TUTTI I NEMICI DELLE FRECCE TRICOLORI

 Tratto dall’inchiesta “Non toglieteci la Pattuglia Acrobatica- pubblicata su Volare di agosto, in edicola da sabato 5.

IL PARTITO ANTI FRECCE. La senatrice di Rifondazione Comunista Lidia Menapace, la più accanita antagonista della PAN (l’ultimo strale risale ai festeggiamenti per il rientro in patria dei campioni del mondo di calcio, a Pratica di Mare), è in buona compagnia. Dal Parlamento all’Europarlamento si snoda infatti una fazione trasversale (senatori, deputati e delegati di Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani) che anela allo smantellamento della pattuglia acrobatica nazionale, la nostra “bandiera con le ali-: oltre agli argomenti di matrice “menapaciana- (fanno baccano, inquinano e servono solo per le celebrazioni come la parata del 2 giugno) si arriva ad accusare i jet acrobatici di essere “un simbolo maschilista-. E’ questa l’opinione di Elettra Deiana, deputata di Rifondazione Comunista, nonché vicepresidente della Commissione Difesa alla Camera.
La pensa allo stesso modo Loredana de Pretis, senatrice dei Verdi: “Le Frecce Tricolori sono un simbolo di machismo, una sfacciata ostentazione di potenza militare tanto più inappropriata il 2 giugno, che è la festa della Repubblica-. Gianni Russo Spena, Capogruppo di Rifondazione comunista al Senato, non ravvisa negli Aermacchi MB 339 risvolti fallici, piuttosto “uno spreco inutile-. Marco Rizzo, capo delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento Europeo, preferisce invece non fare distinzione tra Forze Armate e Frecce Tricolori: “Devono essere utilizzate solo per la difesa del territorio nazionale-. Per Luigi Malarba, senatore di Rifondazione, il problema risiede nelle parate militari con mezzi bellici: “In un momento come questo, in cui si tagliano parecchie spese superflue, bisognerebbe tener conto dei costi elevati-. A Francesco Caruso, leader dei Disobbedienti e anch’egli deputato di Rifondazione, va riconosciuta l’abituale spontaneità: “Sporcano, costano e fanno casino. Ne facciamo volentieri a meno. La prossima festa della Repubblica, possibilmente senza Frecce tricolori, grazie-. Anche il senatore Claudio Grassi, sempre di Rifondazione comunista, sottoscrive a pieno l’opinione della Menapace: “Le Frecce andrebbero abolite perché sporcano, costano e fanno baccano-.

? E I CONTROCORRENTE. Agli “abolizionisti- appena citati rispondono per le rime alcuni ammiratori delle Frecce che appartengono agli stessi partiti. Per Paolo Cento, dei Verdi, “Le Frecce Tricolori sono diventate un simbolo di questo Paese. Non è certo un volo acrobatico che crea il disastro ambientale. Usare l’inquinamento per attaccare le Frecce Tricolori mi sembra francamente assurdo. Io faccio parte del partito che guarda il cielo e plaude alle Frecce Tricolori-. Fuori del coro anche Iacopo Venier, deputato dei Comunisti Italiani: “Bisogna dire basta a tutti questi tentativi di strumentalizzare la Pattuglia acrobatica. Grave l’errore della Menapace che ha attaccato le Frecce Tricolori. Sono uno straordinario gruppo di professionisti del volo: realizzano uno spettacolo di cui l’Italia intera deve essere fiera-.

LA PATTUGLIA ACROBATICA E’ UNA RISORSA. L’economia di una nazione non vive solo di indici di borsa e PIL, ma anche di fiducia nel futuro e immagine positiva di sé. La Pattuglia acrobatica, oltre a essere amata dagli italiani, gode di grande fama all’estero, dove è ambasciatrice dei nostri valori, della nostra cultura e, soprattutto, della nostra produzione aeronautica. Inibirne l’attività significherebbe dichiarare che nobili sono solo il treno, il bus e magari l’auto, stigmatizzando invece l’aviazione in base a vecchi stereotipi: aristocratica e militare. Con grande danno economico, soprattutto in prospettiva: Volare ripete da tempo quanto l’aeronautica sia una risorsa per i Paesi che la sostengono, un’opportunità di lavoro e un investimento nella mobilità. Inoltre, la rivoluzione nei trasporti d’affari a basso costo (i very light jet), già realtà negli Usa e pronta a dilagare in Europa, dovrà avvenire anche in Italia, pena l’esclusione dalla competizione economica internazionale. Per non dire delle nostre eccellenze in campo aerospaziale (come il nuovo caccia addestratore Aermacchi 346, e poi Alenia, Agusta, e le numerose partecipazioni a consorzi aeronautici nel mondo?), che meriterebbero pubblicità e sostegno, mentre spesso sono taciute con vergogna: screditare le Frecce Tricolori significa colpire l’intero settore aeronautico.

2006-08-07