UE: PROCEDURA CONTRO ITALIA SU SERVIZI AEROPORTI

BRUXELLES – Scatta la seconda fase della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia in materia di libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti: lo ha annunciato la commissione Ue comunicando di aver deciso di inviare all’Italia un ”parere motivato”.
La procedura riguarda ”lo scorretto recepimento di una sentenza del 2004 della Corte di giustizia sul recepimento nel diritto italiano delle norme comunitarie in materia di libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti”.

L’Unione europea ricorda di aver ”gradualmente liberalizzato il mercato dei servizi di assistenza a terra, come l’accettazione dei passeggeri, la movimentazione bagagli e il rifornimento in carburante dell’aeromobile negli aeroporti per mezzo di una direttiva adottata nel 1996”. Tale direttiva consente agli stati membri di ”adottare misure destinate a tutelare i diritti dei lavoratori” e gli stati stessi non possono ostacolarne l’applicazione.
In una sentenza del 2004, la Corte europea ha stabilito che il requisito imposto dall’Italia, secondo il quale ”i nuovi soggetti sul mercato sono tenuti ad assumere il personale del precedente gestore in misura proporzionale alla parte di stabilimento ‘trasferita’ ai nuovi entranti, costituisce un disincentivo all’accesso al mercato”.
Il requisito, secondo la giustizia europea, ”ha anche l’effetto di limitare i benefici della direttiva, come la riduzione dei prezzi e la migliorata qualita’ del servizio”.
L’Italia, secondo la Commissione, ”non si e’ ancora pienamente conformata a questa sentenza della Corte”. (ANSA)

2006-04-06