Era diretto a Palermo il passeggero che ha fatto scattare il record di traffico raggiunto dall’aeroporto Valerio Catullo nel corso del 2006: tre milioni di passaggeri in un anno, con una crescita di quasi 400.000 persone rispetto alla chiusura del 2005. Raggiunta al check-in da Umberto Solimeno, Direttore Commerciale della Valerio Catullo SpA, la ventitreenne veronese Valentina Damiani ha ricevuto le congratulazioni del management dell’aeroporto e un voucher valido per una settimana di vacanza sul mediterraneo (volo più villaggio per due persone). Sorpresa dall’avvenimento ha commentato: “Sono molto lusingata da questo premio inatteso! Prendo l’aereo tutte le settimane per raggiungere il mio fidanzato a Palermo e sarà quindi con lui che utilizzerò questo graditissimo omaggio”.
Lo scalo veronese chiude con questa iniziativa un anno decisamente positivo, che ha visto una crescita graduale e costante del traffico aereo sull’aeroporto Catullo e un parallelo sviluppo delle strutture di accoglienza per accompagnare con servizi adeguati l’aumento del flusso di passeggeri. “Sembra ieri quando nel 1995 il Catullo superò la soglia del milione di passeggeri, raggiungendo poi i due milioni nel 2001 – ha commentato Fulvio Cavalleri, presidente del Catullo -. Raggiungere oggi i tre milioni e poter contare, unitamente all’aeroporto D’Annunzio di Brescia, su un sistema aeroportuale di quasi 3,6 milioni di passeggeri è motivo di grande soddisfazione per il bacino d’utenza e di stimolo per l’intero sistema a fornire sempre maggiori servizi e ad incrementare le destinazioni raggiungibili dai due scali”.
Il raggiungimento della tappa dei tre milioni va attribuita per un terzo ai movimenti nazionali: sono state oltre un milione le persone che hanno usato il Valerio Catullo per spostamenti interni; al secondo posto c’è la Gran Bretagna con più di 300 mila passaggi, seguita a poca distanza dalla Germania e al quarto posto dalla Spagna. In quinta posizione c’è la meta extraeuropea dell’Egitto che ha convogliato circa 200 mila passeggeri, indirizzandoli soprattutto verso Sharm el Sheik, Maarsalam, Urgada e il Cairo. Per l’Italia, la tratta più utilizzata resta quella per Roma-Fiumicino. Al secondo posto si attesta Catania, anche grazie al volo low cost di Wind Jet inaugurato a settembre: un collegamento bigiornaliero che ha già dato il proprio consistente contributo al record dei tre milioni, nonostante le limitazioni del traffico aereo causate dalle eruzioni dell’Etna. Al terzo posto nei percorsi più richiesti c’è Napoli, seguito da Palermo. Seguono le mete per la Sardegna – Olbia e Cagliari – e per la Puglia con l’aeroporto di Bari-Palese. Gli oltre 300 mila che nel 2006 sono partiti dal Catullo alla volta della Gran Bretagna, sono andati nel 50% dei casi a Londra, per il resto a Manchester, Glasgow, Birmingham, Newcastle, mentre al sesto posto si distingue l’Irlanda con quasi 8.000 passeggeri su Belfast. Molto soddisfacente anche il contributo dei voli per la Germania che dal 25 ottobre è collegata anche a Francoforte-Hahn da Ryanair: voli a partire da un euro per quattro volte alla settimana hanno fatto superare in brevissimo tempo quota 100 mila passeggeri (complessivamente per Francoforte), alla pari con la destinazione Monaco. Nel corso del 2007 è previsto un ulteriore incremento degli scambi con la Germania anche grazie al volo low cost già annunciato da Ryanair che, da aprile, collegherà il bacino aeroportuale del Garda con il porto tedesco di Brema con tariffe a partire da un euro. Tra le mete preferite dai passeggeri del Catullo, il quarto posto va alla Spagna, trainata da Ibiza. Seguono le Canarie che, fra Tenerife e Fuerteventura, superano quota 70 mila, mentre le Baleari, Maiorca e Minorca, sommano 50 mila passeggeri nel 2006. Il vettore più utilizzato risulta Meridiana che tocca i 600 mila passeggeri, seguito da Alitalia con circa 250 mila e Lufthansa con oltre 200 mila. Come nota il direttore commerciale Umberto Solimeno “il traffico al Catullo è salito del 13 per cento nel corso dell’anno ma tale sviluppo non riflette ancora una massiccia presenza dei voli low cost per i quali si prevende una forte crescita nel 2007”. Nel corso del 2006 l’incremento dei voli di linea è stato del 18% circa contro l’8% dei charter.
“L’andamento evidenziato – conclude il presidente del Catullo, Fulvio Cavalleri – ci dice che il nostro aeroporto gode di solidità anche a prescindere dalla presenza dei low cost; modelli di business che pure siamo impegnati a incrementare, non solo perché rappresentano un settore di mercato interessante per il nostro scalo ma soprattutto in vista delle ricadute economiche proficue a favore dell’intero bacino aeroportuale del Garda”.
(fonte: Positve Climb)