SVELATO IL "DAL MOLIN" VERSANTE AMERICANO: LA CASERMA SARA’ IN STILE PALLADIANO

L’aeroporto agli Usa. Ecco le prime immagini del progetto presentato dai militari americani in Comune per trasformare il lato di strada S. Antonino Al “Dal Molin- caserma in stile palladiano. Hüllweck rinvia il dibattito in Giunta. Oggi la battaglia in consiglio comunale.
«L’estetica esterna degli edifici riprenderà i caratteri stilistici architettonici palladiani». No, non è la descrizione di una villa. È il progetto di una caserma. Questo, infatti, è uno dei passaggi salienti della relazione tecnica che illustra la palazzina studiata per ospitare il quartier generale della brigata statunitense. Quella scopiazzatura della Casa bianca sarà il cervello della nuova caserma che gli americani intendono costruire all’aeroporto “Dal Molin-.
L’area prescelta, come si vede nella prospettiva aerea che pubblichiamo in questa pagina, è la porzione dello scalo oggi deputata alle attività civili e commerciali. L’operazione, infatti, prevede l’inversione dei settori, con il civile al posto del militare e viceversa. Per chi ha dimestichezza con lo stradario cittadino, i vertici americani puntano a insediare la nuova base, che si aggiungerà alla Ederle, sul lato di strada S. Antonino. La copia dei progetti sta girando da alcuni giorni, dopo la notizia che dal municipio è partito un parere tecnico negativo sui progetti a stelle e strisce.
Destinatario del parere è il comitato regionale misto-paritetico, che si occupa di esaminare i nuovi insediamenti militari nel Veneto e che solitamente tiene in debito conto la voce delle comunità locali. Il parere tecnico, almeno stando alle dichiarazioni che circolano, sarebbe ben diverso da quello politico della Giunta, che ieri avrebbe dovuto dibattere dell’operazione per escogitare una via d’uscita al mezzo incidente diplomatico con il governo americano.

L’assessore ai Trasporti Claudio Cicero aveva addirittura invitato quattro rappresentanti della caserma Ederle per illustrare agli amministratori le linee guida del progetto. Il sindaco Enrico Hüllweck si è però rifiutato di aprire l’esame delle carte e di far entrare nella stanza gli emissari della Ederle. Un altro mezzo incidente diplomatico, a quanto pare spiegabile con l’irritazione patita dal capo dell’Amministrazione, inascoltato martedì sera da un consiglio comunale che ha deciso di dibattere in aula l’operazione questa sera, per fornire indirizzi alla Giunta. Di qui il rifiuto del sindaco a trattare prima il problema.
«Se le cose stanno così, ci prepariamo a presentare un ordine del giorno per fornire noi gli indirizzi alla Giunta – ironizza il Verde Ciro Asproso -. A nostro avviso sono imprescindibili alcuni paletti: la sicurezza, la compatibilità urbanistica e viabilistica e il contenimento della militarizzazione della città». In attesa della battaglia, circolano le immagini del progetto, che per i soli edifici vale quasi 300 milioni di dollari, tutti investiti su imprese vicentine. Gli alloggi per le truppe occuperanno buona parte dello spazio: nel rendering al computer assomigliano alle tipiche caserme americane, quelle visionate in film come “Full metal jacket-. I posti letto saranno 1.230, destinati ai soldati senza famiglia. È prevista poi una grande officina per la manutenzione dei veicoli militari. Due palazzine ospiteranno uffici amministrativi e il comando di battaglione. Al centro dell’area verrà ricavata una mensa unificata, capace di fornire pasti a 1.300 persone.
Ci saranno una stazione della polizia militare e una dei vigili del fuoco. In ossequio alla tradizione americana, non mancherà un mega centro sportivo, con piscina al coperto, palestre per il fitness e il body-building, sauna, jogging indoor. È poi prospettata la costruzione di un parcheggio multipiano con ascensori, in grado di contenere fino a 832 veicoli. Infine, immancabile, il centro commerciale, con negozi, fast-food, barbiere e lavanderia. Tutti gli edifici saranno immersi nel verde e saranno dotati dei più moderni servizi, in particolare per quanto riguarda le linee telefoniche e informatiche. Una curiosità, da ultimo: dove oggi sorgono i campi da rugby (molto british, ma poco american), domani dovrebbe risplendere il “diamante- di un campo da baseball.
(Da il Giornale di Vicenza)

2006-05-25