Al via i lavori per il rinnovo di una parte delle apparecchiature che costituiscono il sistema di atterraggio strumentale di precisione (ILS) dell’Aeroporto di Bologna. L’intervento, realizzato da Enav e reso possibile dalle opere edili effettuate da Sab lo scorso anno, porterà alla collocazione di un più moderno e potente localizzatore, il trasmettitore di onde radio che indica alle strumentazioni di bordo la posizione della pista e l’assetto dell’aeromobile.
I lavori comporteranno la temporanea ‘penalizzazione’ dello scalo bolognese, che dal 3 al 13 aprile opererà senza ILS ma con l’ausilio del VOR (vale a dire il sistema di radioguida omnidirezionale che definisce i corridoi aerei), e che dal 14 aprile a fine agosto tornerà ad utilizzare i sistemi di atterraggio di precisione, ma a capacità ridotta.
Ciò si tradurrà in una limitazione dell’operatività dell’Aeroporto in caso di avverse condizioni meteo. In particolare, dal 3 al 13 aprile gli atterraggi saranno possibili con una visibilità minima di 142 metri in verticale e di 1.200/1.500 metri (a seconda del tipo di aeromobile) in orizzontale, mentre dal 14 aprile a fine agosto lo scalo opererà con ILS in categoria I (visibilità minima consentita: 550 metri in orizzontale e 61 metri in verticale).
Da fine agosto, invece, l’Aeroporto opererà in categoria III A (visibilità minima consentita per gli atterraggi: 200 metri in orizzontale e 30 metri in verticale), per tornare alla categoria III B (quella con cui opera attualmente e che consente atterraggi fino ad una visibilità di 75 metri in orizzontale e zero in verticale) entro la fine dell’anno.