Trasparenza ed equita’ sono i due principi che hanno guidato la Commissione Europea nella messa a punto di un “pacchetto aeroporti” adottato oggi a Bruxelles e annunciato dal Commissario competente, il francese Jacques Barrot. Il pacchetto di provvedimenti, articolato in tre iniziative, vuole assicurare l’efficacia e la sicurezza degli scali in un futuro dove si prevede un’ulteriore intensificazione del traffico aereo, La Commissione propone una direttiva che ridefinisca i rapporti fra compagnie e societa’ che gestiscono gli aeroporti, con particolare riguardo per le tasse aeroportuali “motivi di sempre maggiori lagnanze da parte dei vettori”, come ha sottolineato Barrot. Nel caso di dissidio che non si risolve, si prevede l’istituzione, in ogni paese membro, della figura di un “regolatore”, autorita’ indipendente che stabilisca l’eventuale livello corretto di tassa aeroportuale. La seconda iniziativa di Bruxelles e’ una “comunicazione sulla capacita’, l’effacia e la sicurezza degli aeroporti in Europa”, la terza e’ ”un rapporto sull’applicazione della direttiva sull’assistenza negli scali.
Nell’esporre il contenuto del “pacchetto”, Barrot si e’ rifiutato – a piu’ riprese – di esprimersi su cifre precise alle quali dovranno attenersi in futuro le societa’ aeroportuali dei vari stati membri nell’imporre tasse alle compagnie utenti. “Questo problema – ha spiegato il Commissario ai Trasporti – e’ nato per i continui conflitti fra le compagnie e gli aeroporti, laddove questi ultimi hanno agito in un regime di quasi monopolio provocando le proteste delle compagnie. La Commissione dice ora che la consultazione e’ la strada per una vera trasparenza di costi e prezzi. E soprattutto, voglio sottolineare che l’Ue vuole che sull’altro piatto della bilancia ci debba essere un bilancio dei servizi resi”. Il “regolatore”, laddove non esiste questa figura, dovra’ essere creata (“una personalita’ indipendente, di prestigio”, ha puntualizzato Barrot), entrera’ in azione quando compagnie e aeroporti non troveranno punti di intesa. Quanto al rapporto sui servizi di assistenza negli scali, il commissario ha ricordato che gia’ da tempo tali servizi dovrebbero essere “liberalizzati”, ma che non sempre e’ cosi’. Con il nuovo strumento che Bruxelles vuole mettere a disposizione “si vedra’ se, a tutt’oggi, in qualche scalo, c’e’ ancora un livello di concorrenza insufficiente”. Incidera’ il pacchetto-aeroporti sui rapporti talvolta difficili fra le compagnie principali e le low cost, con le quali si paga spesso piu’ di tasse che di costo effettivo del biglietto? “Se l’aeroporto scelto da una compagnia ha dei servizi meno sofisticati – ha spiegato Barrot – la societa’ che sceglie questo tipo di terminale puo’ effettivamente pagare meno. Ma la regola che vige e’ che per la stessa tariffa si deve avere lo stesso servizio”. Tutto cio’ sempre nella massima garanzia di trasparenza: “dobbiamo avere il prezzo esatto del viaggio scritto sul biglietto, cosi’ che ogni passeggero sappia precisamente quanto paga di tasse e quanto di trasporto”.(ANSA).