lo consiglio a tutti
PRIMA lezione di volo a vela
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ale_v
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PRIMA lezione di volo a vela
missione 1 ambientamento. che meraviglia! fantastico! 26 minuti sul libretto.
lo consiglio a tutti

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N757GF
Re: PRIMA lezione di volo a vela
Ottimo consiglio, mi associo! Questo e` il vero volo, il resto e` solo andare per ariaale_v ha scritto:missione 1 ambientamento. che meraviglia! fantastico! 26 minuti sul libretto.
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ale_v
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Re: PRIMA lezione di volo a vela
Ottimo consiglio, mi associo! Questo e` il vero volo, il resto e` solo andare per aria
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un ASK21... uno spettacolo.
docilissimo e filante. comunque anche grazie ad una giornata straordinaria (ieri). oggi uno schifo e brutto anche tutta la settimana con pioggia e neve. per la missione 2 bisognerà aspettare un po'...
un ASK21... uno spettacolo.
docilissimo e filante. comunque anche grazie ad una giornata straordinaria (ieri). oggi uno schifo e brutto anche tutta la settimana con pioggia e neve. per la missione 2 bisognerà aspettare un po'...
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N757GF
Re: PRIMA lezione di volo a vela
il K21! Aliante buono tranquillo, fa il volo rovescio, purtroppo non fa la viteale_v ha scritto: un ASK21... uno spettacolo.
docilissimo e filante. comunque anche grazie ad una giornata straordinaria (ieri). oggi uno schifo e brutto anche tutta la settimana con pioggia e neve. per la missione 2 bisognerà aspettare un po'...
Ultima modifica di N757GF il 22 gennaio 2007, 17:20, modificato 1 volta in totale.
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ale_v
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purtroppo all'aeroclub di Rieti non ci sono motoalianti, o meglio, mi è sembrato di vederli ma sono privati. la struttura è molto bella, anche paesaggisticamente, andrebbe valorizzata - è sede dei campionati mondiali militari di volo a vela - però purtroppo per molte cose è un po' carente. anche la città non offre molto, da voi al nord un aeroporto così farebbe favillepippo682 ha scritto:C'è sempre l'opzione motoaliante, una via di mezzo. Se poi il motoaliante è abbastanza recente, non ha nulla da invidiare ad un Cessna 150.
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ale_v
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questo non lo sapevo...pippo682 ha scritto:Da noi al nord lo chiuderebbero perchè da fastidio a qualcuno.... sei fortunatissimo di volare a Rieti. Forse ancora non te ne rendi conto, ma c'è chi fa carte false per venire a fare degli stage lì.
paesaggisticamente è formidabile per il volo vela.
io intendevo dire che è la città ad offrire poco,
dopo che hai volato... che fai?
Rieti non ha proprio niente e Roma, anche se sono 70 Km non è collegata neanche bene.
ma se capiterai da queste parti... fatti sentire!
ciao. alessandro
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Re: PRIMA lezione di volo a vela
La vite la fa, con l'apposito vite-kitN757GF ha scritto:ale_v ha scritto: il K21! Aliante buono tranquillo, fa il volo rovescio, purtroppo non fa la vite
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Spin ... ASK-21.JPG
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ale_v complimenti!!! Volevo chiederti una cosa:
Sono iscritto da questa settimana all'Aeroclub di Roma e dovrei cominciare le lezioni a terra di volo a vela martedì prossimo. Tu dopo quanto tempo hai fatto la prima missione? Intendo dire, è necessaria una particolare preparazione prima di salire a bordo, o basta sapere già le basi, per esempio con simulazione. Io sto frequentando il primo anno di Ingegneria aerospaziale, anche se un po' a rilento e posso dire di non essere completamente a digiuno in fatto di aviazione.
Poi magari mi diranno gli istruttori.
A proposito, mi sa che ne abbiamo alcuni in comune, l'AC di Rieti e di Roma sono molto collegati tra loro, come penso anche quello dell'Aquila.
