SCERIFFI DELL’ARIA A BORDO DELL’AEREO COSTRETTO A RIENTRARE AD AMSTERDAM

L’allarme scattato ieri sul Dc10 diretto a Bombay gestito da due “air marshals”. Dodici passeggeri sono finiti in manette, ma non sarebbero terroristi
AMSTERDAM –
Sono stati due “air marshals”, i cosiddetti “sceriffi dell’aria” introdotti sui voli di linea americani dopo la strage dell’11 settembre, a ordinare ieri pomeriggio il rientro ad Amsterdam del DC-10 della compagnia aerea statunitense Northwest Airlines diretto a Bombay. L’aereo, poco dopo il decollo dalla città olandese, ha invertito la rotta facendo ritorno all’aeroporto di partenza in seguito a un allarme sicurezza scattato a bordo. A gestire l’emergenza, poi rivelatasi infondata ma conclusa con l’arresto di dodici passeggeri, stando a quanto riferisce il giornale olandese Telegraaf, sarebbero stati i due “sceriffi”.
Secondo il quotidiano, i due responsabili della sicurezza avrebberoordinato ai 149 passeggeri di non muoversi e restare seduti, dopo cheun gruppo di persone d’origine asiatica si scambiava i telefonini efrugava nelle loro buste di plastica, ignorando tra l’altro irimproveri delle hostess. Sarat Menon, una passeggera indiana chelavora a Bruxelles e che era seduta accanto al gruppo di “sospettati”,li ha descritti come uomini tra i 30 e i 40 anni, alcuni con folte elunghe barbe, che “certamente non si sono comportati in manieraeducata”.

La donna ha riferito al giornale che il gruppodiceva di rientrare dopo aver trascorso un periodo di vacanza a Tobago.Gli esperti di terrorismo olandesi, interrogati dal quotidiano, hannoescluso che ci sia stata una qualsiasi minaccia terroristica. L’aereo,hanno fatto notare, è stato fatto atterrare in un settore non isolato,e in pista è giunta la polizia e non le unità specialidell’antiterrorismo. (Repubblica.it)

2006-08-24