UE, ACCORDO PER LISTA NERA COMPAGNIE AEREE

I rappresentanti degli Stati membri dell’Ue riuniti nel comitato della sicurezza aerea hanno raggiunto un accordo in base al quale la Commissione da qui ad una settimana potrà adottare la lista nera delle compagnie aeree. Lo ha reso noto lo stesso esecutivo europeo. “Si tratta di una tappa decisa”, ha dichiarato il commissario Ue ai Trasporti Jacques Barrot, il quale ha assicurato l’adozione rapida. I nomi delle compagnie aeree i cui voli saranno vietati su tutto il territorio dell’Unione europea non saranno tuttavia resi noti prima che l’esecutivo europeo non abbia formalizzato, “da qui ad una settimanà”, la decisione degli esperti dei 25 che è stata presa all’unanimità.
Il parere del Comitato per la sicurezza aerea, sottolinea una nota della Commissione, è il frutto di un esame approfondito delle misure di sicurezza nazionali notificate dai singoli Stati e delle informazioni fornite dalla compagnie aeree e dalle autorità dell’aviazione civile interessate.
“Ora – ha detto Barrot – sono in grado di proporre alla Commissione di adottare la lista rapidamente, di pubblicarla e di assicurare che le compagnie che sono state identificate non abbiano la possibilità di entrare in Europa prima che abbiano risolto i loro problemi”.

La prima ‘black list”, secondo le previsioni, potrebbe essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 24 marzo prossimo e quindi entrare definitivamente in vigore. La lista, fa rilevare Bruxelles, avrà un forte impatto sulla sicurezza aerea. Al di là del suo effetto punitivo, spronerà tutte le compagnie operanti in Europa a rispettare in maniera “molto rigorosà” le norme di sicurezza, dissuaderà le compagnie poco scrupolose da aprire linee in Europa ed eviterà approcci divergenti tra gli Stati in materia di divieti o restrizioni dei voli.
Il parere del Comitato è stato adottato sulla base di una serie di criteri fissati in un regolamento: i risultati dei controlli effettuati negli aeroporti europei; l’incapacità delle compagnie aeree di portare dei correttivi alle carenze evidenziate in ispezioni e l’incapacità delle autorità incaricate della supervisione di una compagnia di assicurare questo compito.

Alla luce di questi criteri il Comitato ha quindi scelto di raccomandare alla Commissione un divieto totale oppure parziale della compagnia aerea. Inoltre, se le carenze riscontrate fossero dovute all’autorità di aviazione civile incaricata della supervisione, il divieto potrebbe interessare tutte le compagnie che ricadono sotto la responsabilità di quell’autorità. (ANSA).

2006-03-15