Si dovrebbe passare da 1741 a 2000 metri consentendo di operare con aerei fino a 100 posti. La Provincia deve ancora esaminare le proposte di ADB. Punto di partenza per i progetti rilanciati dal neopresidente di ADB, Thomas Baumgartner per venire a capo della sempre più deficitaria gestione dello scalo di San Giacomo è stabilirne le concause:
1. un solo vettore operante la compagnia tirolese/altoatesina Airalps.
2. continui adeguamenti della struttura al mutare delle norme di sicurezza che negli ultimi anni sono lievitate in maniera esponenziale.
E’ necessario fare un realistico “buisiness plan” che consenta ilpareggio di bilancio entro il 2010 e le leve sulle quali agire devonoper forza portare ad un aumento dei passeggeri trasportati almeno finoa raggiungere i 300-350 mila all’anno.
Risultato impossibile daraggiungere, anche moltiplicando i voli con le attuali macchineimpiegate dal vettore Airalps anche perché, questo comporta unappesantimento ambientale che non si possimo permettere.
Alternativaobbligata ampliare l’attuale pista – che in ogni caso, anche mantenendogli attuali standard , dovrà passare in ogni caso da 1263 a 1311 metri- mentre la fascia di sicurezza passerà – da 150 a 180 metri a nord equella a sud da 213 a 250 metri – per consentire il decollo di velivolicon capienza tra 70 e 100 posti.
La lunghezza ipotizzata andrà acostituire il massimo ampliamento possibile nel sito di San Giacomo,escludendo ulteriori ampliamenti futuri; in definitiva si tratta diallungare il sedime di circa 400 metri, (dopo aver apportatosistemazioni e razionalizzazioni interne) verso sud (Laives)considerando che a nord è bloccata da via Einstein.
La strategia èdi allargare il raggio d’interesse dello scalo di Bolzano per almeno1500 km interessando quindi le maggiori capitali europee:Madrid,Londra, Parigi ma anche Tunisi e Kiev consentendoci unpotenziale bacino di potenziali passeggeri e soprattutto turisti, benpiù ampio ed interessante dell’ attuale che non supera il raggio di 500chilometri.
(Estratto giornale AltoAdige)