BLACK LIST: PROTESTE DEI PAESI AFRICANI

Ieri a Montreal alla conferenza dell’Icao (International civil aviation organization)i rappresentanti dei Paesi africani hanno minacciato di far ricorsocontro la decisione dell’Unione europea di adottare la black list deivettori, che ha colpito in massima parte compagnie aeree del continenteafricano.
E’ quanto ha riferito oggi il direttore generale dell’Enac (Ente nazionale per l’ aviazione civile) Silvano Manera,presente a Montreal nella delegazione italiana, specificando che ilricorso si baserebbe sull’articolo 54 del trattato che stabilisce chesia l’Icao a dire quali sono le regole che i Paesi devono seguire.
Proprio su questo, ha continuato Manera, si basa l’inconsistenza delricorso, perché la black list non si rivolge agli Stati, ma allecompagnie.
Il direttore generale e il presidente dell’ente Vito Riggio hanno spiegato che la lista nera non ha intenti punitivi, ma vuole solo tutelare i passeggeri dal rischio di incidenti.
In Europa se ne verificano 1 ogni 3 milioni di voli, negli Usa 1 ogni 4, in Africa 6 ogni milione.
Ma l’Ue non vuole essere accusata di discriminazione, in primo luogoperché la lista non è definitiva, ma verrà aggiornata ogni 3 mesi,quindi se le compagnie risolveranno i loro problemi e rientrerannonegli standard richiesti saranno riammesse, e poi perché si vuoleattuare un piano di aiuto per l’aviazione civile dei paesi in via disviluppo coordinato dall’Iffas (International financial facility for aviation safety) e dalla Banca mondiale.
I vertici dell’Enac hanno infine evidenziato il ruolo avuto dal nostroPaese nella redazione della lista che è stata compilata dopo attenteispezioni in Italia e in altre nazioni secondo le procedure Safa (Safety assessment of foreign aircraft). (WAPA)

2006-03-27