«L’allarme da tempo lanciato da Unione Piloti sui conti dell’Azienda ancora una volta purtroppo ha avuto conferme.
Alitalia continua a perdere denaro, i manager alla sua guida non sono in grado di competere sul mercato con le altre Compagnie: stanno portando l’Azienda ancora una volta vicina al fallimento.
Le motivazioni addotte dal C.d.A. Alitalia per giustificare le pesanti perdite in atto ci lasciano attoniti, increduli e fortemente indignati.
Quale realtà sta vivendo la Compagnia quando dichiara che le perdite sono causate dagli scioperi di gennaio 2006, dal costo del carburante e da congiunture di mercato?
Per essere realisti gli scioperi di gennaio hanno inciso per circa 10 milioni di Euro mentre il costo del carburante è un problema che devono affrontare anche tutte le altre Compagnie di riferimento, le quali però nonostante questo fanno utili per centinaia di milioni. Addirittura l’Azienda si spinge ad affermare che per colpa di quanto sopra anche il 2006 potrebbe essere un anno nero.
Unione Piloti dice basta a questa disinformazione, l’incapacità dei vertici e dei manager nel guidare la Compagnia è acclarata e sotto gli occhi di tutti e si ripercuote drammaticamente anche sulla quotazione del titolo, evidenziando se ce ne fosse ancora bisogno la totale sfiducia del mercato.
Il nuovo Governo ha sicuramente una priorità che si chiama Alitalia, priorità da affrontare al fine di evitare il tracollo dell’intero settore del trasporto aereo italiano.» UNIONE PILOTI
2006-05-17