Fammi sapere, ciao!!!
Sono iscritto da questa settimana all'Aeroclub di Roma e dovrei cominciare le lezioni a terra di volo a vela martedì prossimo. Tu dopo quanto tempo hai fatto la prima missione? Intendo dire, è necessaria una particolare preparazione prima di salire a bordo, o basta sapere già le basi, per esempio con simulazione. Io sto frequentando il primo anno di Ingegneria aerospaziale, anche se un po' a rilento e posso dire di non essere completamente a digiuno in fatto di aviazione.
Poi magari mi diranno gli istruttori.
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ale_v
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no, la prima missione è "ambientamento" in sostanza sì, sei seduto davanti ma fa tutto l'istruttore, chiedendoti spesso se ti orienti e dov'è l'aeroporto.
no, qui da noi le lezioni di teoria e pratica camminano pari passo. studiarsi bene la teoria prima di andare in volo non è obbligatorio, ma è importantissimo. ho iniziato a fine gennaio. adesso sono agli stalli.
insieme al Trebbi, che avrai sicuramente ti consiglio anche il Bergomi "nuono manuale del volovelista", scritto in maniera semplicissima e discorsiva, certo da solo non basta, ma è un ottimo testo.
ciao. se vuoi ho un sacco di materiale sul volo a vela: alessandro_v@alice.it
no, qui da noi le lezioni di teoria e pratica camminano pari passo. studiarsi bene la teoria prima di andare in volo non è obbligatorio, ma è importantissimo. ho iniziato a fine gennaio. adesso sono agli stalli.
insieme al Trebbi, che avrai sicuramente ti consiglio anche il Bergomi "nuono manuale del volovelista", scritto in maniera semplicissima e discorsiva, certo da solo non basta, ma è un ottimo testo.
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Il Bergomi è un manuale di volo a vela scritto da un eccellente pilota...a motore!insieme al Trebbi, che avrai sicuramente ti consiglio anche il Bergomi "nuono manuale del volovelista", scritto in maniera semplicissima e discorsiva, certo da solo non basta, ma è un ottimo testo
Questo manuale è utile essenzialmente per superare l'esame teorico per la licenza GPL in quanto l'esame a quiz si base esattamente sul testo. Credo anche perchè i quiz che si usano tutt'oggi furono scritti a suo tempo dal Bergomi stesso.
Per il resto io, e tutta la comunità volovelistica italiana, ritengono questo libro uno schifo assoluto. E' fortemente incompleto, confuso, troppo generico e a tratti davvero incomprensibile. Il libro è diviso in sezione e praticamente non ne esiste una fatta bene che affronta perlomento un argomento in maniera esauriente. Purtroppo in Italia grandi manuali di volo a vela non ne esistono, altri titoli possono essere il Detti, "manuale di pilotaggio dell'aliante veleggiatore", ma è sempre scritto da un pilota a motore e purtroppo non riesce a trasmettere la vera essenza del volo a vela dato che si tratta sempre di un manuale che non affronta direttamente la questione della tecnica di pilotaggio che è argomento essenziale e basilare del volo a vela assieme alla metereologia.
All'estero esistono eccellenti manuali, specialmente dove il volo a vela è sport aeronautico di primo livello. Purtroppo tali manuali sono solo in lingua francese o peggio ancora tedesco.
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ale_v
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quindi, visto che sei un pilota esperto, quali testi ci consigli di consultare? (tenendo presente che almeno per quantmi riguarda lo preferirei in lingua italiana)libelle ha scritto:Il Bergomi è un manuale di volo a vela scritto da un eccellente pilota...a motore!insieme al Trebbi, che avrai sicuramente ti consiglio anche il Bergomi "nuono manuale del volovelista", scritto in maniera semplicissima e discorsiva, certo da solo non basta, ma è un ottimo testo
Questo manuale è utile essenzialmente per superare l'esame teorico per la licenza GPL in quanto l'esame a quiz si base esattamente sul testo. Credo anche perchè i quiz che si usano tutt'oggi furono scritti a suo tempo dal Bergomi stesso.
