IL CATULLO CRESCE E INAUGURA LA NUOVA STAZIONE ARRIVI

E’ stata fissata per martedì 23 maggio alle ore 11 l’inaugurazione ufficiale del nuovo terminal arrivi dell’aeroporto Valerio Catullo di Villafranca. In un momento particolarmente positivo per l’aerostazione veronese che sfiora il 15 per cento di crescita nel corso del primo trimestre dell’anno, l’apertura della nuova struttura consente di offrire una risposta adeguata all’incremento di domanda proveniente sia dal settore business che da quello turistico. Il terminal arrivi è ora in grado di  raddoppiare la capacità di accoglienza dello scalo veronese con un aumento di oltre il 100 per cento degli spazi riservati allo sbarco, alla restituzione dei bagagli, ai controlli di sicurezza. In questo modo, il Sistema Aeroportuale del Garda intende servire ancor meglio il proprio bacino di utenza  ricompreso tra  le province di Verona, Trento, Bolzano, Brescia, Mantova, Vicenza e Rovigo con estensioni verso le ulteriori province limitrofe.
Il nuovo intervento sul settore arrivi porterà inoltre riflessi positivi anche nella struttura delle partenze che resta concentrata nel corpo storico del Catullo: pure in questo caso, lo spazio a disposizione dei servizi ai passeggeri raddoppierà nel corso dei prossimi due anni, con un inizio di sviluppo già a partire dalla prossima estate.

Lo sforzo sostenuto in questa fase dagli Aeroporti Sistema del Garda è supportato dai buoni risultati ottenuti dal Valerio Catullo nel corso dell’ultimo quadrimestre: da gennaio ad aprile il traffico è salito del 14,79 per cento tra passeggeri nazionali, internazionali e in transito nelle tratte nazionali e internazionali. Quest’ultima voce è cresciuta del 17,73 per cento rispetto al 2005, con un 23,40 per cento concentrato nel servizio di linea e il 13,83 per cento nei charter diretti all’estero. Un andamento particolarmente brillante si è avuto inoltre in corrispondenza del periodo pasquale: in aprile la crescita si è attestata al 26 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con punte del 38 e del 27 per cento rispettivamente per i voli di linea e charter internazionali. Da sottolineare che tali risultati sono stati raggiunti anche senza un contributo massiccio delle compagnie low cost.

(Fonte: Andrea Coco – Positive Climb)

2006-05-14