Il F/O Enzo Mangiavacchi, di Unione Piloti, scrive un interessante articolo a proposito dell’incidente aereo occorso il 12 Luglio del 2000 all’aeroporto di Vienna. Punti oscuri non ancora chiariti, che md80.it si augura vengano presto riportati alla luce. Leggiamo insieme l’articolo…
È il 12 luglio del 2000. Siamo a Vienna. Una giornata estiva come tante altre. Per qualcuno non sarà più una giornata come le altre.
Dal sito AirDisaster.com:
After takeoff from Chania, Greece, the crew found that the landing gear would not retract.
The decision was made to continue the flight to Hanover, Germany. Midway through the flight, however, the crew chose to divert to Vienna, Austria. While descending through 10,000 feet on approach, the aircraft ran out of fuel, causing both engines to fail.
The aircraft touched down short of runway 34, skidded through a 120° turn, and came to rest with its main landing gear collapsed, and the left wing and engine severely damanged. Cause: fuel exhaustion.
E questo è quanto riportato dal sito aviation-safety.net:
Flight 3378 departed Chania, Crete, Greece, at 10:59 for a flight to Hannover. The crew encountered problems fully raising the right hand main landing gear.
It was decided to continue flight with the gear down and to divert to München. During the flight the calculated spare fuel (EFOB) at München decreased on the FMS. The crew now decided to divert to Vienna-Schwechat Airport instead. Approaching Vienna it appeared that there was not enough fuel on board.
At about 12nm short of the runway, at about 4000 feet altitude both engines quit. The crew were able to restart one engine for a short period of time, managing to reach the airport. The aircraft landed in the grass some 500m from the runway 34 threshold. The left main gear broke off and the no. 1 engine and wing sustained substantial damage as the aircraft slid for 600m before coming to rest.
Subito dopo l’incidente si diffusero varie voci sulla dinamica dell’incidente stesso. Tra queste una affermava che l’equipaggio, dopo aver contattato la Compagnia, avrebbe deciso di non riatterrare subito per far riparare il guasto, ma di continuare il volo con il carrello esteso fino a destinazione.
Dobbiamo supporre che l’equipaggio abbia calcolato i nuovi consumi previsti e, valutando il carburante disponibile a bordo, abbia deciso di poter continuare il volo a destinazione.
Possiamo pensare che, trattandosi di volo charter, il Comandante abbia valutato, tra le altre cose, l’impatto economico per la Compagnia di una eventuale decisione di riatterrare subito sull’aeroporto di partenza.
Possiamo supporre che questa considerazione abbia portato l’equipaggio ad accettare la prosecuzione del volo anche in presenza solo di un piccolissimo o addirittura inesistente margine di sicurezza, quel piccolo extra di carburante per tener conto di eventuali situazioni non preventivabili.
Possiamo pensare che durante il volo si siano verificate delle condizioni che sono andate a peggiorare la situazione (es. necessità di deviazioni di rotta, vento forte ecc.).
Possiamo pensare che l’equipaggio, resosi conto della impossibilità di poter continuare fino a destinazione abbia finalmente deciso di mettere le ruote al più presto sul più vicino aeroporto disponibile.
Possiamo pensare che questa decisione sia stata presa con ritardo. E possiamo intuire cosa abbiano pensato i piloti nel vedere i motori che si spegnevano a pochi passi dalla solida e confortevole pista di Vienna Schwechat Airport.
Fortunatamente non ci sono state vittime. E di questo possiamo solo esserne contenti. Ma le supposizioni che abbiamo fatto sono molte, troppe per un incidente avvenuto più di cinque anni fa.
L’inchiesta è stata sicuramente avviata, e considerando il tipo di incidente in cui c’è abbondanza di informazioni (intervista dell’equipaggio, disponibilità del FDR e CVR, e altre fonti) riteniamo sia anche conclusa da un bel pezzo. Ma la relazione d’inchiesta non è stata ancora pubblicata. E allora il sospetto che le nostre supposizioni siano molto vicine alla realtà diventa quasi certezza.
Ma aspettiamo fiduciosi che la pubblicazione della relazione d’inchiesta ci smentisca e chiarisca una volta per tutte le cause di questo strano, stranissimo incidente.