Il Consiglio di Amministrazione di ALITALIA Linee Aeree Italiane S.p.A. riunitosi sotto la presidenza dell’ing. Giancarlo Cimoli, presso la sede della Società, ha rivisto la prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio 2006 così come precedentemente indicato nel comunicato stampa dello scorso 27 febbraio.
Ricordiamo che l’esercizio 2006 costituisce la chiave di volta dell’intero impianto strategico delineato dal Piano Industriale 2005-2008, essendo infatti prevista, al suo epilogo, la conclusione della fase di risanamento necessaria affinché possa essere avviata la fase successiva dello sviluppo per il definitivo posizionamento di Alitalia nel nuovo contesto di mercato quale vettore di rete altamente efficiente (c.d. fase di rilancio del Piano Industriale).
Il Consiglio di Amministrazione, alla luce di un’affidabile stima dell’andamento dei primi tre mesi dell’anno, ha confermato, allo stato ed in assenza del ripetersi degli eventi negativi che hanno caratterizzato lo scorso mese di gennaio anche dal punto di vista meteorologico, il conseguimento di un risultato positivo per l’esercizio 2006.
La prospettazione delle risultanze gestionali del primo trimestre viene, con evidenza e pesantemente, a risentire delle forti turbative all’operativo verificatesi nel mese di gennaio a seguito delle avverse condizioni meteorologiche, ma, soprattutto di una serie di agitazioni sindacali riflessesi in gravissimi danni sia all’immagine sia ai risultati economici del Gruppo.
A causa delle suddette turbative, rispetto alle previsioni per l’anno 2006, le principali risultanze economiche hanno infatti subito un calo di circa 80 milioni di euro in termini di minori proventi, che hanno conseguentemente generato una riduzione dell’ordine di 40 milioni di euro a livello di risultato operativo.
Si segnala inoltre che una buona parte delle azioni identificate nel Piano Industriale è in corso d’implementazione, mentre un’altra parte registra uno spostamento temporale in avanti.
La Compagnia conferma comunque l’obiettivo di raggiungere un rapporto EBITDAR/Valore della Produzione pari a circa il 14% nell’arco di tempo coperto dal Piano (valore medio 2006-2008) grazie all’effetto positivo che tutte le azioni è previsto abbiano negli anni 2007 e 2008 (cosiddetta fase di rilancio del Piano Industriale).
(Fonte: Andrea Coco – Positive Climb)