Per il resto io, e tutta la comunità volovelistica italiana, ritengono questo libro uno schifo assoluto. E' fortemente incompleto, confuso, troppo generico e a tratti davvero incomprensibile. Il libro è diviso in sezione e praticamente non ne esiste una fatta bene che affronta perlomento un argomento in maniera esauriente. Purtroppo in Italia grandi manuali di volo a vela non ne esistono, altri titoli possono essere il Detti, "manuale di pilotaggio dell'aliante veleggiatore", ma è sempre scritto da un pilota a motore e purtroppo non riesce a trasmettere la vera essenza del volo a vela dato che si tratta sempre di un manuale che non affronta direttamente la questione della tecnica di pilotaggio che è argomento essenziale e basilare del volo a vela assieme alla metereologia.
All'estero esistono eccellenti manuali, specialmente dove il volo a vela è sport aeronautico di primo livello. Purtroppo tali manuali sono solo in lingua francese o peggio ancora tedesco.
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Come ho già detto, per quanto riguarda il Bergomi, ve lo dovrete sorbire perchè è davvero indispensabile per superare i quiz dell'esame GPL.
Messo da parte il Bergomi direi che leggere il Detti non è sconsigliabile, in quanto trattasi già di un approccio diverso e sicuramente più pratico e reale al pilotaggio dell'aliante.
Per quanto riguarda i libri scritti, direi di livello superiore, come ho già detto non c'è molta roba, soprattutto da un punto di vista prettamente manualistico.
Posso comunque consigliare il Grinza, "come si vola in aliante" il quale lascia da parte molta teoria soffermandosi molto sull'aspetto pratico. Un bel libro è anche il Pronzati, "il mio volo a vela", trent'anni di voli ed esperienze di istruzione condensati in un bel libro. Sotto un punto di vista manualistico posso citare anche il Filippini, "il Volo a Vela acrobatico". Chiaramente non serve direttamente ad un allievo pilota, ma male non fa e può risultare utile per approfondire concetti di pilotaggio importanti. Tenete infatti presente che ogni allievo pilota del GPL deve imparare a fare una manovra acrobatica che è la vite.
Per quanto riguarda le pubblicazioni estere sono moltissime. Eccellente è il manuale ufficiale francese "Manuel du Pilote - Vol a Voile" . In Francia sono piuttosto specializzati e affrontano anche disquisizioni mirate su argomenti precisi del volo a vela, ad esempio il volo in montagna (J.v.Kalchreuth - En Planeur au Dessus des Alpes). I libri tedeschi sono invece a decine, purtroppo incomprensibili.
Al di là di tante pagine scritte gli allievi imparino soprattutto dall'istruttore e poi dai piloti anziani o più esperti. Volare in aliante non si impara sui manuali ma volando direttamente con i piloti più navigati.
Messo da parte il Bergomi direi che leggere il Detti non è sconsigliabile, in quanto trattasi già di un approccio diverso e sicuramente più pratico e reale al pilotaggio dell'aliante.
Per quanto riguarda i libri scritti, direi di livello superiore, come ho già detto non c'è molta roba, soprattutto da un punto di vista prettamente manualistico.
Posso comunque consigliare il Grinza, "come si vola in aliante" il quale lascia da parte molta teoria soffermandosi molto sull'aspetto pratico. Un bel libro è anche il Pronzati, "il mio volo a vela", trent'anni di voli ed esperienze di istruzione condensati in un bel libro. Sotto un punto di vista manualistico posso citare anche il Filippini, "il Volo a Vela acrobatico". Chiaramente non serve direttamente ad un allievo pilota, ma male non fa e può risultare utile per approfondire concetti di pilotaggio importanti. Tenete infatti presente che ogni allievo pilota del GPL deve imparare a fare una manovra acrobatica che è la vite.
