvero carino e funzionale, niente di eccezionale certo, ma molta serietà e professionalità da parte degli addetti, velocità nel servizio, cortesia ecc.
zona gates:


questo è probabilmente l'aereo per MIA:

Imbarco col finger su un 735 CO, leggermente usurato, ma OK, di cui non ho scattato foto agli interni.
Dopo 3 ore arrivo al bellissimo aeroporto internazionale di Miami, anch’esso di dimensioni notevoli. L’aereo CO si sente un po’ un pesce fuor d’acqua poiché MIA è hub di AAL, ma ciononostante i servizi sono ugualmente buoni. Ritirati i bagagli mangio una “particolare” (tanto per essere buoni!) Pizza HUT…
Passo un magnifico capodanno in Florida, prendo il sole, passeggio per Ocean Drive. Miami Beach è un posto bellissimo, ideale sia per chi vuole divertirsi sia per chi vuole rilassarsi, lo consiglio davvero di cuore!
Hotel e spiaggia:

Oceano Atlantico:

Ocean drive:

Purtroppo il la notte tra il 2 e il 3 gennaio arriva una spaventosa ondata di freddo che porta la calda Miami ad appena 4°C! Ormai il 3 gennaio avevo prenotato un’escursione al parco delle Everglades. Perciò vestitomi per bene mi dirigo verso questa magnifica paludi dove ho la possibilità di vedere splendidi alligatori e iguane. Entrambi non particolarmente “attivi” causa freddo, infatti nell’interno la temperatura era scesa a -5°C!!
Rumorosissima e divertentissima airboat:

Un 'gator, come si dice in USA. Scusate la scarsa qualità della foto

Il tempo scorre lento, ma non abbastanza, tanto che l’indomani è già ora di partire. Già il 4 gennaio stava tornando caldo, ma ormai ero in procinto di lasciare gli USA.
L’opzione per il ritorno era un po’ lunghetta e prevedeva un cambio aereo sia Tampa (1h di scalo) sia a Newark (2h di scalo)! Scelsi queste perché era più economica, ma per quei 100€ in meno rischiai di brutto di perdere il volo per MXP.
Ora mi spiego. Arrivo di buon’ora all’aeroporto di Miami, faccio il check in veloce (generalmente in USA esiste solo questo) e faccio imbarcare i bagagli direttamente per Milano, con l’addetta che mi assicura arriveranno sani e salvi a destinazione.
Un po’ a malincuore guardo quanti si imbarcano sul diretto a MXP operato da AZ, ma col senno di poi sono contento di aver fatto in questo modo perché mi ha permesso di volare su un aereo alquanto raro.
Dopo dei controlli di sicurezza pazzeschi, imbarazzante rilevatore di droga che spuzzava letteralmente getti d’aria (hehe a Miami con tutto il traffico dal Sud America), metal detector sensibilissimo e perquisizione forzata arrivo nell’area gates.
Imbarco da un gate fuori dal mondo, anche qui scantinato isolato da tutto e da tutti.
Il mio gate a MIA

Imbarco a piedi 5 minuti prima della partenza e….cosa mi si presenta? Un Beechcraft 1900D della Gulfstream International Airlines operato per conto di CO.
Ecco il bolide:

Vabbe’ speriamo in bene! La mia prima volta su un aereo a elica e devo dire sia andata abbastanza bene. Qualche scossone all’atterraggio, ma volo nel complesso tranquillo (tuttavia in seguito cercherò di evitare questi trabiccoli, causa troppe puntate di indagini ad alta quota di NatGeo, perdonate la mia diffidenza

Aeroporto di Tampa:

Dopo questi minuti di estasi per la bella aerostazione do un’occhiata al tabellone e noto un leggero ritardo (45min) sul volo per Newark, causa congestione del traffico per la tormenta di neve dei giorni precedenti. Poco male, a EWR ho 2h di scalo. Col passare del tempo i 45 min diventano un’ora, poi un’ora e mezza e così via. A quel punto inizio a preoccuparmi e l’addetta al gate mi prenota un electric car per fare il transito rapido a EWR. Quando il ritardo diventa di 2h, mi faccio sentire. La signorina per placare la mia velata rabbia mi dice che probabilmente sarà in ritardo anche il volo per EWR. “Probabilmente? E se così non fosse? Io cosa faccio?!” A quel punto mi stampa il voucher di un biglietto aereo per Madrid Barajas e successivo collegamento AZ con MXP. Risultato? Anziché alle 7 arrivo alle 13. Come se il jetlag non fosse abbastanza.
Alla fine il ritardo sul mio volo non si protrae oltre le 2 ore e durante l’imbarco sono già rassegnato di fare lo scalo in Spagna. Quando il Comandante ci annuncia che tutti i voli a EWR hanno subito ritardi la mia speranza si riaccende, ma quando vedo che l’aereo inizia a sorvolare per 40 min NYC per aspettare l’Ok della torre di controllo i miei entusiasmi crollano. Il colpo di grazia fu quando ci dissero che bisognava aspettare 20 min affinché si liberasse un finger. Dopo lo sbarco faccio una gradevole corsa campestre (dopo essermi stata rifiutata la prenotazione dell’electric car!



Il volo di ritorno alla fine partì con mezz’ora di ritardo e arrivò con 50 min di anticipo. Ricordo che durò davvero poco, 7h esatte mi pare. Lo sbarco è stato vergognoso. Bus? Finger? No, nessuno dei 2. A piedi sotto la pioggia battente, a ripararsi sotto il finger della Thai!
Le valigie putroppo rimasero a EWR e a MXP c’era il finimondo infatti su 3 voli provenienti da New York (AZ, DL, CO) era arrivato meno del 10% dei bagagli (nota dolente anche per CO). Tuttavia dopo un’ora di coda faccio denuncia di smarrimento bagagli, che verranno recapitati dopo 3 giorni a casa a spese della SEA. Tutto sommato un lieto fine.
La mia prima esperienza su un volo intercontinentale si è rivelata abbastanza buona, eccetto qualche trambusto e in linea di max non posso far altro che consigliare la Continental soprattutto per l’IFE, di certo non da urlo ma buono, ricordando appunto che su molti voli per gli USA non ci sono gli schermi personali a differenza di CO.
Peccato soltanto che ora CO stia facendo la fusione con la UA, che da quanto si desume dalle foto degli aerei è decisamente un gradino più in basso, specie per quanto riguarda l’IFE (lo so, sono un malato degli schermi personali, ma in fondo chi non lo è?

Spero di non avvervi annoiato, attendo con ansia i vostri commenti.
Il prossimo TR, come avevo anticipato sarà su un weekend in Asia che farò tra pochi giorni, poi caso mai scriverò qualcosa su voli fatti in precedenza, come Marrakech con RAM!

Ciao, alla prossima