“Entro 30-40 giorni” l’Enac portera’ al gruppo di lavoro su Ciampino, il tavolo con il ministro dei Trasporti e la Regione Lazio, le conclusioni di uno studio tecnico per individuare un polo aeroportuale, nel Lazio, alternativo al secondo scalo capitolino dove oggi fa scalo gran parte del traffico delle compagnie low cost. Il presidente, Vito Riggio, ha cosi’ indicato i tempi per chiudere le valutazioni dell’ente per l’aviazione civile. “Non e’ comunque percorribile”, indica, la soluzione di un trasferimento dei voli del traffico civile in un altro aeroporto se “in termini di imposizione e non di consenso”. Sono in particolare due gli scali alternativi sotto esame: Viterbo a Nord di Roma e Latina a Sud. Ma si pensa anche a Frosinone e Guidonia. E sono diversi i fattori che possono influenzare la scelta.
“Se si guarda ai livelli di congestione del traffico aereo – spiegano i vertici dell’Enac -, e’ preferibile scegliere un aeroporto a Nord di Roma, come Viterbo. Se si guarda al requisito dei collegamenti con le altre reti di trasporto, l’area a Sud di Roma, quindi Latina, e’ meglio servita, per l’autostrada e la linea ferroviaria ad alta velocita’ Roma-Napoli”. Ma ”e’ anche troppo vicina a Grazzanise”, sede di un aeroporto militare dove dovrebbe svilupparsi il nuovo principale polo aeroportuale della campania. Non sembra invece percorribile l’ipotesi di trasferire le low cost a Fiumicino, criticata ieri anche da Alitalia che teme “un impatto negativo sull’operativita’ della compagnia nelle ore di punta”. “Sono valutazioni strettamente tecniche”, indica il direttore generale dell’Enac, Silvano Manera, chiarendo che “saranno poi trasmesse alla Regione per la valutazione politica e strategica” che portera’ alla decisione finale. Trasferire il traffico da Ciampino ad un altro aeroporto, spiega Manera, e’ possibile ma con i tempi lunghi previsti dalle procedure dettate dalle direttive europee, prevedendo quindi “tre anni di monitoraggio del rumore”. Si puo’ fare prima solo con soluzioni drastiche, “come un provvedimento del Governo che limiti l’utilizzo di Ciampino ai soli voli militari e di Stato”. Intanto “sono gia’ state fatte una serie di cose, come il blocco dei voli civili da mezzanotte alle sei del mattino”. Anche perche’, dice Manera, “a Ciampino oggettivamente c’e’, di rumore e compatilita’ ambientale, visto che sono state date licenze edilizie per costruire abitazioni a 150 metri dalla pista”. I vertici dell’Enac hanno parlato del problema a margine dell’incontro annuale con tutti i rappresentanti del settore del trasporto aereo, una occasione per tracciare un bilancio su strumenti e risultati sul fronte degli “interventi a garanzia della qualita’ del servizio e della tutela del passeggero”.
(ANSA)