TORTOLI’: FIRMATO CONTRATTO TRIENNALE COL CIRA, CONTINUERANNO LE SPERIMENTAZIONI

Il Centro Italiano per la Ricerca Aerospaziale è intenzionato a mettere radici in Ogliastra, dopo il contratto triennale di collaborazione firmato con il Poligono sperimentale del Salto di Quirra, il Cira ne ha firmato uno analogo con la Gearto, società di gestione dell’aeroporto di Tortolì. Lo scalo è base logistica collaudata con successo per il lancio della navicella aerospaziale USV, parte integrante del programma europeo Prora, che prevedere la realizzazione di una navicella simile all’americana Shuttle per consentire ad equipaggi europei di rientrare dalle missioni spaziali. “L’accordo sottoscritto con il Cira,” spiega Giorgio Ladu, amministratore delegato della Gearto “ci impegna a rendere disponibile la struttura aeroportuale e i servizi relativi per un periodo di tre anni, con possibilità di opzione per altri sette. Il periodo della sperimentazione per la navicella USV coincide con quello di chiusura dello scalo ai voli turistici. Stiamo comunque predisponendo la disponibilità di un area contigua alla pista, idonea ad ospitare la cabina di comando per le sperimentazioni del Cira anche durante il periodo di attività dell’aeroporto.”

 
La notizia della firma del contratto di collaborazione tra Cira e Gearto è stata resa pubblica ieri nel corso di un dibattito radiofonico sul futuro del Poligono sperimentale del Salto di Quirra che ha visto come protagonisti Giorgio Ladu, il comandante del Poligono generale Alessio Cecchetti e il presidente della Provincia Piero Carta.
Il futuro della sperimentazione civile in Ogliastra si gioca ora sul progetto per l’aereo a pilotaggio remoto Sky-X della Finmeccanica e sul gemello europeo Neutron. In mancanza di una pista idonea in Italia, le sperimentazioni sui velivoli a guida remota sono stati effettuati in un poligono della Svezia, con grande dispendio di risorse e le difficoltà legate alle incerte condizioni climatiche.
La possibilità di trasferire nel Poligono ogliastrino sperimentazioni d’avanguardia è più che mai realizzata alla realizzazione di una pista di volo a Monte Cardiga, nel cuore di un area di sicurezza di dodicimila ettari. La stricia tattica polifunzionale, lunga duemila metri e larga trenta sarà in grado di ospitare non solo le sperimentazioni per i prototipi di aerei a guida remota ma anche le esercitazioni per l’atterraggio di ofrtuna degli aerei militari in zone di guerra. La sua sorte è legata al nuovo corso delle relazioni tra la Regione sarda e il ministero della Difesa.

(L’Unione Sarda)

2007-03-25