ALITALIA: PILOTI FIT-CISL, INACCETTABILE PARLARE DI FALLIMENTO

“Valutiamo positivamente la diretta assunzione di responsabilità da parte del Presidente del Consiglio Romano Prodi sulla necessità di rilanciare Alitalia, attraverso un nuovo piano industriale da elaborare entro Gennaio incentrato sul consolidamento del mercato interno e su una forte espansione delle rotte intercontinentali, all’interno di un diverso e più moderno assetto di tutto il trasporto aereo nazionale, come elemento fondamentale per lo sviluppo economico del Paese.– Afferma in una nota il Com.te Alessandro Cenci, Coordinatore Nazionale FIT CISL Piloti.
“Così come sono pienamente condivisibili le parole del Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi che ha illustrato le linee guida di un ambizioso progetto di riordino dell’intero settore, imperniato sul ruolo fondamentale di Alitalia come vettore di riferimento in grado di ricercare alleanze internazionali non subalterne, che attraverso l’emanazione di una idonea regolamentazione ed adeguati investimenti permetta all’Italia di allinearsi ai paesi europei aeronauticamente più evoluti.-
“Siamo pronti a fare la nostra parte– prosegue il sindacalista – “fornendo il contributo della nostra esperienza e delle professionalità che rappresentiamo nell’elaborazione di questi progetti. Siamo però fortemente convinti della necessità di intervenire, in tempi rapidissimi, sulle vere cause dell’attuale dissesto della Compagnia, a cominciare dalle palesi inefficienze manageriali che stanno producendo centinaia di milioni di euro di perdite anche per l’anno in corso.-

“Le criticità del sistema nazionale dei Trasporti ed il fallimento del piano industriale dell’attuale gestione di Alitalia, riconosciuti adesso anche dal Governo, vengono infatti denunciati da lungo tempo dalle Organizzazioni Sindacali che, a Gennaio di quest’anno, hanno consegnato alle massime Istituzioni un circostanziato dossier in materia. In questi lunghi mesi, purtroppo, l’azionista di riferimento non ha intrapreso azioni concrete per scongiurare il progressivo ridimensionamento di Alitalia che, invece di sfruttare il positivo trend di incremento del traffico aereo utilizzando le risorse della ricapitalizzazione per sviluppare la flotta ed implementare il network, continua a cedere attività di volo e a perdere quote di mercato, vanificando i sacrifici dei dipendenti, la cui produttività ha raggiunto livelli nettamente superiori a quelli di tutte le Compagnie europee di riferimento.-

“Le responsabilità dell’attuale dissesto tecnico organizzativo della Compagnia e del suo pauroso deficit di bilancio non possono essere scaricate su inesistenti privilegi dei piloti o di altre categorie.- – conclude il Com.te Cenci – “ma su una fallimentare gestione che non ha saputo sfruttare i vantaggi di un modello normativo e retributivo dei naviganti fortemente competitivo in ambito continentale. Spetta quindi al Governo evitare, con interventi rapidi e concreti, il definitivo tracollo di Alitalia, che avrebbe effetti devastanti sull’intero comparto, sulla mobilità dei cittadini e sull’intera economia del Paese.-