PRIVACY E VOLI AEREI: RISCHIO BLOCCO TRA USA E UE

-La IATA: passeggeri a terra se le linee aeree saranno costrette a violare norme in contrasto fra loro-
Il tempo non è molto ma un accordo tra USA e UE andrà in qualche modo raggiunto, pena grandi difficoltà per i cittadini europei che dovranno recarsi negli Stati Uniti, ossia circa centomila persone la settimana. Il nodo da sciogliere, l’avrete già immaginato, è quello della privacy delle informazioni relative ai passaggeri che salgono su un qualsiasi volo con destinazione negli USA.
Secondo le attuali norme statunitensi le linee aeree devono comunicare alle autorità USA nome, indirizzo, modalità di pagamento del biglietto e numero telefonico di tutti i passeggeri, e attualmente così è, in base a un accordo specifico stipulato tra UE e USA. Ma la Corte Europea di Giustizia lo scorso maggio ha stabilito che questo accordo non ha “appropriate basi legali” e lo ha reso nullo a partire dal prossimo ottobre. Se da qui ad allora non verrà aggiunto un altro accordo tra le due sponde dell’Atlantico, ogni linea aerea dovrà decidere da sola come comportarsi: se continuare a fornire le informazioni richieste violando le norme europee, se non concederle violando stavolta le norme USA oppure se evitare del tutto il problema bloccando i voli verso gli USA.
Questa possibilità estrema è stata ventilata da Giovanni Bisignani, direttore generale della IATA (International Air Transport Association), secondo il quale la cooperazione tra USA e UE in questo senso è comunque buona e dovrebbe portare in tempo a una decisione. Ma dall’altra parte dell’Atlantico – e giusto un paio di giorni fa – lo US Secretary of Homeland Security, Michael Chertoff, ha spiegato che gli USA devono continuare ad avere accesso ai dati personali dei passeggeri e ha anche chiesto maggiore libertà di manovra nell’uso di queste informazioni.(Networkworld)

2006-09-01