Giunti a Fiumicino da Beirut il gruppo e’ stato accolto e assistito nella ”Sala Blu” di Aeroporti di Roma dal personale di ADR e della CRI, dove si e’ svolto anche un incontro con il primo segretario dell’Ambasciata del Libano, Abir Ali, con il commissario della Fondazione Ime Ilja Gardi e con Massimo Barra, presidente nazionale della Croce Rossa italiana.
Sono giunti a Roma gli undici bambini libanesi tutti di eta’ compresa tra i 2 e i 13 anni affetti da talassemia o leucemia, che verranno sottoposti a trapianto di midollo spinale nell’Istituto mediterraneo di ematologia (Ime). Il volo della ”Royal Jordanian”, proveniente da Beirut via Amman, con a bordo anche 29 famigliari, tra donatori e accompagnatori, e’ giunto all’aeroporto di Fiumicino alle 13.40. Con un’ambulanza della CRI, uno degli undici bambini, una femminuccia affetta da leucemia, lascera’ subito lo scalo per essere trasferita probabilmente in un ospedale di Perugia. Gli altri dieci, di cui nove talassemici e un leucemico, e gli accompagnatori,che compongono altrettanti nuclei famigliari che rimarranno tre mesi in Italia, sono accolti ed assistiti nella ”Sala Blu” di Aeroporti di Roma, dove e’ previsto un incontro con il primo segretario dell’Ambasciata del Libano, Abir Ali, con il commissario della Fondazione Ime Ilja Gardi, che ha viaggiato con loro, e con Massimo Barra, presidente nazionale della Croce Rossa italiana. Accompagnati da un’equipe di medici della Fondazione, a Roma i bimbi inizieranno presso i nosocomi di Tor Vergata e del Policlinico Umberto I un percorso terapeutico, cercando di dimenticare anche gli orrori della guerra.
Nella capitale bambini e famiglie, per un totale di 39 persone, saranno accolti in una struttura organizzata e messa a disposizione dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, nell’ambito del progetto di solidarieta’ ”Roma per i bambini di Libano e Israele” che ha gia visto accolti 27 bambini israeliani con i loro accompagnatori. Stretti ai loro familiari, stanchi dopo il viaggio cominciato alle 7 di questa mattina, lo sguardo incuriosito ed un po’ intimorito, i piccoli malati libanesi sono stati assistiti e rifocillati dal personale della Croce Rossa Italiana, della fondazione Ime e di Aeroporti di Roma nella sala arrivi di Fiumicino. Del gruppo di undici, nove talassemici e due leucemici, ”due – ha precisato il cardiologo e commissario della Fondazione Ime, Ilja Gardi – sono dei giovani, una ragazza leucemica di 17 anni, che sara’ visitata dal professor Mandelli, ed un ventiduenne”. ”Questo viaggio della speranza e’ segno ulteriore della collaborazione ottima tra il Libano e l’Italia – ha rimarcato, accogliendo il gruppo, il primo segretario dell’Ambasciata del Libano, signora Abir Ali – e’ una prova della cooperazione e testimonia il ruolo umanitario grandissimo dell’Italia in Libano: ringraziamo per questo il Governo e la Fondazione Ime, che ha promosso l’iniziativa”. Per il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, ”la nostra collaborazione s’inserisce nel solco dell’opera iniziata in Iraq, che ha portato negli ultimi due anni oltre 170 pazienti dal Medio Oriente in Italia, con un apporto assistenziale diretto”. La Croce Rossa, d’intesa con l’Ime, offrira’ il servizio di trasporto sanitario dei piccoli pazienti dalla struttura d’ospitalita’ organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Roma agli ospedali di Tor Vergata ed Umberto I dove effettueranno le cure necessarie. Il personale della Cri di Roma sara’ presente nella struttura di accoglienza inoltre per assisterli con attivita’ di animazione, con la presenza di volontari qualificati per la clown terapia.
”Solidarieta’ e cooperazione internazionale come risposta alla ‘follia’ della guerra in Libano con Roma che, di nuovo, da’ una testimonianza concreta del suo impegno solidale. Un’iniziativa che ha assunto un carattere straordinario a causa del conflitto che ha sconvolto il Libano” , e’ sottolineato dai responsabili della la Fondazione Ime. Si tratta di un’ un’operazione prevista da tempo, attuata appena resa possibile dal termine del conflitto, e che rientra nelle attivita’ di cooperazione sanitaria portate avanti in stretto coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri italiano, e in particolare con la Direzione Generale per i paesi del Mediterraneo e del Medioriente. La missione si colloca nell’ambito del progetto di solidarieta’ che la Fondazione IME porta avanti in 8 paesi esteri, con la collaborazione di strutture sanitarie e istituti di ricerca di tutta Italia. In questo momento, solo a Roma, sono piu’ di 70 i bambini arrivati dal Kurdistan Iracheno, dalla Palestina e dal Libano, curati in diversi ospedali. Insieme alle loro famiglie, per un totale di 200 persone, sono ospiti in alcune case di accoglienza.
Il gruppo è il terzo che si reca per cure in Italia dal maggio 2005, quando l’Ime e il ‘Cronic care centre’ hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, interamente finanziato dai ministeri della salute, degli esteri e dell’economia italiani e dalla Regione Lazio. Il protocollo prevede, peraltro, trapianti di midollo spinale presso la Fondazione Ime a Roma per il biennio 2005-2007, scambi di esperienze tra team medici e programmi di formazione nei due paesi, con l’obiettivo di arrivare ad assicurare la cure direttamente in Libano. Dal settembre 2005, sono finora 27 i bambini talassemici o leucemici libanesi che hanno potuto recarsi in Italia per sottoporsi a trapianto di midollo spinale. In Libano, si calcola che i bambini talassemici siano circa 600 e il protocollo d’intesa del 2005 prevede l’invio in Italia di gruppi di piccoli malati ogni tre mesi.
2006-09-01