Unione Piloti, da Gennaio, assieme alle sigle che compongono PIU, ha volutamente e responsabilmente interrotto ogni azione di sciopero, denuncia al Governo una situazione insostenibile, evidenzia la necessità di un intervento urgente e l’improrogabile cambio della gestione aziendale come segnale inequivocabile per una inversione di rotta.
Gli sforzi sostenuti dal Personale tutto e dai Piloti in particolare per il salvataggio ed il rilancio di Alitalia, purtroppo finora a nulla sono serviti. Tutte le Compagnie Aeree di riferimento aumentano il traffico e fanno utili mentre Alitalia precipita: i ricavi netti consolidati diminuiscono del 3%, la perdita operativa sale da 118 a 129 milioni euro, il risultato pre imposte peggiora di 15 milioni euro a quota 157.
Unione Piloti continua ad affermare quanto a suo tempo sostenne, assieme agli amici di PIU, che l’Azienda è gestita in modo superficiale, dilettantesco e questo ha provocato e continua a provocare seri danni economici e di immagine che per essere recuperati avranno bisogno di molti anni di gestione virtuosa. I conti sono disastrosi e la fase di risanamento, che doveva concludersi a fine anno, resta un miraggio. Una dirigenza miope non riesce a trovare il bandolo della matassa.
Gli investimenti per l’incremento della flotta previsti da piano, necessari per il rilancio della compagnia di bandiera, non arrivano ed i capitaliincassati con la ricapitalizzazione, probabilmente l’ultima possibile, a fine hanno saranno dimezzati. Alitalia continua nella sua rovinosa politica “stand alone- e tra una defaillance e l’altra (vedi continuità territoriale sulla Sardegna, biglietti venduti per errore a tariffe bassissime, operazione Volare) continua a cedere quote di mercato e continua verso un inevitabile declino. In questo scenario, la settimana scorsa, l’azienda ha chiesto ulteriore produttività alla categoria non tenendo neanche conto che i Piloti stanno già pagando con i propri soldi la “solidarietà- per presunti e strumentali esuberi.
Non sarà più siglato alcun accordo che vada ad incidere sulla produttività in mancanza del rispetto, da parte di Alitalia, degli accordi sottoscritti a Palazzo Chigi nel 2004 e degli accordi di categoria siglati in Azienda.
Unione Piloti