Passare dalle decine di documenti cartacei che accompagnano il trasporto aereo delle merci ad una documentazione elettronica entro il 2010 per ridurre i costi fino a 1,2 miliardi di dollari; armonizzare a livello globale le misure di sicurezza per la prevenzione dei rischi; proteggere l’ambiente. Sono le tre sfide per il settore cargo lanciate dalla Iata, che stima per il 2007 il ritorno del settore ai profitti (2,5 miliardi di dollari, globalmente) e crescita del settore ad una media del 5,3% nel periodo 2006-2010. La documentazione elettronica nel trasporto aereo delle merci e’ un obiettivo importante visto che le procedure non sono state modificate ”per oltre tre decenni” ha detto il direttore generale dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA), Giovanni Bisignani in occasione del simposio mondiale a Citta’ del Messico dove sono riuniti 800 dei principali leader del settore del trasporto aereo delle merci, valutato globalmente in 55 miliardi di dollari.
Entro la fine dell’anno, ha aggiunto, “saremo pronti e operativi in cinque centri chiave: Canada, Singapore, Hong Kong, Paesi Bassi e Regno Unito: e’ in assoluto la piu’ grande sfida della Iata”. Con oltre il 75% dei dati elettronici mancanti oppure scorretti, ha rilevato Bisignani, ”c’e’ un’evidente necessita’ di ottimizzazione”. Nel campo della sicurezza, l’obiettivo applicare le misure lungo tutta la catena di servizio, e non solo alla fine. Quanto all’ambiente, la strategia del settore per limitare le emissioni nocive passa per “la tecnologia nei nuovi aeromobili e nei nuovi motori, l’eliminazione del 12% di inefficienza nella gestione del traffico aereo globale che produce inutilmente 73 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno ed accresce di 13,5 miliardi di dollari il conto del carburante; la regolamentazione delle emissioni a livello globale”. Il settore merci avra’ la maggiore crescita in Asia, ha spiegato Bisignani, dove le rotte all’interno del continente raggiungeranno gli 8,3 milioni di tonnellate di merce imbarcata (26% del totale globale) entro il 2010. “Solo la Cina registrera’ il 30% della crescita del settore e dobbiamo impegnarci molto seriamente per superare i possibili imbottigliamenti delle infrastrutture” ha concluso Bisignani.
(ANSA)