Silvy ha scritto:
Nell'itaer che frequenta mio figlio l'italiano è studiato in modo quasi ossessivo. Sarà forse per l'insegnante di vecchio stampo e per una preside convinta che i futuri piloti debbano conoscere alla perfezione la lingua italiana, che molti ragazzi di prima stanno tentando di colmare i baratri lasciati dagli insegnanti delle scuole medie che hanno persino dimenticato cosa sia la grammatica, figuriamoci insegnarla...
Per italiano e letteratura hanno tre libri di testo e posso garantirvi che li usano tutti!
Fortunatamente ci sono ancora delle scuole che fanno le cose seriamente. Prova a chiedere un po' di tabelline, e vediamo come se la cavano con l'aritmetica
Silvy ha scritto:
Per chi poi ha già le idee chiarissime fin dalle medie inferiori l'itaer è secondo me la scelta migliore, quale liceo può offrire una preparazione così approfondita in campo aeronautico?
Con le dovute limitazioni eccezioni et similia, e cercando di tornare in tema, direi che la scelta di una scuola secondaria dipenda da che cosa uno vuole fare nella vita professionale.
Un pilota (professionale) potrebbe avere dei vantaggi iniziali da un istituto tecnico, specie di nomenclatura. Ma quando si va sullo specifico di un liner, non so quanto la preparazione specifica precedente possa essere utile, mentre sicuramente utile e` la conoscenza dell'inglese (che una volta agli itis era abbastanza trascurato) e l'aver imparato a studiare (piloti professionisti, mi dite qualcosa?).
Per il lavoro in campo aeronautico invece e` ovviamente la scelta corretta, si vedono anche aspetti pratici e non si perde troppo tempo con teorie molto spinte.
Infine, se uno vuole proseguire nel campo dell'ingegneria, l'aver frequentato un itis non e` sempre utile (ultimamente, con la laurea triennale forse quanto sto dicendo non e` piu` cosi` vero), anzi spesso e` deleterio, in quanto viene preso alla leggera l'impegno universitario, con la scusa "tanto quello lo so gia`", mentre manca un metodo di studio.
E` ovvio che esistono tutte le possibili eccezioni e controesempi, ma direi che la mia esperienza possa suggerirmi quanto ho detto sopra.
Silvy ha scritto:
Bisogna anche avere fortuna, non tutte le scuole sono uguali e non tutte le città d'Italia offrono la stessa possibilità di scelta ai nostri ragazzi, certo è che per parlare della "qualità" di quanto insegnato dovremmo aprire un nuovo argomento...
Verissimo! e probabilmente finiremmo ancor piu` fuori tema
