Anche la Russia sale a bordo dei voli low cost. A debuttare in un mercato ormai consolidato nel mondo occidentale, aggiungendosi ai circa 200 operatori esistenti, e’ stata la compagnia privata russo-britannica Sky Express, che ieri ha scelto la rotta tra Mosca e Soci, nota localita’ balneare sul Mar Nero, per lanciare i suoi biglietti a prezzi ”stracciati”: appena 500 rubli per la sola andata, contro un costo medio variabile tra i 3700 e i 4500 rubli. Una cifra che fa concorrenza anche ai biglietti ferroviari, che sulla stessa tratta richiedono da 800 a 2000 rubli, a seconda della classe. L’offerta, come spiega oggi il quotidiano Vedemosti, e’ stata avanzata solo su circa un quarto dei biglietti disponibili. La societa’, fondata lo scorso marzo, utilizza come base l’aeroporto di Vnukovo e utilizza due Boeing 737 a noleggio ma entro la fine dell’anno conta di aumentare la sua flotta e di portarla a 18 vettori.
Ambiziose anche le stime sul traffico: entro il 2007 Sky Express punta a 2,5 milioni di passeggeri e a 200 milioni di dollari di ricavi. Nei prossimi mesi la compagnia ha in programma di lanciare altri due nuovi voli low cost da Mosca: le mete prescelte sono Rostov sul Don e Murmansk. La societa’ e’ per il 40% di due imprenditori russi del settore, i fratelli Boris e Aleksandr Aramovich, co-proprietari di altre cinque compagnie aeree. Un altro 40% e’ in mani britanniche, cosi’ ripartito: 20% al fondo Altima Partner, 10% a testa a Mg Capital e a Sloane Robinsons. Il restante 20% e’ della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). ”Il nostro obiettivo principale e’ quello di conquistare i passeggeri dei treni”, ha spiegato la direttrice generale di Ski Express, Marina Bukalova. ”Per ogni volo – ha aggiunto – metteremo in vendita 30 biglietti a 500 rubli su un totale di 133 posti, con un’offerta che avra’ uno spettro di altre dieci tariffe, a partire da 900 rubli per arrivare poi alle tariffe di mercato”. Le altre compagnie aeree gia’ mugugnano contro quelli che definiscono voli ”sotto costo” e scommettono che la sfida non potra’ reggere a lungo: e’ solo un’azione pubblicitaria, tra poco saranno costretti a tornare alle nostre tariffe, dicono. Secondo gran parte degli analisti, invece, l’iniziativa potra’ essere redditizia.
(ANSA)