BRUXELLES – Sono soprattutto dell’Africa le compagnie incluse nellaprima ‘lista nera’ dell’Unione europea sulle linee aeree ritenute arischio, i cui voli sono destinati ad essere vietati in tutto ilterritorio Ue.
L’elenco, che dovrebbe essere approvato dalla Commissione Uemercoledi’, e’ stato elaborato da un comitato regolatore, rappresentatodagli esperti dei 25, che ha a sua volta lavorato sulla base delleliste inviate dagli stati membri riguardanti le compagnie bandite nelterritorio nazionale.
Una volta approvata, la ‘lista nera’ sara’ pubblicata nel bollettino ufficiale Ue, e quindi entrera’ in vigore nell’Ue, probabilmente ai primi di aprile.
Gli stati membri avevano tempo fino al 16 febbraio per presentare le proprie ‘black list’.
Al momento, secondo quanto si apprende, la lista include un’ottantinadi compagnie, in gran parte dell’Africa e dell’Asia centrale,soprattutto del Congo (una cinquantina di nomi) della Guineaequatoriale, della Sierra Leona e dello Swaziland, oltre ad alcunedell’Asia centrale.
Alcuni paesi hanno gia’ reso pubblica la propria lista.
Qualche mese fa, la Francia ha per esempio chiesto di iscrivere nell’elenco delle linee da vietare nello spazio aereo europeo Phuket Airlines (Tailandia), International Air Services (Liberia), Air Koryo (Corea del Nord) e Air Comores Services.
La lista, che e’ stata proposta dalla Commissione Ue dopo una serie digravi incidenti aerei, avra’ un forte impatto sulla sicurezza aerea.
Secondo Bruxelles, al di la’ del suo effetto punitivo, spronera’ tuttele compagnie operanti in Europa a rispettare in maniera ”moltorigorosa” le norme di sicurezza, dissuadera’ le compagnie pocoscrupolose da aprire linee in Europa ed evitera’ approcci divergentitra gli Stati in materia di divieti o restrizioni dei voli.
PROGRAMMA SAFA. La lista segnala aspetti quali ”seri deficienzenella sicurezza” emersi durante i controlli realizzati nei velivolinei paesi membri, per esempio Italia, Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Svezia, Olanda.
Alla base di tali controlli c’e’ il ‘programma Safa’ (Safety Assessment of Foreign Aircraft),le ispezioni compiute sugli aerei stranieri in transito tramite’controlli di rampa’ che, secondo quanto stabilito dal programmafirmato da 41 Paesi, consentono all’aviazione civile dei singoli Paesidi ispezionare gli aeromobili stranieri (anche di Stati nonappartenenti al programma, quando sono in transito sugli aeroporti delproprio territorio nazionale).
Un altro punto chiave per l’elaborazione della lista e’ la ”mancanzadi capacita”’, oppure di ‘volonta”’, nel ”dare una risposta” aiproblemi di sicurezza rilevati.
COLONNE. La ‘lista nera’ si presenta come un elenco diviso in quattro colonne.
La prima indica il nome della compagnia, cosi’ come figura sull’Aoc(Certificato di Operatore Aereo, che viene rilasciatodall’autorita’aeronautica dello Stato dove l’operatore ha la sua sedelegale); nella seconda c’e’ la licenza dell’Aoc; la terza indica lasigla della compagnia, e cioe’ il numero di registrazionenell’Organizzazione Internazionale Aviazione Civile (Icao), l’agenziaautonoma dell’Onu incaricata di sviluppare i principi e le tecnichedella navigazione aerea, delle rotte e degli aeroporti e di promuoverela progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionalerendendolo piu’ sicuro ed ordinato; la quarta segnala, infine, lo statoal quale appartiene la compagnia.
Per molte delle compagnie, i dati relativi alla seconda e alla terza colonna sono indicate quali ”sconosciuto”.
La ‘lista nera’ e’ divisa in realta’ in due appendici: il primo, moltopiu’ lungo del secondo, si riferisce alle compagnie sottoposte aldivieto per tutte le operazioni all’interno dell’Ue; le restrizioni delsecondo, che contiene pochissimi nomi, fanno invece riferimento solo adalcuni specifici tipi di aeromobili, o a singoli velivoli, segnalatinella stessa lista. (ANSA)