CLUB TRASPORTI SU ALITALIA, SIGLA ESCLUSA DA TRATTATIVA GOVERNO

“Il confronto sulla vertenza Alitalia e sulla crisi dell’interocomparto del trasporto aereo nazionale si sposta dal ministero delTesoro a Palazzo Chigi.
Il Governo, quindi, dopo mesi di silenzio decide di interveniredirettamente e convoca i sindacati: un risultato delle mobilitazionidei lavoratori e di tutte le sigle del settore.
L’unica sigla esclusa dal confronto è, però, la Cub Trasporti che,al momento, non è stata convocata né il 27-9-06 al ministero deiTrasporti né il 10-10-06 a Palazzo Chigi.
Se venisse confermata tale decisione del Governo, paradossalmenterimarrebbe esclusa dal confronto l’unica sigla sindacale che, dalmaggio del 2004, decise di non sottoscrivere gli accordi-disfatta conil Governo Berlusconi-Tremonti sulla privatizzazione dell’Alitalia, sulsuo ridimensionamento, sul riassetto societario, sui 3600 esuberi,sull’introduzione della legge 30, sulla divisione nella Best-BadCompany, sulla cassa integrazione e sulla mobilità: progetti risultatifallimentari ed inutili ma che, nonostante la bocciatura dellacategoria, furono sottoscritti dapprima a 9 sigle(Cgil-Cisl-Uil-Ugl-Sult e Associazioni professionali piloti eassistenti di volo) e poi a 8 sigle (tutte tranne il Sult) lacostituzione Az FlyAz Servizi
Inspiegabile ed inaccettabile il comportamento del ministroBianchi che, dopo aver sottoscritto il 17-7-06 con la Cub ed, inparticolare, con la Cub Trasporti la definizione della Cabina di Regiae la calendarizzazione degli incontri per la discussione dellequestioni relative ad Alitalia (‘Definizione del nuovo Piano’) e atutti i comparti dei trasporti decide di escludere la nostraorganizzazione sindacale dall’avvio del confronto sul trasporto aereo esugli sviluppi della vertenza Alitalia.
A tale proposito la Cub Trasporti ha avviato una raccolta di firmedei lavoratori di Alitalia e Alitalia Servizi che, a partire daidipendenti dei settori di terra della compagnia interessati dallecessioni di ramo d’azienda avviate dal management e ‘Congelate’ fino al10-10-06, sollecitano la convocazione della nostra organizzazionesindacale, al fine di garantire la più ampia rappresentanza delleistanze sostenute dalla categoria.
E’ chiaro che tale decisione del ministro Bianchi e del Governoqualora perdurasse, rappresenterebbe una gravissima violazione dellademocrazia e della pluralità sindacale: un attacco inaudito esorprendente che sconfesserebbe le numerose dichiarazioni disensibilità e disponibilità al confronto più volte ribadito dairappresentanti dell’attuale maggioranza del Governo.
Risulta assordante, infine, il silenzio delle altre siglesindacali che, dopo aver sollecitato l’unità di intervento di tutto ilfronte sindacale per respingere il piano di liquidazione dell’Alitalia,restano indifferenti mentre si compie tale pesante arbitrio neiconfronti di una organizzazione sindacale che da anni, senza subirecedimenti e tentennamenti, continua a rivendicare la necessità di unintervento politico per il rilancio della compagnia, a difesa delfuturo della categoria e di un settore altamente strategico del sistemaindustriale del nostro Paese”. e l’introduzione degli ammortizzatorisociali.

2006-10-04