Per quanto riguarda le pubblicazioni estere sono moltissime. Eccellente è il manuale ufficiale francese "Manuel du Pilote - Vol a Voile" . In Francia sono piuttosto specializzati e affrontano anche disquisizioni mirate su argomenti precisi del volo a vela, ad esempio il volo in montagna (J.v.Kalchreuth - En Planeur au Dessus des Alpes). I libri tedeschi sono invece a decine, purtroppo incomprensibili.
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Se mi presti il tuo razzo, forseMichele ha scritto:Scusate la domanda ignorante, ma con l'aliante si può effettuare una riattaccata in corto finale?
No, non si può, come lo Shuttle. E' importante seguire con molta attenzione i parametri in finale, ed allenarsi con l'occhio a regolare la quota del circuito, magari leggermente alti piuttosto che bassi. La situazione ottimale è quella del finale con metà diruttori. Se sei alto li estrai un po' di più, se sei basso li metti un po' dentro. La velocità è un parametro importantissimo. Mai rischiare di trovarsi bassi e lenti! L'impossibilità di riattaccare è uno dei motivi per il quale gli alianti hanno la precedenza sugli aerei a motore.
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Boh forse solo quelli con il detent sulla manetta...però devi aver impostato su TO/GA...
A parte gli scherzi...non ne ho idea...
Sui libri di testo: quello ghe mi forniranno all'AeC è proprio il Bergomi.
Per quanto riguarda gli altri libri di testo, penso che effettivamente i libri in carne e ossa siano più in grado di correggerti se sbagli ad affrontare una manovra, se sei troppo rigido etc. Il libro ti dice come fare, ma se sbagli sono cavoli tuoi. Rimango sempre e comunque interessato a delle buone letture volovelistiche, intendiamoci, tant'è che oggi mi faccio un salto da aviolibri, se esiste ancora. Grazie libelle...
Ciao Ciao!!!
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Per quanto riguarda gli altri libri di testo, penso che effettivamente i libri in carne e ossa siano più in grado di correggerti se sbagli ad affrontare una manovra, se sei troppo rigido etc. Il libro ti dice come fare, ma se sbagli sono cavoli tuoi. Rimango sempre e comunque interessato a delle buone letture volovelistiche, intendiamoci, tant'è che oggi mi faccio un salto da aviolibri, se esiste ancora. Grazie libelle...
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Il razzo come già detto in innumerevoli occasioni, è inoperativo e non esiste al mondo tecnico in grado di ripararlo,se non la sola casa madre, la ACME.pippo682 ha scritto:Se mi presti il tuo razzo, forseMichele ha scritto:Scusate la domanda ignorante, ma con l'aliante si può effettuare una riattaccata in corto finale?![]()
No, non si può, come lo Shuttle. E' importante seguire con molta attenzione i parametri in finale, ed allenarsi con l'occhio a regolare la quota del circuito, magari leggermente alti piuttosto che bassi. La situazione ottimale è quella del finale con metà diruttori. Se sei alto li estrai un po' di più, se sei basso li metti un po' dentro. La velocità è un parametro importantissimo. Mai rischiare di trovarsi bassi e lenti! L'impossibilità di riattaccare è uno dei motivi per il quale gli alianti hanno la precedenza sugli aerei a motore.
Immaginavo che fosse così, però mi pare una cosa se vuoi strana da assimilare,voglio dire se un pirletta mi occupa la pista che faccio....soffio? prego? o entrambe?
RMKS////
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La prima non funziona perchè sei chiuso nell'abitacolo.
La seconda non fa mai male.
E' molto importante coordinare le precedenze, soprattutto tra alianti, finchè si è in volo. Ed è anche importante una buona padronanza del mezzo. Se atterro sapendo che dietro di me c'è a breve un altro aliante (e lo so perchè devo prestare molta attenzione alla radio) atterrerò lasciando rullare l'aliante fino alla fine della pista, o magari uscendo dalla stessa quando la velocità è ormai bassa (sul prato che in genere circonda le piste di volo a vela). Chi atterra dietro invece, vedendo la pista occupata, farà un atterraggio corto (se sei bravo possono bastare anche meno di cento metri).
