NUOVA SCIAGURA AEREA IN INDONESIA

Un inferno e almeno 49 persone morte su un aereo della compagnia indonesiana Garuda incendiatosi durante l’atterraggio a Yogyakarta, nella zona centrale dell’isola indonesiana di Giava. «Ventotto corpi arsi vivi si trovano nella carlinga dell’aereo, altri venti sono stati già recuperati, uno è morto mentre veniva trasportato in ospedale» ha detto il segretario provinciale Bambang Susanto. L’aereo aveva a bordo 133 passeggeri e sette membri dell’equipaggio. Secondo alcuni testimoni, il velivolo ha sbattuto violentemente sulla pista dell’aeroporto di Yogyakarta in fase di atterraggio. Poi si sono sviluppate le fiamme a seguito di quella che è sembrata un’esplosione.

«L’aereo è calcinato, l’incendio è scoppiato all’improvviso, a partire dalla ruota anteriore», ha raccontato un testimone. A quanto sembra, l’atterraggio è stato «lungo». «L’aereo ha oltrepassato la pista durante l’atterraggio ed ha investito la recinzione aeroportuale», ha detto alla Metro Tv uno dei superstiti. «Ero seduto nella parte posteriore e la gente ha cominciato a saltar fuori», ha aggiunto. «Dormivo quando l’aereo ha urtato con violenza due volte la pista. Ho sentito la gente gridare. Era buio e c’era fumo dappertutto. Ho visto numerosi passeggeri feriti», ha detto Dim Syamsuddin, presidente della Muhammadiyah, importante organizzazione islamica indonesiana, che avrebbe dovuto accogliere a Yogyakarta il ministro degli Esteri australiano. «Ero seduto non lontano dall’uscita di emergenza, ho sentito che qualcuno mi guidava verso destra. C’erano ancora molte persone all’interno dell’aereo dopo la mia uscita», ha proseguito Syamsuddin.
L’aereo, volo Ga-200, proveniva dalla capitale indonesiana Giakarta. Secondo il ministro dei Trasporti indonesiano, Hatta Rajasa, almeno 76 persone sono sopravvissute all’incidente. Tra i passeggeri, diversi diplomatici e giornalisti australiani, in Indonesia per seguire la visita del ministro degli Esteri australiano Alexander Downer. Questi non si trovava sull’apparecchio, ma era atteso a Yogyakarta di lì a poco. Il premier australiano John Howard, pur non potendo confermare la morte di cittadini australiani, ha detto ai connazionali di «prepararsi al peggio». Decine di ustionati, feriti o intossicati sono stati ricoverati in diversi ospedali cittadini. Nel solo ospedale di Panti Rini – secondo un suo responsabile – sono state accolte 16 persone, «con ferite gravi o leggere». La sciagura è avvenuta verso le 7 di mercoledì ora locale (l’una di notte in Italia). Si aggiunge a una serie di incidenti che ha funestato negli ultimi mesi il sistema dei trasporti in Indonesia. Tra le più gravi sciagure avvenute di recente in Indonesia si ricorda l’affondamento di un traghetto, con un bilancio di centinaia di morti, a fine dicembre; e la scomparsa di un aereo della Adam Air con 102 persone a bordo, verosimilmente precipitato in mare, in gennaio.

(www.corriere.it)

2007-03-07