FUDA AD ARDITTI: “INDIGNATO SPECIALE- PORTAVOCE DEL SUD ITALIA.
L’Amministratore Unico della Sogas, sen. Pietro Fuda, replica al commento di Roberto Arditti, in diretta su RTL, all’interno della rubrica “non stop news-, in relazione alla mancanza di depositi bagagli nell’Aeroporto dello Stretto…
«Nel ringraziare la sua amica giornalista che ha privilegiato l’area dello Stretto decidendo di utilizzare lo scalo Tito Minniti, ci dispiace davvero che abbia dovuto girare per oltre due ore alla ricerca di un deposito bagagli che non c’è. Durante la perlustrazione dell’aerostazione, la giornalista avrà certamente notato i tanti lavori in corso per il suo adeguamento ed il suo potenziamento, che lo rendono irriconoscibile rispetto allo stato in cui si trovava fino a pochi mesi fa. Lavori che, insieme agli ottimi risultati di aumento del traffico registrati dall’inizio del 2006 (abbiamo abbondantemente superato il + 60% rispetto al 2005), ci hanno consentito di entrare nel panorama internazionale e di diventare punto di eccellenza e di interesse per vettori europei di tutto rilievo: proprio oggi è arrivata la delegazione di Helvetic Airways che da martedì 12 settembre opererà il collegamento diretto di linea con Zurigo.
In realtà il già portavoce del ministro dell’Interno, conosciuto anche per le sue performance di Porta a Porta, avrebbe fatto meglio a lavorare la notizia all’interno dell’altro contenitore radiofonico ospitato su Rtl, “l’indignato speciale-, perché solo l’indignazione può rispondere adeguatamente alle ragioni per le quali l’Aeroporto dello Stretto ancora non ha, al proprio interno, un deposito bagagli.
Purtroppo, infatti, la società di gestione dell’Aeroporto ha atteso, per oltre sei mesi, le osservazioni degli enti superiori per poter procedere alla dotazione di questo ed altri importanti servizi all’utenza. La speranza è che la realizzazione dei lavori possa vedere la luce prima che il ministro Nicolais vari la normativa che servirà per lo snellimento delle procedure, e che potrà far uscire dall’imbarazzante immobilizzazione di quasi tutti i progetti relativi ad opere pubbliche. Per rimuovere le storture che hanno paralizzato e stanno continuando a paralizzare la nazione, come eredità di un governo con cui Arditti ha avuto molta confidenza, non bastano i proclami radiofonici in cui si diffondono notizie incomplete ed artatamente tendenziose.
Invito dunque il giornalista ad approfondire l’argomento e verificare di persona quali e quanti risultati ci fanno parlare con orgoglio dell’Aeroporto dello Stretto. E con indignazione di un sistema burocratico che rallenta il processo di sviluppo di tutto il Paese, e del Sud in particolare, anche dopo cinque anni di governo Berlusconi».
2006-09-05