Ultima, ma non meno importante, la presenza a terra di "colleghi" che ti vengano a recuperare e togliere dalla pista velocemente!
La seconda non fa mai male.
E' molto importante coordinare le precedenze, soprattutto tra alianti, finchè si è in volo. Ed è anche importante una buona padronanza del mezzo. Se atterro sapendo che dietro di me c'è a breve un altro aliante (e lo so perchè devo prestare molta attenzione alla radio) atterrerò lasciando rullare l'aliante fino alla fine della pista, o magari uscendo dalla stessa quando la velocità è ormai bassa (sul prato che in genere circonda le piste di volo a vela). Chi atterra dietro invece, vedendo la pista occupata, farà un atterraggio corto (se sei bravo possono bastare anche meno di cento metri).
Ultima, ma non meno importante, la presenza a terra di "colleghi" che ti vengano a recuperare e togliere dalla pista velocemente!
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Se sei a 250 km/h si`, puoi riattaccare. Hai abbastanza energia cinetica per risalire, fare un 180 e tornare all'atterraggio in senso opposto rispetto alla direzione precedente.Michele ha scritto:Scusate la domanda ignorante, ma con l'aliante si può effettuare una riattaccata in corto finale?
Solitamente pero` non si e` a 250 km/h in corto finale, tranne quando tagli il traguardo al termine di una gara
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Già, Sabato scorso abbiamo fatto le corse per far atterrare tre alianti uno dietro l'altro ...altrimenti dovevano atterrare "a castello" (uno sopra l'altro)pippo682 ha scritto:Ultima, ma non meno importante, la presenza a terra di "colleghi" che ti vengano a recuperare e togliere dalla pista velocemente!
Daniele
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Cavolo,in aliante io non ho mai volato....
Vi dirò che da una parte mi sembra veramente un mezzo sicuro più dell'aereo a motore,praticamente nasce gia in uno stato di pseudo emergenza...non ha il motore!
Propio per questo motivo,mi da una sicurezza perticolare...forse perchè l'emergenza di cui ho più paura in volo è la piantata motore?!??
Tra l'altro se l'aliante ha anche il motorino montato sei a cavallo!
Voi cosa ne pensate?
Valerio
Vi dirò che da una parte mi sembra veramente un mezzo sicuro più dell'aereo a motore,praticamente nasce gia in uno stato di pseudo emergenza...non ha il motore!
Propio per questo motivo,mi da una sicurezza perticolare...forse perchè l'emergenza di cui ho più paura in volo è la piantata motore?!??
Tra l'altro se l'aliante ha anche il motorino montato sei a cavallo!
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Mi ero scordato di citare l'ottimo libro dei Brigliadori (Leonardo è stato campione del mondo)Aggiungi, più avanti però, ottenuta la licenza e maturata un po' di esperienza, "La competizione in aliante" di Leonardo e Riccardo Brigliadori
I libri di volo a vela si possono trovare presso aviolobri, su Bancarella Aeronautica (dovrebbe avere anche il sito) e anche sulla fornitissima IBN (Istituti Bibliografico Napoleone) di Roma che è anche editore del Filippini e del Detti. Anche loro hanno un sito internet e ricevono ordinazioni on line. Non ricordo l'indirizzo ma si trova facilmente su Google.
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grazie moltissime. alessandrolibelle ha scritto:Come ho già detto, per quanto riguarda il Bergomi, ve lo dovrete sorbire perchè è davvero indispensabile per superare i quiz dell'esame GPL.
Messo da parte il Bergomi direi che leggere il Detti non è sconsigliabile, in quanto trattasi già di un approccio diverso e sicuramente più pratico e reale al pilotaggio dell'aliante.
Per quanto riguarda i libri scritti, direi di livello superiore, come ho già detto non c'è molta roba, soprattutto da un punto di vista prettamente manualistico.
