CIELI APERTI: DOPO ANNI DECOLLA L’ACCORDO UE – USA

Un “jackpot” di oltre 12 miliardi di euro e piu’ di 80.000 nuovi posti di lavoro: tanto vale l’accordo definito “senza precedenti” Usa-Ue sulla liberalizzazione del trasporto aereo che Jacques Barrot, commissario europeo, presentera’ al Consiglio trasporti il 22 marzo. “La decisione – ha detto Barrot – sara’ cruciale”. Europa e Stati Uniti, al lavoro su Open Skies dal 2003, sembravano d’accordo gia’ nel novembre 2005 sulla sostanza dei termini dell’intesa che liberalizzera’ il trasporto aereo fra i due continenti, ma l’Ue aveva insistito – prima della firma – su una modifica in senso “morbido” delle regole che consentono agli stranieri di entrare nel capitale delle compagnie aeree americane. Un anno dopo, nel dicembre 2006, le trattative si erano arenate dopo la decisione di Washington di ritirare una proposta che avrebbe facilitato le acquisizioni o gli ingressi nel capitale delle compagnie Usa.

 

 

“Mi rallegro – ha dichiarato Barrot, commissario francese ai Trasporti – per i progressi fatti questa settimana dai team di negoziatori europei e americani. Il 22 marzo sottoporro’ l’accordo al Consiglio. Abbiamo un’opportunita’ di sbloccare grossi profitti su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Barrot quantifica in 12 milioni e 80.000 posti di lavoro i benefici che arriveranno da questo “accordo fondamentale per ridare forza alle relazioni transatlantiche”, sotto forma di un aumento del traffico aereo e di creazione di impiego. In particolare, la Commissione ritiene che con ‘cieli aperti’, che se verra’ approvato entrera’ in vigore ad ottobre, nei prossimi cinque anni ci saranno ben 26 milioni di passeggeri in piu’ sulle rotte transatlantiche. L’accordo prevede, per gli investitori europei, diritti sulla proprieta’, investimento e controllo di compagnie aeree americane e, sempre per le compagnie Ue, la possibilita’ di limitare le quote di investimenti americani nelle proprie compagnie. Nell’intesa vengono anche previste possibili eccezioni alle normative antitrust cosi’ da rendere piu’ facili le alleanze tra i vettori. ‘Cieli aperti’ prevede anche la possibilita’ di collegamenti diretti fra Europa e Stati Uniti ad opera di vettori extraeuropei e garantisce l’accesso per le compagnie Ue al programma di finanziamenti del governo Usa ‘Fly America’. Queste intese, raggiunge negli ultimi giorni tra Washington e Bruxelles, vanno ad aggiungersi all’accordo del novembre 2005, che sembrava essere finito in un vicolo cieco. Proprio dalle compagnie sono giunti i primi segnali di soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo, con l’Aea, associazione di aerolinee europee, che si rallegra per gli sforzi americani di venire incontro alle esigenze Ue: “La nostra prima reazione – ha dichiarato il segretario generale dell’Aea, Ulrich Schulte-Strathaus – e’ che sembra esserci un equilibrio sostanzialmente migliore nell’enunciazione dell’accordo”.

(ANSA)