Di seguito pubblichiamo integralmente un comunicato stampa dell’Unione Piloti:
Nell’ultimo trimestre le perdite di Alitalia sono sensibilmente aumentate allontanando ulteriormente il processo di risanamento della Compagnia.Dal Presidente-Amministratore Delegato, la débacle di Alitalia è stata essenzialmente addossata al caro-petrolio, agli scioperi delle OO.SS. ed all’aggressività delle Low-Cost. A fronte di un costo del lavoro sceso intorno al 17% contro quello medio dei nostri competitors del 21%, a fronte di un prezzo del greggio con consegna a febbraio pari a 52,65 dollari al barile (dai 77 $ iniziali), ad uno sciopero indetto per il 19 Gennaio 2007 e revocato dalle stesse OO.SS., ci chiediamo quale altra congiuntura internazionale/astrale debba accadere affinché l’Ing. Cimoli possa rendersi credibile di fronte ai suoi 20.000 dipendenti.
Quale altra intercessione governativa può certificare la totale inadempienza dell’attuale Manager Alitalia?
Richiamiamo, infine, l’attenzione al dinamismo delle Low-Cost come un fenomeno con cui molti altri Paesi europei si stanno confrontando, e dove le Compagnie di bandiera avanzano il capitale senza decimare il lungo raggio: cardine degli utili di una Compagnia.
Quale miracolo dovrà accadere fintanto che qualcuno smetta di raccontarci le favole e qualcun altro la finisca di far finta di credere a queste favole?
Davanti ad un fallimento di obiettivi così drammatico, dignità imporrebbe scelte
inequivocabili.
(Comunicato stampa Unione Piloti)