Posso comunque consigliare il Grinza, "come si vola in aliante" il quale lascia da parte molta teoria soffermandosi molto sull'aspetto pratico. Un bel libro è anche il Pronzati, "il mio volo a vela", trent'anni di voli ed esperienze di istruzione condensati in un bel libro. Sotto un punto di vista manualistico posso citare anche il Filippini, "il Volo a Vela acrobatico". Chiaramente non serve direttamente ad un allievo pilota, ma male non fa e può risultare utile per approfondire concetti di pilotaggio importanti. Tenete infatti presente che ogni allievo pilota del GPL deve imparare a fare una manovra acrobatica che è la vite.
Per quanto riguarda le pubblicazioni estere sono moltissime. Eccellente è il manuale ufficiale francese "Manuel du Pilote - Vol a Voile" . In Francia sono piuttosto specializzati e affrontano anche disquisizioni mirate su argomenti precisi del volo a vela, ad esempio il volo in montagna (J.v.Kalchreuth - En Planeur au Dessus des Alpes). I libri tedeschi sono invece a decine, purtroppo incomprensibili.
Al di là di tante pagine scritte gli allievi imparino soprattutto dall'istruttore e poi dai piloti anziani o più esperti. Volare in aliante non si impara sui manuali ma volando direttamente con i piloti più navigati.
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Molti volovelisti "puri", e perchè no anche un pò integralisti, rifiutano qualsiasi forma di propulsione da applicare ad un aliante. Inorridiscono sul fatto che un aliante, il quale sfrutta unicamente il ben più efficiente e potente motore offerto dall'atmosfera si abbassi ad usare un propulsore per farlo volare.Tra l'altro se l'aliante ha anche il motorino montato sei a cavallo!
Voi cosa ne pensate?
Al di là di questo io sono contrario al motore sugli alianti. E' bene diversificare il motoaliante da aliante motorizzato. Non sono la stessa cosa.
Il motoaliante è un incrocio (più o meno riuscito) tra un aereo a motore ed un aliante. E' una via di mezzo che sinceramente non mi entusiasma più di tanto. L'aliante motorizzato è un aliante puro nella cellula e nelle ali, solo che nel dorso della fusoliera accoglie un gruppo motopropulsore che può essere estratto e messo in moto per decollare autonomamente o per guadagnare quota se uno si trova basso in una zona poco piacevole per atterrare.
Il motore però ha lo svantaggio di distruggere l'aerodinamica dell'aliante quando viene estratto. Molta gente si è fatta male (molto male) perchè fiduciosa di avere il motore ha aspettato all'ultimo per metterlo in funzione pur trovandosi a bassa quota. Il motore è stato estratto, aumentando paurosamente la perdita di quota e come sempre avviene in questi casi non è si è acceso nonostante i ripetuti tentativi da parte del pilota. Le conseguenze finali le potete trarre da voi.
Chi vola con l'aliante motorizzato, contrariamente a quanto si può pensare, deve avere un carico mentale maggiore e deve valutare molti più fattori.
Per quello che penso io l'aliante motorizzato è una seccatura da portarsi appresso (benzina, peso in più, manutenzione, costi di esercizio enormemente ingigantiti).
Ultima modifica di libelle il 14 marzo 2007, 23:50, modificato 1 volta in totale.
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come diceva il grande "drake" (enzo ferrari) tutto quello che non c'è non si può rompere...taxidriver ha scritto:Cavolo,in aliante io non ho mai volato....![]()
Vi dirò che da una parte mi sembra veramente un mezzo sicuro più dell'aereo a motore,praticamente nasce gia in uno stato di pseudo emergenza...non ha il motore!
Propio per questo motivo,mi da una sicurezza perticolare...forse perchè l'emergenza di cui ho più paura in volo è la piantata motore?!??
Tra l'altro se l'aliante ha anche il motorino montato sei a cavallo!![]()
Voi cosa ne pensate?
Valerio





